Verso le tre incomincio a vestirmi.
Mi metto un paio di shorts di jeans e una camicetta a maniche corte rossa con fantasia scozzese.
Metto le hall star e mi faccio la solita treccia laterale.
Infilo nella cartella un libro di fiabe, un mio libro,una coperta, una borraccia con del succo e una con l'acqua, una palla piccola delle principesse e una bombola portatile di ossigeno con la cannula.
Scendo di sotto.
Sophie è seduata al tavolo con la bambola in braccio.
Sophie:- porti la carrozzina di Lucy (la bambola)- me la porge gia piegata.
Cone dirle di no.
Prendo l'oggetto lo incastro in qualche modo dentro.
Sophie è vestita con un abitino lungo fino alle ginocchia, con sopra dei gattini e dei cagnolini, ai piedi ha delle scarpine nere.
La mamma mi da il cappellino.
Mamma:- se sta al sole mettile questo, non distrarti mai- dice preoccupata.
La rassicuro.
Mamma:- e te tesoro ubbidisci sempre a Carol, se ti vuoi allontanare dillelo e se stai male dillelo-
La piccola annuisce.
Dopodichè la prendo per mano e ci avviamo verso il parco.
Per strada come al solito tutti la guardano e poi fanno a me sguardi pieni di tristezza o di pena.
Odio queste cose.
Si le odio.
Una volta arrivati al parco ci sistemiamo sotto un grande albero, ormai è il nostro albero, stiamo sempre qui.
Stendo la coperta e lei ci si siede sopra poi le passo la carrozzina e inizia a giocare con la bambola.
Io mi siedo accanto a lei, con la schiena contri il tronco a leggere il mio libro.
Dopo un po' le leggo una storia, le canto qualche canzone egiochiamo un po a palla.
Sophie:-Carol-
Io:- si tesoro?-
Sophie:- posso andare a giocare con i bambini?-
Do uno sguardo ai giochi sono abbastanza all'ombra.
Io:-certo peró mi devi promettere che non corri troppo, che se sei stanca vieni subito e quando ti chiamo arrivi senza esitazione-
Lei annuisce e me lo promette.
I giochi sono forunatamente a qualche metri di distanza.
Mi alzo e la guardo.
Parla con una bambina e iniziano subito a giocare.
Sophie non si è mai sentita a disagio, anche se non ha capelli non se ne vergogna.
Perfortuna.
Mi ricordo che una volta un bambino è endata da lei e le aveva detto che era pelata quindi era un mistriciattolo, be potete immaginare la reazione di mia sorella: non voleva più uscire di casa e continuava a dire che le principesse avevano i capelli e lei quindi non lo era.
Sospiro.
La guardo andare su e giu sull'altalena.
Quanto le piace l'altalena,ragazzi, se le piace.
Ride sempre.
Quella bambina è molto carina a giocare con Sophie.
-allora se mi dici la radice quadrata di 4 ti considero un pezzo forte- dice una voce dietro di me.
Will
Senza girarmi gli do la risposta
Io:-2?-
Will:- allora sei un genio-
Mi affianca e io mi giro verso di lui.
Purtroppo non è solo.
Ci sono i tre di ieri e due tipe con la faccia piena di trucco.
Will:- ah si loro sono Oscar,Max e Jude. Invece loro sono Veronica e Alexia-
Mi limito a sorridere.
Max:- allora come ti va?-
Io:- non c'è male. Infondo è sabato. Niente va storto di sabato-
Jude:- una che è daccordo con me- sospira.
Io:- che ci fate da queste parti?-
Will:- bho niente tu?-
Io:- sono con mia sorella-
Non distolgo mai lo sguardo da lei.
Con la coda dell'occhio vedo le due che mi guardano da capo a piedi con aria schifata.
Io:- c'è qualcosa che non va?- chiedo.
Veronica:- no no-
Parliamo un po', scopro che vanno ad un liceo scentifico neanche tanto lontano dal mio.
Sono dei tipi in gamba se ci pensi.
Io:- come farete solo due ragazze e voi siete in quattro- scherzo.
Oscar:- be se contiamo te siete tre- scoppio a ridere.
Io:- no non ho tempo per queste cose-
Una nuvola si sposta e ci illumina con un forte luce.
Tutto il parco risplende con una calda luce.
Ma questa luce puó essere pericolosa.
Io:- scusate:-
Faccio qualche passo.
Io:- Sophie! Sophie-
Appena mi guarda le faccio cenno di venire.
Poi prendo dallo zaino il cappello.
Tiene la bambola per mano.
Sophie:- cosa c'è?-
Sullo sguardo dei ragazzi compare un espressione stupita.
Mi è piaciuta invece quella di Will.
Ha nascosto lo stupore dietro un meraviglioso sorriso.
Le metto il cappello.
