Lacrime.

di Jaily
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Lacrime.

Lacrime che fanno male.

Scendono sulle guance, cattive.

Bruciano, inconsapevoli.

Lacrime.

Il motivo è solo uno.

I motivi sono tanti.

Uno li fa scoppiare.

Lacrime.

Odiose, bastarde.

Lacrime liberatorie.

I singhiozzi ti impediscono di respirare.

E fa male, tanto male.

Qualche respiro teso.

Qualche respiro normale.

E poi ricominci.

Lacrima a destra.

Lacrima a sinistra.

E poi via.

Veloci su entrambe le guance.

Trattieni il respiro.

Gli occhi ti diventano rossi.

E sono stupendi.

Ti donano dolcezza.

Quando forse tu sei tutto tranne quello.

Il naso è pieno.

Ci passi su una mano.

E ti fa male.

Lacrime.

Qualcuno entra nella tua stanza.

Ti vuole consolare.

Ma fa ancora più male.

Perché non si può piangere in pace?

C’è qualcosa di così strano nel voler piangere?

Lacrime.

Quel qualcuno ti parla.

Ti intravedi nello specchio.

Le persone sono deboli quando piangono.

Qualcun altro strilla contento, ignaro.

Quel qualcuno che prima è entrato esce.

Forse vuole strillare di contentezza anche lui.

Forse è contento che tu pianga.

Forse ti vuole solo aiutare e tu non lo capisci.

Ti decidi e vai a prendere un fazzoletto.

Non ce la fai.

Ti rilassi.

I capelli sono sfatti.

La coda che avevi è andata a farsi sfottere.

E non ce la fai.

È orrendo quando piangi.

Nessuno riesce a capirti.

Perché sono gli altri che non ti capiscono.

Tu non ti spieghi.

Ma gli altri devono capirlo da soli.

Devono capirlo da soli che cos’hai.

Devono capire da soli che piangi per quello.

Anche se tu ha negato.

Devono capirlo Dio Santo!

Lo Devono capire.

Ti conoscono da sempre.

Non possono Non capirlo.

Lacrima.

Un’altra.

Solitaria.

L’ultima di una lunga serie.

O forse la prima di un’altra.

Hai paura.

Hai paura perché pensi che si possano dimenticare.

Non devono lasciarti qui così.

Non possono pensare che sia finito tutto solo perché loro ci hanno provato.

Perché non basta provare.

Ci devono riuscire.

Il pianto è passato da commiserazione a incazzatura.

Quella lacrima ti ha fatto capire tutto.

E ora puoi fregartene del mondo intero.

Aspettare che anche l’incazzatura ti passi e poi scendere.

Perché in fondo lo sai anche tu che non è colpa di nessuno.

In fondo chi si può incolpare della morte di qualcuno?

In fondo possiamo solo prenderci le nostre responsabilità e pensare.

In fondo resteranno sempre vicino a noi.

In fondo basta un po’ di tempo.

In fondo prima o poi accetteremo tutto.

Anche questo.

In fondo dobbiamo solo pensare.

In fondo non è colpa nostra.

In fondo domani è un altro giorno.

 

 

con me non centra niente..... mi è venuta così...

credo ci si senta così quando muore qualcuno....

credi che sia colpa tua....

quando in realtà non lo è....

commentate!

ho messo un pò tutti perchè non ha un personaggio principale....

BaciuZZ

 





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