“SAAAAM! SAM
SVEGLIATI!”
Questa è di sicuro mia
madre. Ma che diamine di ora è?
“SAM, FARAI TARDI”
Stufa di sentirla urlare, mi alzo
svogliatamente dal letto e
scendo in cucina
“Si può sapere
il perché di tutto sto casino?”, chiedo,
più
addormentata che sveglia a mia madre
“Tesoro, sono le 9 e tra
quattro ore tu devi essere
sull’isola”
Ah già, l’isola.
Per chi non lo sapesse, l’isola che intende mia madre
è una specie di reality
show in cui 20 o non mi ricordo bene quanti ragazzi, vengono divisi in
due
squadre che si sfideranno e ogni sera qualcuno viene eliminato. Vince
l’ultimo
che riesce a rimanere sull’isola.
E se ora vi state chiedendo perché io partecipo a sta
cosa... beh, me lo sto
chiedendo anch’io ancora adesso.
“Dai, vatti a
preparare”
“Devo proprio?”
“Tesoro, non è
colpa mia se tua cugina è dovuta partire per
Firenze. Vedrai che ti divertirai”
“Ma, è un
reality show. Non si ci diverte, ci si sfida e
basta, in più avremo le telecamere puntate addosso 24 ore su
24. L’unica cosa
positiva è che il premio finale sono 500.000
dollari”
“Credo che ormai tu non sia
più in tempo per ritirarti, cara
sorellina”
Ecco che l’adorabile voce
di mio fratello fa la sua entrata
in scena
“Come mai sveglio a
quest’ora? Non è da te, Rick”, gli
rispondo,
giusto per sfotterlo un po’.
Mio fratello Richard, Rick per gli
amici, non è mai stato un
tipo mattiniero (come me del resto) ed è raro che si alzi
alle 9, specialmente
di sabato.
“Dovresti ringraziarmi,
l’ho fatto solo per te”
Ma che carino
“Ma se va bene ti ha
obbligato mamma ieri sera. Io vado a
prepararmi”
Mi alzo dallo sgabello su cui mi ero
seduta e dopo aver
fatto una linguaccia a mio fratello, mi dirigo in camera a prendere i
vestiti
puliti e poi in bagno.
“Mi mancherai
tesoro!”, mia madre ha già le lacrime agli
occhi, andiamo bene
“Tranquilla mamma, tra una
settimana questa è di nuovo qui a
rompere”
“Mi mancherai anche tu,
fratellone”, gli dico, tirandogli
una gomitata
“Mi raccomando,
fa’ la brava e non metterti nei guai!”
“Va bene,
papà”
“Nana, è ora di
andare”, così vengo trascinata via da mio
fratello e dopo esserci abbracciati, salgo sull’aereo che da
Orlando mi porterà
a Miami, dove con un traghetto raggiungerò
l’isola, di cui non ricorderò mai il
nome.
Un’ora e mezza dopo e stavo
già sul quel traghetto, solo io,
il conducente, un altro tipo e i miei bagagli, ossia un trolley, due
borsoni,
uno zaino e una borsa.
Mi stavo godendo la brezza marina, quando il tipo che non era il
conducente mi
viene a dire che siamo quasi arrivati. Mi sporgo e vedo la piccola
isola. Già si
sente Chris McLaine che introduce il mio arrivo e insieme a lui 5
ragazzi, 3
ragazzi e 2 ragazze.
Il traghettino si ferma e io scendo, mentre il tipo di prima mi
dà una mano con
i bagagli
“SAMANTHA! COME BUTTA,
BELLEZZA?”
Iniziamo bene
“Alla grande,
AMICO”, gli rispondo in modo assolutamente
ironico, ma lui non coglie minimamente la mia ironia e mi accoglie con
un
“Bella zia”, dopodiché gli batto il 5 e
mi avvicino agli altri 5 ragazzi.
Mhh, tutto sommato non è stata una cattiva idea partecipare
al posto di mia
cugina, i ragazzi sono davvero belli.
Poso le mie cose da una parte, quando uno degli dei greci con gli occhi
castani
e i capelli mossi mi rivolge la parola
“Così tu sei
Samantha?”
“Così pare, e
tu?”
“Liam, piacere”
“Il piacere è
tutto mio, credimi”, mi sorride e poi mi
presenta gli altri 4. L’altro dio greco con gli occhi azzurri
è Louis, il moro
Zayn, la ragazza bionda Emily e la mora Jessica. Ok, ce la posso fare a
ricordarli tutti.
Mentre saluto gli altri 4 si avvicina a noi il sesto ragazzo e...
CAVOLETTI
FRITTI E ABRUSTOLITI. Un ragazzo così bello ancora non
l’avevo visto. Alto,
magro, i capelli castani e ricci e due smeraldi al posto degli occhi.
Altro che
dio greco, questo che si sta avvicinando è la perfezione in
carne ed ossa!
“Harry, giusto?”,
gli chiede Zayn
“Giusto. Tu sei?”
“Zayn. Loro sono Louis,
Liam, Emily, Jessica e Samantha”
Sorride a tutti e cerco di
riprendermi, giusto per non fare
la figura dell’idiota fin da subito.
A mano a mano arrivano tutti e alla
fine siamo 22, 11
ragazzi e 11 ragazze.