Sophie:- ma le principesse non portano il cappello-
Io:- infatti portano la corona, che è un cappello speciale come il tuo-
Sophie:- e chi sono loro- mi sussurra.
Io:--ah si amici-
Li guarda tutti.
Will:- quanti anni hai?-
Sophie:- sei- dice orgogliosa.
Will sorride.
E che sorriso.
Sophie:- ti piacciono le bambole?-
Will mi guarda.
Will:- be io non ci ho mai giocato quindi non so...-
Sophie:- Carol Carol un giorno lo dobbiamo invitare a casa a giocare. Mi sta simpatico-
Annuisco.
Sophie:- posso tornare a giocare con Anna?Ah si dopo parla con la sua mamma cosí possiamo invitare Anna a giocare a casa. -
Io:- Ah si, Bhe, Certo Ovvio-
Schizza via.
Io:- non correre troppo!!-
Aggiungo.
Le braccia mi crollano.
Io:- allora quindi siete tutti allo scientifico?- dico voltandomi.
Dopo un oretta Sophie si addormenta e le metto la cannula.
Poi ci sediamo li vicino.
Veronica:- insomma cosa fai di solito?-
Io:- solite cose... Surf, cavalco, suono, inveto storie per i bambini in ospedale...-
Alexia:- ah no non fai compere o robe normali?-
Scosso un occhiata a Max e lo vedo con gli occhi al cielo.
Io:- ho una vita un po'movimentata quindi cerco di avere meno tempo libero possibile cercando di rendermi utile-
Veronica:- Lavori quindi?- dice come scioccata.
Sospiro.
Io:- aiuto in maneggio o da mario. Poi in questo periodo ho iniziato a fare servizi e col nuovo lavoro credo che staremo bene-
Jude:- quello che hai detto ieri?-
Annuisco.
Will:- be ci credo che ti hanno scelta- dice sorridendo.
Gli do una pacca amichevole sulla spalla.
Veronica:- quale lavoro-
Io:- niente di che.. Indossatrice di Subdued-
Si guardano.
Sophie:- Carol....vai dalla mamma di Anna?-
Sospiro in silenzio.
Io:- ok adesso ci vado-
Mi alzo.
Io:- arrivo subito. Ah Will raccontale una storia-
Will:- io? Ma...-
Io:- sei uno che piace ai bambini. Mi sarai utile- gli do un bacio sulla testa e poi gli stropiccio i capelli.
Mi dirigo verso la signora.
È seduta sulla panchina a leggere, la piccola Anna sta dormendo pure lei.
Io:- ehm Buongiorno-
Signora:- buongiorno-
Io:- Mi chiamo Carol e sono la sorella di Sophie. Mi ha chiesto di conoscerla così le due si possono rivedere-
Signora:- a Sophie. Che dolce bambina, si sono molto legate. Io sono Rose Wharro-
Sorrido.
Signora Wharro:- se posso chiederti. Cos'ha la piccola Sophie?- dice con aria triste.
Io:- tumore nato nell'orecchio sinistro e si sta radicando verso il cervello. Ha qualche problema anche ai polmoni. -
Signora Wharro:- Oh povera cucciola-
Sorrido serrando le labbra.
Parliamo per qualche minuto, poi ci scambiamo i numeri e ci salutiamo.
Verso le sei saluto anche i ragazzi.
Mentre si stanno allontanando Will mi si avvicina.
Will:-allora dato che ho il tuo numero ho deciso di scriverti stasera. E direi di uscire qualche volta,dato che destino ci vuole amici. Quindi a stasera-mi sussurra.
Io:- accetto la tua proposta. -
Alle sei e mezza siamo a casa.
Dopo mangiato mi infilo sotto le coperte con un libro in mano.
Il cellulare vibra.
È un numero sconosciuto.
Chi potrebbe mai essere se non Will?
Will:"allora ragazza. Buona sera"
Sorrido.
Io:-"come sia formali"
Will:"ti piace il surf giusto?"
Io:"direi di si"
Will:"straordinario. A che spiaggia vai?"
Io:"quella di Mario , ho la tavola in un camerino"
Will:"ancora più straordinario. Domani alle cinque da Mario e facciamo una cavalcata acquatica. Portati qualcosa da sera perchè ci sará anche una festa verso le otto/nove. Ah non scordare la chitarra"
Io:"non la scorderó"
Will:"porta qualche amica. Almeno gli altri hanno più possibilità di cuccare"
Io:"ma come e Alexia e Veronica?"
Will:"oh per le onde! Quelle due sono figlie di papà"
Rido,chattiamo fino a tardi intanto avviso le mie tre migliori amiche: Jennifer , Rebecca e Sara.
Ho paura che questo ragazzo mi stia iniziando a piacere, ma non è possibile, lui non è tipo per me.
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