Eyeshield21
Buon
giorno
a tutti, buona sera oppure buona notte.
Mi
sono
dedicata alla mia ennesima follia, questa volta la scelta è
caduta su
Eyeshield21. Ho deciso di scrivere qualcosa su Hiruma e Mamori, due
personaggi
che insieme fanno sognare (anche se non si può dire nel caso
del primo XD). Una
piccola fic per farvi divertire un po’, almeno è
questa la mia intenzione.
Sarei
davvero contenta se lasciaste qualche piccolo commento. Ringrazio
coloro che
leggeranno o recensiranno.
ATTENZIONE:
Non ho letto il
manga ed ho visto solo qualche puntata dell’anime, per tanto
chiedo scusa se ho
scritto qualche bestialità o fatto involontariamente spoiler.
Scommettiamo?
Accidenti!
Accidenti,
accidenti, accidenti, accidenti, accidenti!
Coma
ho fatto a cacciarmi in questo guaio?
Perché
ho accettato quella maledetta scommessa? E con Hiruma-kun per giunta!
Mi
sta
bene, così imparo a sfidarlo. Ancora non posso
crederci…
-
Bene ragazzi, buona fortuna. - Eyeshield mi fece un cenno con la mano e
si
avviò insieme agli altri. Stavano per disputare
l’ennesima partita contro l’Ojo
White Knights ed erano tutti molto tesi, fatta eccezione per una
persona. Il
loro capitano se ne stava beatamente seduto su una sedia a sfogliare
una
rivista come se la cosa non lo riguardasse. Arrabbiata come non mai, mi
diressi
verso di lui.
-
Hiruma-kun, va tutto bene? Non sei preoccupato? - chiesi ironicamente.
-
Neanche un po’. - mi rispose senza alzare lo sguardo da
quella stupida rivista.
-
Sentiamo, da dove nasce tanta sicurezza?
-
Eyeshield21 è dalla nostra parte, basterà che lui
si occupi di Seijuro Shin e
di fare touch down. Al resto penseremo noi.
Un
nervo pulsava pericoloso sulla mia tempia, ho sempre odiato questo suo
modo
strafottente di fare. Gli strappai il giornale dalle mani e con tutta
la maleducazione
di cui ero capace gli chiesi:
-
Ma chi diavolo ti credi di essere?
-
Il capitano della squadra. – puntualizzò
sorridendo come un demonio. Questo mi
fece andare ancora più in bestia:
-
Scommetto
che non riusciresti a mettere in difficoltà Seijuro neanche
se volessi. - errore
madornale. Mai sfidare Hiruma-kun, specie sul suo stesso terreno.
Infatti il
suo sorriso diabolico si allargò arrivando quasi alle
orecchie e mostrandomi i
denti aguzzi.
-
Cosa sei disposta a scommettere? - convinta che scherzasse decisi di
stare al
gioco.
-
Sono disposta ad eseguire ogni tuo ordine per un’intera
giornata. - come se gli
avessi proposto di giocare alla lotteria si alzò e,
puntandomi l’indice contro,
sputò le seguenti minacciose parole:
-
Perfetto allora! Se riuscirò a mettere in
difficoltà Seijuro almeno una volta
tu obbedirai ad ogni mio ordine per una giornata. Se invece non ci
riuscissi,
sarò io ad obbedire ai tuoi ordini. Ci stai? - cominciavo ad
avere un po’ di timore
ma non potevo tirarmi indietro, mi avrebbe derisa fino
all’ultimo giorno di
scuola.
-
Va bene, ci sto!
Come
ho potuto essere così idiota?
Ovviamente,
Hiruma-kun ha vinto la scommessa. E’ riuscito non solo a
mettere in difficoltà
per due volte Seijuro, ma se eyeshield21 ha fatto touch down
è stato merito di
un suo magistrale passaggio.
Adesso
mi tocca starmene qui, nella sede del club, ad aspettare che si decida
a farsi
vivo.
SBAM!
Parli
del diavolo e spuntano le corna. Con la sua leggendaria delicatezza
apre, o
meglio, sfonda la porta, come capita ogni sacrosanta mattina del resto.
Il suo
sguardo ispido, da pazzo omicida, si posa su di me come quello di un
diavolo si
posa sulla sua vittima sacrificale.
-
Bene, stupida manager, a quanto pare ho vinto io. Ora dovrai fare tutto
quello
che ti dico e senza fiatare, chiaro? - cominciamo bene. Vorrei
strangolarlo, ma
un patto è un patto e va rispettato.
-
Sì, capitano.
- gli rispondo in maniera educata, ma con un velo di acidità
nella voce.
-
Noi
andiamo ad allenarci. TU, rimetti a posto la nostra sede, vai a
comprare
qualche spuntino, lava le nostre divise, mettiti d’accordo
con gli altri club
per l’uso del campo, ed infine lucida il mio armadietto. -
detto questo gira
sui tacchi e se ne va lasciandomi completamente basita.
Conoscendo
il tipo non avrei dovuto aspettarmi un trattamento troppo gentile, ma
neanche
così dispotico. Per chi mi ha preso? Non sono la sua serva!
Avrei una gran
voglia di prendere a pugni qualcosa, ma tanto sarebbe inutile.
Sospirando mi
metto subito al lavoro, prima inizio e prima finisco.
Mi
ci
è voluta tutta la giornata per "obbedire" ai suoi ordini e
sono
praticamente a pezzi. I ragazzi ormai se ne sono andati e con un
po’ di fortuna
la mia tortura giornaliera è finita.
