Disclaimer: I personaggi di questa storia non mi appartengono e non ci
ricavo niente, solo occhiataccie da parte dei miei u.u
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-Matt…-, sento chiamare, e
mi volto verso il mio migliore
amico, che mi guarda dubbioso.
-Eh…-, bofonchio da dietro
il libro, smettendo di
scarabocchiarmi l’avambraccio.
-Devo prendere le soluzioni comuni o
fare lo studio dei
segni?-, continua guardandomi speranzoso. Lancio un’occhiata
di sbieco a lui e
poi al quaderno, poi rispondo annoiato:
-Se quella roba era un sistema, direi
che devi prendere le
parti comuni delle due linee-, e torno a ripassare col pennarello la
linea
delle mie vene.
-Ah…ok. Grazie-, borbotta
coprendo il grafico con pastrocchi
rabbiosi.
No, oggi è troppo
serio…e io mi sto annoiando a morte!
-Dom.
Lui si gira a guardarmi ancora
scocciato.
-Dom-, continuo, -ti sei mai chiesto
com’è baciare un
ragazzo?
La mia domanda ha gli effetti
desiderati: Dom, dalla
sorpresa, tossice e si sbilancia cadendo dalla sedia con un tonfo
spettacolare,
mentre io scoppio a ridere piegandomi in due.
Dom mi fissa tutto rosso, gli occhi
che gli brillano di
rabbia e il viso contorto in un broncio. E’ addirittura
tenero.
-Dio santo, Bells! Almeno dille a
bassa voce queste
assurdità!-, sibila socchiudendo gli occhi.
Placo le risate e replico:
-Quali assurdità? Io
voglio davvero provare! Insomma, voglio
vedere se c’è differenza fra un ragazzo e una
ragazza…
-Matt-, mi fa lui con aria paternale,
-avevo detto a Dave di
smetterla di venderti funghetti avariati, ma evidentemente i soldi gli
stanno
più a cuore che la salute dei suoi amici…
Scoppio a ridere di nuovo.
-Bellamy! Howard! E’ la
quinta volta, oggi! Basta, sono stufa
di voi due…vi metto una nota!-, sento gracchiare dalle parti
della cattedra.
Sia io che Dom ormai ignoriamo qualsiasi cosa dica quella vecchia
racchia…tanto
i nostri nomi li scrive sempre sbagliati e finisce per punire qualcun
altro, e
poi chissenefrega delle note. Se ci espulgono, tanto meglio, ho cose
più utili
da fare che andare a scuola.
-Ti va di andare in bagno a
provare?-, riparto all’attacco
con una specie di occhiatina maliziosa.
-Matt, non credo sia una buona idea-,
mi risponde lui
guardandosi attorno con circospezione,- ma mi sa che se non ti
accontento mi
romperai le palle tutto il giorno…quindi ok, facciamola
finita.
Oh, adoro questo ragazzo! Gli faccio
un sorrisetto divertito
e poi contraggo il viso in una smorfia di dolore. L’ho
provata un sacco di
volte a casa davanti allo specchio, per occasioni simili.
-Argh!-, esclamo in modo da farmi
sentire.
-Bellamy? Che succede?-, chiede la Mummia
guardandomi di sottecchi,
sospettosa.
-Prof…ho un mal di pancia
assurdo-, rantolo digrignando i
denti. Recitazione un po’ scadente, ma lei ci casca comunque.
Sospira, rotea gli occhi e risponde:
-Si, Bellamy, vai pure in
bagno…si, può venire anche
Howard-, aggiunge in tono annoiato. Forse non ci è proprio
cascata. Grazie
Prof!
Mi alzo di scatto, mi ricordo che in
teoria mi si stanno
squarciando le viscere e mi circondo la pancia con il braccio,
prendendo con
l’altro il polso di Dom per trascinarlo fuori. Ridacchiamo
fino al bagno dei
ragazzi, quello con al porta con l’omino al quale Dave ha
opportunamente aggiunto
un pene gigante, ed entriamo.
