Salve
a tutti! rieccomi con un nuovo capitolo. Ho ripreso la parte di Volterra
ma vi assiucuro che ho scritto tutte con parole mie anche se simili.
Non so ancora dove andare a parare...ma qualcosa mi verrà in
mente XD grazie a tutti coloro che leggono e commentano!
“E’ fantastico! Emma? Vieni qui per favore, sono
curioso di
sapere se riesce a vedere i tuoi pensieri”
Mi avvicinai alla giovane umana che
mi guardava visibilmente
impaurita.
“Tranquillo!”
dissi sentendo il ringhio cupo provenire dal
petto di Edward. “Non le farò niente”
presi la sua mano calda…non la vedevo per
niente confusa.
“Non vedi
niente?” le chiesi sorpresa.
“No…”
sussurrò.
Sorrisi e le diedi le spalle.
“E’ immune anche al mio”
“Jane?” la
chiamò Aro “Vediamo come va con
te…”
Si avvicinò.
“No!”
gridò Edward. Felix si fece avanti speranzoso di poter
finalmente combattere, lo inchiodai con lo sguardo.
Edward si parò davanti a
Bella facendole da scudo e quando
Jane fu pronta le balzò addosso.
“No stupido!”
gridai, ma era già a terra immobilizzato dal
dolore.
Non ci posso credere, è
stato davvero molto stupido, Bella
non si sarebbe mai fatta del male se il potere mio e di Aro avevano
fallito.
“Jane!” la
richiamai, ma non mi ascoltava “Aro! Falla
smettere subito!”
Nel suo viso c’era stampato
un sorriso a trentadue denti.
“Jane, basta
così” soddisfatta la piccola vampira
puntò i
suoi occhi in quelli di Bella ma rimase immobile. Mi sentii una seconda
volta
soddisfatta quando vidi la sua faccia sconfitta e infelice.
Aro scoppiò in una gran
risata.
“Edward, ti andrebbe di
unirti a noi?”
Marcus e Caius lo guardarono male.
“No” rispose
freddo e cupo guardando me.
“Tu Alice?”
“No, grazie”
“E Bella?”
Rispose dopo qualche secondo come se
non avesse capito bene.
“Rimango con Edward”
“Vabbè…sarà
per la prossima volta?”
Marcus mi circondò con un
braccio le spalle.
Caius balzò in piedi
“Aro! Ma ti rendi conto? Hanno violato
la legge! L’umana sa tutto di noi!”
“Beh…”
intervenni “Bella potrebbe diventare una vampira”
Gli occhi di Aro brillarono.
“Ottima idea Emma! Edward, potresti
donarle tu l’immortalità”
Edward guardava Aro angosciato, se
mio fratello era come me
lo ricordavo, sicuramente odiava la sua immortalità, e non
voleva far soffrire
la persona che amava come lui aveva fatto.
A quel punto si fece avanti Alice,
con passo fermo ed
elegante diede la mano ad Aro, lui l’accettò
volentieri.
Scoppiò a ridere
soddisfatto. “Okay, okay! Possiamo stare
tranquilli è ormai tutto scritto!” Jane, Felix e
Caius digrignarono i denti,
Marcus giocava con una ciocca dei miei capelli.
“Potete anche
andare…non è così Aro?”
“Oh si, si mia cara Emma
hai ragione” Aro tolse la mantella
a Felix e la diede ad Edward.
“Indossala! Sei troppo
appariscente”
La indossò e fece per
andarsene.
“Aspetta!” gridai.
Si girò a guardarmi, mi
avvicinai a lui, era più alto di me,
anche se eravamo gemelli.
Uscii un orologio ciondolo
d’oro, dietro era stampata una E,
il simbolo della nostra famiglia:
Edward, Elizabeth, Edward, Emma.
“Questo
è per te, mamma me ne diede due prima di morire, come ben
sai quando è finita a
miglior vita io mi ero appena ammalata e mi ha pregato di dartela
quando
saresti stato bene” sorrisi “Ti trovo in ottima
forma!” la rinchiusi nella sua
mano. “Meglio tardi che mai” sussurrai. Toccandolo
gli trasferii i miei
pensieri, dandogli tutte le risposte alle domande che si era posto un
momento
prima.
Mi guardò con
l’espressione severa che usava quando
rispondevo male alla mamma o le mancavo di rispetto e come mi era
solito fare
abbassai gli occhi, gli voltai le spalle e scappai tra le braccia di
Marcus.
Udii un suo “grazie” erano l’uniche
parole oneste e sincere che gli uscirono
dalla bocca quel giorno.
Lo vidi andar via, accompagnati da
Demetri.
Volevo abbracciare il mio Edward,
dirgli che gli volevo un
mondo di bene e che mi sarebbe mancato. Ma non potevo,
perché anche se facevamo
parte della stessa immortalità la nostra sorte era diversa.
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