-
Ehi,
stupida manager! - ho cantato vittoria troppo presto.
-
Cosa
c’è?
- quasi
ringhio nella sua direzione.
-
Devo
farmi la doccia, accompagnami.
-
Cosa? - lo guardo come se fosse pazzo. Lui capisce subito quali siano i
miei
pensieri e, sorridendo ironicamente, mi dice:
-
Ho
bisogno di qualcuno che rimetta in ordine, ma se vuoi possiamo farci la
doccia
insieme.
-
NO! -
sono rossa come un’aragosta e la cosa m’imbarazza
parecchio. Hiruma-kun si
mette a ridere e si avvia ai bagni. Emetto un sonoro sospiro e lo seguo
docilmente, infondo la giornata è quasi finita.
Devo
togliermi la brutta abitudine di pensare prima del tempo. Arrivata in
bagno mi
trovo davanti un disordine inaudito. Vi erano asciugamani sparsi
ovunque, il
pavimento bagnato, gli specchi appannati, le mattonelle ricoperte di
scritte e,
dulcis in fundo, un paio di boxer appartenenti a chissà chi.
-
Stupida manager, mentre io mi lavo, tu rimetti tutto a posto. - entra
nella
doccia e mi lascia da sola in quel mare di marciume, che altro non
può essere
definito.
Non
so
quanto tempo sia passato, ma ho quasi finito di riordinare. Sto
mettendo a
posto gli ultimi asciugamani quando sento una mano sulla mia spalla. So
perfettamente chi è, infatti mi giro furiosa.
-
Che
cos…a… - l’idiota in questione
è davanti a me con solo un minuscolo asciugamano
sui fianchi.
-
Dammi un altro asciugamano.
– ordina.
Imbambolata come sono, mi accorgo appena che
stava gocciolando sul pavimento che avevo appena lavato!
-
Torna subito nella doccia! Ci ho messo una vita a riordinare questo
porcile. - lo
spingo via per allontanarlo ma, purtroppo, lui scivola sulla
pozzanghera -da
lui creata- e cade trascinando anche me. Non so ancora come, ma ci
ritroviamo
io sopra e lui sotto. Lo guardo stupita per qualche istante, mentre lui
resta
indifferente. All'improvviso Hiruma-kun ribalta le posizioni e ci
ritroviamo a
posizioni invertite. Le sue mani mi bloccano i polsi ai lati della
testa e non
posso muovermi.
-
Hiruma-kun, lasciami! – cerco di liberarmi, inutilmente. Lui
sorride perfido e
questo non mi piaceva affatto.
-
Neanche per sogno. Ora comincia il bello, è tutta la
giornata che aspetto.
Vedo
il suo viso abbassarsi ed avvicinarsi al mio. Ancora non capisco bene
cosa
voglia, che accade tutto: le sue labbra sono sulle mie. Mi toccano e
cercano
prepotentemente di schiudermi e alla fine ci riescono. Sento la sua
lingua
entrare senza permesso e intrecciarsi con la mia, entrambe iniziano una
danza
vorticosa. Percepisco la mia testa girare e non riesco a fare nulla per
fermarlo. Come se avesse compreso i miei tentennamenti, si stacca e si
mette a
sghignazzare.
-
Però
devo ammettere che non è stato male.
La
sua
mano destra si sposta e la sento infilarsi sotto la mia maglia. Afferro
il suo
polso per arrestare la sua corsa.
-
Hiruma-kun! Fermati! - La sua mano prosegue come se non avessi parlato
ed
arriva sotto il seno destro. Stringo gli occhi perché so
cosa farà e non
riuscirò a fermarlo. Infatti mi accarezza ignorando
bellamente le mie proteste.
Non contento, inizia a baciarmi il collo ed a strusciarsi addosso.
Incapace di
fare qualunque cosa, inizio a gemere sommessamente e mi tappo la bocca
sorpresa
da ciò che sto, o meglio, gli sto lasciando fare.
-
Non
ti trattenere stupida manager, tra poco urlerai come non mai in vita
tua. - non
capisco bene se sia una promessa o una minaccia, fatto sta che prosegue
imperterrito il suo “operato”.
-
No…
aspe… aspetta… - cerco di scansarlo con entrambe
le braccia, ma lui è
decisamente più forte di me. E’ un impresa
alquanto ardua e non so che
inventarmi. All'improvviso scosta la sua mano e si alza come se niente
fosse.
Io apro gli occhi e resto di stucco, poi mi alzo a mia volta e non so
bene cosa
dire.
-
Che
significa?
- sono
chiaramente imbarazzata, ma non so se per ciò che sarebbe
potuto accadere o perché mi ha “mollata”
in questo modo.
-
Sarà
per la prossima volta, sta per arrivare il bidello per le pulizie, e
comunque
ora non ne ho voglia. - che arrogante, despota e presuntuoso!
-
Non
ci sarà un prossima volta! - lui mi guarda e sorride, un
sorriso obliquo tra il
perfido e l’ironico.
-
Scommettiamo?
Finita!
Non sono brava negli atti amorosi perciò spero siate
clementi. Ho deciso di
correggerla e aggiustarla perché, come mi aveva fatto
precedentemente notare
Alexiel Mihawk, Hiruma non si sarebbe mai fermato da solo. Spero vi sia
piaciuta almeno un pochino e spero vogliate recensire.
Grazie
a
tutti.
Saluti
da
Koishan la folle.
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