Angelo Custode

di Vodia
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0. Prologo

 

Al di là del tempo e dello spazio, esiste un luogo dal quale ogni anima deve transitare per essere liberata dai legami con questo mondo e fare il punto della propria vita, al fine di comprendere quale sarà la propria destinazione finale: il mondo della pace o quello della sofferenza. Tuttavia, può anche scegliere di rimanere, per vegliare su coloro che sono rimasti in vita, e aiutarli: la sola condizione è che l’anima sia in pace con se stessa, e che non nutra dubbi sulla sua scelta diversamente non riuscirebbe a svolgere bene il suo lavoro, che durerà sino alla fine dei tempi. Queste ultime sono note ai più come Angeli Custodi.

Di recente è nato un nuovo angelo: è un ragazzino dal corpo sfigurato, e privo di un occhio… sta osservando la Terra, e la sua attenzione è concentrata sul suo villaggio nativo e sui suoi abitanti, tre dei quali in particolare: il ragazzino al quale ha donato l’occhio sinistro, la ragazzina di cui era ed è tuttora innamorato e il loro maestro.

L’angelo ha visto parecchie cose, da quando ha cominciato ad osservare: il completamento della missione in cui perse la vita, il suo funerale, il dolore delle persone che gli erano state più vicine, la nomina ad Hokage del loro sensei, la fine della Terza Guerra dei Ninja… ma vide anche qualcos’altro, qualcosa di molto serio e preoccupante: un grande pericolo si stava avvicinando al villaggio, un pericolo proveniente dal passato e per affrontare il quale bisognava essere preparati assai bene, altrimenti Konoha rischiava di essere distrutta e la sua gente di essere sterminata. E così decise di intervenire, avvertendo chi di dovere.

        

A seguire: “Ciò che vide l’angelo.”  Arrivederci, ragazzi!

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   





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