-Allora…cosa facciamo?-,
mi chiede spaesato Dom. Metto un
dito sulle labbra per intimargli di fare silenzio e mi chino per vedere
se ci
sono piedi nei bagni. Non c’è nessuno e io sorrido.
-Beh-, replico voltandomi verso di
lui, -vediamo…
Mi avvicino lentamente e lui
indietreggia fino alla porta,
rimanendo schiacciato lì, con gli occhi spalancati. La cosa
mi diverte
moltissimo, e arrivo ad appoggiare entrambe le mani ai suoi fianchi,
istintivamente. Lo sento rabbrividire leggermente e sussurrare:
-Matt, sei sicuro?
Io annuisco col mio solito ghigno e
rispondo:
-dai, è una cosa
così per fare…e poi non intendo
approfondirlo-, preciso per tranquillizzarlo.
Mi avvicino ancora al suo viso e lui
per un momento sembra
ritrarsi, ma non lo fa. Forse perché anche lui sotto sotto
è curioso.
Alla fine lo faccio, gli do un veloce
bacio a stampo sulle
labbra asciutte e tiepide, subito mi allontano per valutare la reazione
e lui
sta lì, con gli occhi sbarrati e la bocca ancora semiaperta.
Faccio per
allontanarmi, ma a sorpresa mi sento afferrare per la nuca e un secondo
dopo mi
ritrovo ancora sulle sue labbra. Ma non solo su quelle. La sua bocca si
schiude
quasi subito e sento che i suoi denti mordicchiano piano il mio labbro
inferiore.
E io? Io mi sento subito diventare
caldo e la cosa inizia a
inquietarmi.
-Dom?-, bofonchio per ammonirlo, ma
lui mi zittisce
incollando la bocca alla mia, sento anche la sua lingua che tenta di
giocare
con la mia, ma io sono troppo sconvolto per
rispondere…almeno all’inizio.
Potrei dire che mi fa schifo, che
oddio, sto baciando un
uomo, che io sono etero eccetera. Ma invece mi piace, dannazione! La
verità è
che anche il piccolo Bells gradisce lo stimolo ed è come se
si fosse svegliato
trillando: “Allora! Che succede qui?!”. E
d’altronde anche il piccolo Dom
sembra aver avuto la stessa illuminazione perché lo sento
inequivocabilmente
premere contro il mio inguine. E’ stranissimo.
In poco tempo ci avvinghiamo e io
nemmeno me ne accorgo, è
come se un’altra entità si fosse impossessata di
me, ma quasi subito torno in
me rendendomi conto di dove e con chi sono quando suona la campanella.
Ci stacchiamo dalla porta e prendiamo
ad ansimare piano
guardandoci agghiacciati.
Credo che avremo abbastanza tempo,
dopo, per farci le seghe
mentali che sicuramente ci faremo, ora è meglio uscire di
qui.
Prendo Dom e lo porto fuori di corsa
ridacchiando, un po’
per lo shock e un pò perché è stato
davvero divertente!
-Beh…non male, eh, Dommeh?
-Stai zitto, Bells, chiudi quella
dannata ciabatta!-,
rantola lui sconvolto, -Non farmici pensare, Dio santo! Mi farai
diventare gay,
maledetto stronzo!
-Macché! Non cambierei
sponda per uno smilzo come te, Dom!
Tu sei il mio migliore amico, la differenza ancora la vedo.
Dom sembra sollevato, ma io non
resisto e aggiungo:
-E comunque anche se io ho iniziato
tu hai continuato! Quindi
non prendertela con me…
-Matt…ti abbasso di mezzo
metro a forza di pugni se non
chiudi subito quella dannatissima bocca!
-Ok, ok…ma il fatto che ti
irriti così tanto mi dice
qualcosa…-, insisto continuando a ridere. Ma dopo tanti anni
non l’ha capito
che mi piace da matti provocarlo?
-Matthew James Bellamy, la tua vita
è a rischio…ti ho
avvertito!-, ringhia lui lanciandomi un’occhiata furiosa.
