Eccoci arrivati al quarto
capitolo...
Settimana scorsa ho compiuto 7 anni di scribacchiatura su EFP, avrei
voluto pubblicarlo quel giorno... ma il lavoro non me l'ha permesso...
uffa!
Capitolo 4
Everything Fall
I dont want to be the
one
The battles always
choose
'Cause inside I
realize
That I'm the one
confused
I don't know what's
worth fighting for
Or why I have to
scream
I don't know why I
instigate
And say what I don't
mean
I don't know how I got
this way
I'll never be
alright
So, I'm breaking the
habit
I'm breaking the habit
[Breking the habit- Linkin Park]
Mi volto verso Peeta,
mentre attorno a me esplode il caos.
Incontro i suoi occhi e rivedo l'espressione del ragazzo strappato al
distretto 12 alla prima Mietitura. L'idillio di poco prima sembra
svanito.
-Peeta, andrà tutto bene- cerco di dire, ma la voce trema ed
è troppo acuta per sembrare sincera.
Non voglio perderlo... non ora.
Intorno a noi la gente urla e corre senza meta.
Ancora cerco di capire cosa stia succedendo.
Siamo abbracciati e bloccati dalla paura.
In lontananza sento degli spari. Che siano Pacificatori?
Se dovessero avvicinarsi, sarei disposta ad usarmi come scudo umano,
pur di salvare Peeta.
Ho comunque paura... tanta.
Nel marasma generale, una voce ci chiama. E' Haymitch.
-Di qua!- ci fa segno di seguirlo.
Poco più avanti a lui, riesco a malapena a distinguere
quattro o cinque sagome. Una è sicuramente Cinna.
-Restate uniti- ci dice Haymitch porgendoci una corda -Legatela in vita
e seguite me e Cinna.-
Seguiamo gli ordini alla lettera e scivoliamo dietro le quinte.
In lontananza un grido cattura la mia attenzione...
-Per la Ghiandaia Imitatrice!-
Ma cosa sta succedendo?
Che la rivolta sia già arrivata a Capitol?
Non ho molto tempo per pensarci, vengo trascinata in uno stretto
cunicolo, il cui unico accesso è una botola nascosta sotto
al
palco.
Mentre avanziamo in quelle
che,
probabilmente, erano gallerie destinati ai treni merce, mi rendo conto
che la lunga gonna di piume non fa altro che intralciarmi... tanto che
sono costretta a strapparmela fino al ginocchio mentre camminiamo.
Nessuno di noi fiata.
Procediamo nel buio per un'ora buona, ed il mio senso dell'orientamento
svanisce.
Ci fermiamo davanti ad un tubo... un enorme tubo di
metallo...
NO! Questo è un treno! Probabilmente è
composto da
due, al massimo tre vagoncini. Ma la forma è singolare.
-Salite- sussurra Cinna.
Annuisco e salgo, seguendo il gruppo.
All'interno, ad aspettarci troviamo alcuni Vincitori che erano con noi
poco prima.
Il vagone trema un istante, sibilando, prima di partire a tutta
velocità, donandomi una sgradevolissima sensazione di vuoto
allo
stomaco.
-Cosa sta succedendo?- Chiedo con un filo di voce.
Non ottengo risposta da nessuno.
Allora ci riprovo e questa volta, cerco di mantenere ferma la voce.
-Posso sapere cosa sta succedendo?-
Peeta mi guarda con aria interrogativa.
-Panem sta collassando...-
Questa voce...
Nella Penombra cerco le labbra da cui arriva.
Heavensbee è seduto poco distante da me e mi osserva.
-Lei...-
ringhio tra i denti
-Calma, Dolcezza...- mi blocca Haymitch - è dei nostri-
Mi torna in mente la nostra conversazione alla festa di Snow, e
comprendo.
-Dove andiamo?- cerco di cambiare discorso
-Nel distretto 13-
Il panico mi coglie alla sprovvista, ma è Peeta che parla al
posto mio.
-Perchè non a casa?-
-Il 12 è sotto attacco.Ma tranquilli, le vostre famiglie...-
-TRANQUILLI?!?- Peeta sta urlando - Tranquilli?!? Casa nostra
è sotto attacco e voi ci dite di stare tranquilli?!?-
-Non è facile nemmeno per me...- sussurra il nostro mentore.
E
per la prima volta, dopo la seconda mietitura, lo vedo sofferente.
E lo nota anche Peeta, tanto da mettersi a sedere e cercare la mia mano
da stringere.
-Perchè il distretto 13?- domando
Attorno a me tutti mormorano.
Qualcosa non torna.
Mi rendo conto solo ora che le cose mi stanno sfuggendo di mano... o
semplicemente non le ho mai controllate.
-Da ora sei sotto scorta.- La risposta secca di Johanna mi lascia
perplessa, finché non collego con la frase sentita poco
prima: Per la Ghiandaia
Imitatrice.
Sono qualcosa che non avrei voluto essere.
Sono quella scintilla di cui Snow aveva paura.
-Non possiamo permettere che alla nostra Ghiandaia Imitatrice accada
qualcosa.- Questa volta è il Primo Stratega a parlare.
Mi guardo attorno:Peeta, Finnik, Johanna, Haymitch, Cinna, Heavensbee,
Wiress e Beetee... singolare come scorta!
Vengo informata che il resto del mio Entourage si trova su un altro
treno insieme a Mags e ad altri Tributi/Vincitori.
Non capisco se sono sollevata o nervosa. Ma nel dubbio, smetto di fare
domande e mi accoccolo contro Peeta.
Pian piano, i miei compagni di viaggio si addormentano, direi che
potrebbe essere l'unica cosa logica da fare... ma il sonno non arriva.
Mentre questo treno carico di fuggitivi, così come altri
treni d
quel che ho capito, attraversa i distretti ad una velocità
impressionante, mi sembra quasi irraggiungibile la felicità
provata poche ore prima.
Abbasso lo sguardo sulle nostre mani intrecciate, la mia destra e la
sua sinistra. Al suo anulare brilla la fede.
Probabilmente mi ha letto nel pensiero, Perchè lo vedo
sorridere. Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, e lo
sento sussurrare.
-Particolare come prima notte di nozze, non trovi?-
Rido con lui.
Attorno a noi tutti dormono. Possiamo parlare indisturbati.
-Katniss...- inizia lui, ma in realtà me lo aspettavo -Tu,
pensi davvero quello che hai detto nelle promesse?-
Non mi coglie del tutto alla sprovvista.
-Pensi che sia stato per...-
-No, vorrei solo sapere se lo pensi-
sospiro e lo guardo negli occhi
-Sì- sussurro.
E di nuovo le sue labbra sulle mie, lontano da quelle infernali
telecamere.
Le emozioni della sera prima, nella mia stanza, tornano a galla
prepotentemente.
Un colpetto di tosse ci costringe ad allontanarci.
Haymitch sembra quasi divertito.
-Ci sono anche io...- ridacchia
Continua...