Ci fermiamo e io vedo in fondo al
corridoio Nora, la mia
cosiddetta ragazza. Ma sarebbe più giusto definirla
“la mia pomiciata
quotidiana”, infatti come mi vede non mi saluta nemmeno, mi
butta le braccia al
collo e mi infila la lingua in gola ancora prima di unire le sue labbra
alle
mie.
Certo che gradisco, ma preferisco il
bacio di prima, più
timido e…dolce?!
Mentre Nora mi succhia il labbro io
socchiudo gli occhi e
vedo Dom. Ci fissa ostinatamente con aria…ferita, e vedo una
specie di bagliore
nei suoi occhi prima che li distolga imbarazzato, e io sento qualcosa
nella
pancia, come una capriola. Aspetto che Nora la smetta di mordicchiarmi
le
labbra, poi la spingo via piano.
-Nora…hai matematica
adesso, no? Ti conviene sbrigarti, la Mummia
oggi è in vena di
punizioni-, le dico a mò di scusa. Lei mi stampa un altro
bacio sulle labbra e
cinguetta:
-Ok…a dopo, Matty.
Oddio, quanto odio che mi chiami
così! O non l’ha capito o
l’ha fatto apposta perché voleva strapparmi le
labbra!
Comunque, Dom è
lì impalato che mi guarda con la coda dell’occhio,
visibilmente irritato. E ora mi dirà che gli prende!
-Dom, perché ci guardavi
come se fossimo due fratelli che
praticano il libero incesto?
-Bells, quella ti
strapperà le corde vocali a slinguate,
prima o poi!
-Si, taci…sto pensando
seriamente di mollarla, una volta per
tutte. Ormai viene da me solo per scopare…
-Ah! La molli?!-, esclama quasi
illuminandosi, poi corregge
il tiro: -Ehm…mi dispiace!
A me non sembra. E due più
due lo so ancora fare.
-Dì un
po’…non sarai geloso? Di Nora, poi…
-Che? Geloso? Io? Perché
dovrei?!-, si affretta ad
esclamare, e a me viene quasi da ridergli in faccia da
quant’è evidente che sta
mentendo.
-Perché in quel bagno ho
aperto le tue vedute sul sesso e
penso ti sia piaciuto abbastanza da volere il bis!
-Non è vero! Solo che
quella ti slinguazza come se la sua
vita dipendesse dal rimanere attaccata al tuo esofago!-, protesta lui
sempre
più in imbarazzo.
Scoppio a ridere fragorosamente e mi
appoggio alla sua
spalla.
-Sei geloso! Su, dillo! Ti ho fatto
uscire di testa, eh?!
Dommeh ha una cotta per me!-, cantileno scherzosamente.
-Non è un cazzo vero!-,
esclama arrossendo e cominciando ad
avere gli occhi lucidi.
-Sì, sì!-,
continuo io. Non ha ancora imparato a capire
quando sche…
-Vaffanculo, Matt. Vai a farti
fottere, coglione!-, urla con
una lacrima che lotta per uscire dal suo occhio. Dio, l’ha
presa sul serio.
Gira i tacchi sparendo in fretta
nella calca, e io rimango
attonito fissando il punto dove prima si trovava il suo viso contorto
da una
smorfia. Poi scatto e corro al suo inseguimento con il cuore in gola, e
comincio a sentirmi meglio appena vedo il suo ciuffo biondo fra le
ginocchia.
-Dom! Dom…ti sei
arrabbiato?-, gli chiedo cautamente.
-Vaffanculo.
-Dom, mi dispiace…non
pensavo che l’avresti presa sul serio!
-Ho detto vaffanculo, Matthew.
Oh-oh, mi chiama per nome: brutto
segno.
-Non volevo, Dom…pensavo
stessimo scherzando! Non volevo
offenderti!
E dicendolo mi viene spontaneo
accarezzargli la testa
affondando le dita fra i suoi capelli, e lo sento rabbrividire. Poi
solleva il
viso ed è tutto rosso, gli occhi che ancora luccicano di
rabbia.
-Però l’hai
fatto! Perché tu devi sempre sfottere, devi
sempre fare il fico e limonarti le ragazze davanti a tutti quando
sappiamo bene
tutti e due che non avresti mai le palle di farti avanti con qualcuno
che ami
davvero!
Detto questo si alza in piedi e
marcia fuori, anche se sa
che lo seguirò. Sa bene che lo seguirei ovunque, e non
importa quanto siano
folli le sue trovate o quanti casini finiamo per combinare, io sono
sempre stato
al suo fianco, perché non si sentisse mai solo.
Si ferma dietro ad un angolo lontano
e nascosto, dove porto
di solito Nora, e si gira per fronteggiarmi. Prima di parlare tira un
lungo
sospiro e chiude gli occhi.
-E’ vero,
Matthew…sono geloso di Nora.
Aspetta qualche secondo prima di
riaprire gli occhi e si
sorprende perché io non sono sconvolto come forse si
aspetta. Non lo sono,
davvero, forse sono solo sorpreso, ma dopotutto sapevo già
da prima che era
così.
E penso che non ci sia niente di
male, anche a me lui è
piaciuto. E trovo inutile farsi tante paranoie.
E allora perché non riesco
a dirgli niente? Lui mi guarda
profondamente a disagio e non voglio tenerlo sulle spine. Devo fare
qualcosa.
E faccio qualcosa.
Avanzo lentamente verso di lui, con
un gesto sicuro gli
appoggio la mano alla nuca e lo attiro verso di me, con le farfalle
nello
stomaco, mentre lui mi fissa incerto e dubbioso.
Appena le nostre labbra vengono a
contatto, però, scatta
qualcosa di simile ad un contatto elettrico, tutta la tensione
accumulata dai
muscoli si scioglie e noi ci avviciniamo approfondendo un bacio che non
ha
nulla di casto ma nemmeno di malizioso. Ho baciato tante volte, ma
questa è
un’esperienza completamente diversa, è il bacio di
qualcuno che sa cosa voglio
e cosa mi piace, ed è completamente inaspettato
l’effetto che mi fa. E’ diverso
anche da quello che ci siamo scambiati prima, perché qui
sappiamo perfettamente
cosa stiamo facendo e il motivo per cui lo facciamo.
Ci lasciamo andare completamente, io
prendo a solleticargli
la nuca con le dita, lui rabbrividisce di piacere e mi abbraccia
più stretto. Dopo
un po’ mi accorgo della sua mano dentro la tasca posteriore
dei miei jeans, e
della mia che quasi senza che me ne accorgessi è finita a
cercare di
sbottonargli i pantaloni. E a quel punto mi apro gli occhi con un tuffo
al
cuore, come se avessi fatto qualcosa di troppo. Mi gira la testa, ma mi
stacco
da lui comunque.
-Non qui, Dom…verrai da
me, e allora…-, non so come finire
la frase, ma lui sorride.
-D’accordo.
Ma rimaniamo lo stesso lì
a chiacchierare, con le mie dita
che giocherellano con le sue. Non so perché ma sentendo le
nostre dita che si
intrecciano mi brillano gli occhi, e lui ogni tanto prende ad
accarezzarmi il
polso, è una cosa rilassante.
Passa una mezz’ora, poi mi
accorgo che devo tornare a casa.
Mi sono appena ricordato del corso casalingo di cucina di mia mamma,
deve
venire un certo tizio supremo chef di non so cosa, quindi devo aiutarla
a
pulire casa. Maniaca dell’ordine.
-Ciao, Dom.
Lui mi sorride e bisbiglia:
-Ciao, Matty.
E non mi irrita.
[eccomi col primo capitolo della mia prima Belldom^^
questo l'ho scritto secoli fa...solo qualche giorno fa ho trovato la
bozza XD
Comunque li amo, incondizionatamente. almeno quanto matt e bri *_____*
e sono fermamente convinta che ci sia stato qualcosa fra matt e dommeh!!
Ah, preciso che questa l'ho scritta prima di cominciare a leggere "how
did it come to this?"...quindi se ci assomiglia è solo un
caso^^ giuro XD
e come sempre la dedico alle mie socie tatose che mi supportano sempre
*/////* vi adoro ragazze ^o^]
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