“Bene ragazzi. Come tutti
sapete io sono Chriiiiiiiiiiiis
McLaine, il conduttore di questo reality show giunto alla terza
stagione.
Elettrizzante no?!”
Come un fulmine quando ti becca in
pieno
“Avete 10 minuti per posare
le vostre cose e venire nella
mensa. Puntuali, mi raccomando. Il bungalow delle ragazze è
quello di destra, i
ragazzi a sinistra.”
Mi dirigo insieme alle ragazze al
nostro bungalow, mi
accaparro il letto di sopra di un letto più o meno al centro
della stanza,
buttandoci sopra le mie cose.
“Va bene se mi metto
qui?”, mi chiede, quella che dovrebbe
chiamarsi Martha
“Certo, fa pure”
“Grazie”
Finite di sistemarci, ci dirigiamo a
quella che doveva
essere la mensa.
Ci sediamo, come i ragazzi, ai lunghi tavoli e poco dopo, Chris fa la
sua
entrata in scena.
“Bravi, siete puntuali. Non
sto a dirvi che questo è un
reality show, in cui ci sono due squadre che si sfideranno e perderanno
sempre
più giocatori, fino a che non rimarrete in due e poi solo
uno che porterà a
casa 500.000 dollari, perché lo sapete già. Ci
sarà inoltre uno spazio adibito
a confessionale dove potrete liberamente esprimere le vostre opinioni
sulla
gara o sui compagni. Adesso inizierò a dividervi nelle due
squadre, le
“Marmotte urlanti” e le “Carpe
assassine”.
Non voglio discussioni, c’ho messo 10 minuti a
fare le squadre perciò
evitate di lamentarvi. Nicolas vieni alla mia destra, tu farai parte
delle
Marmotte. Harry, alla mia sinistra, tu farai parte delle
Carpe.”
A uno a uno Chris ci chiama e ci dice
con chi dobbiamo
andare e, ironia della sorte, finisco proprio con quel gran figo del
riccio,
Harry.
Non appena Chris finisce di fare le squadre, un urlo di disperazione
riempie la
mensa e credo anche tutta l’isola.
“Chris non puoi farci
questo!”
“Chris ti prego, non puoi
dividerci!”
Kelly e Sally, le due gemelle sono
state separate. Kelly nelle
Marmotte, Sally con noi. O il contrario. Vabbè amen, non le
so distinguere.
Fatto sta che ste due hanno iniziato a implorare Chris in ginocchio per
essere
nella stessa squadra, ma Chris sembrava irremovibile; così,
dopo 20 minuti di
lamentele, a Martha viene la splendida idea di farsi spostare di
squadra potendo
permettere alle due
gemelline di stare
assieme.
Chris, dopo qualche momento di indecisione, si decide e finalmente
acconsente
lo scambio. Martha con noi e le gemelle con le Marmotte.
“Ora che le squadre sono
finalmente state fatte, come
dovreste sapere, il primo giorno serve per conoscersi. Quindi ora, ogni
squadra
si prende un tavolo, si siede e inizia a conoscersi. Sono le 3.45,
avete
esattamente 3 ore per fare conoscenza e poi finire di sistemare le
vostre cose.
Alle 7.30 vi voglio di nuovo qui per la cena. Adios”
Detto ciò, Chris sparisce
e ci lascia tutti in quella
capanna che dovrebbe assomigliare alla mensa.
Ci sediamo ad uno dei tavoli e inizio ad osservare la mia squadra. Con
me,
oltre il ragazzo-perfezione, c’erano Martha, un altro ragazzo
figo biondo di
nome Niall, Zayn, una che sembrava alquanto scorbutica, Helena, un
certo Zack,
Emily, un ragazzo di colore di nome Mark, Jessica e Oliver, un tipo non
molto
furbo, almeno a prima vista.
Il primo che si decide a parlare è Niall
“Io direi che possiamo
iniziare presentandoci. Io sono
Niall, ho 17 anni e vengo da Orlando, ma sono di origine
irlandese”
“Ehi, anch’io
sono di Orlando!”, gli dico meravigliata
“Davvero? Non ti ho mai
visto!”
“Neanch’io se
è per quello”
“Non per smontarvi, ma
parecchi di noi vengono da Orlando”,
dice il riccio, come se stesse parlando con dei bambini
dell’asilo
“Ti prego, non dirmi che
sei anche tu di Orlando, almeno
quando torno non rischio di rivederti”, glielo dico apposta,
giusto per fargli
capire che o cambia tono o cambia tono
“Mi dispiace, ma sono anche
io di Orlando per tua sfortuna”
“L’hai detto, per
mia SFORTUNA”
“Ragazzi se iniziamo
così non vinceremo mai, dobbiamo
cercare di andare d’accordo”, dice Zayn, e non ha
tutti i torti. La piccola
discussione finisce lì e uno dopo l’altro ci
presentiamo tutti.
Ho scoperto che oltre a Niall e Harry, anche Zayn, Emily, Mark e
Jessica sono
di Orlando. Helena e Zack invece, sono di Miami, Martha di Los Angeles
e Oliver
viene da Snowflake, in Arizona.
Passiamo il resto del tempo a
chiacchierare e parlare di noi
e delle nostre famiglie.
Alla fine ci uniamo anche all’altro gruppo (formato da Liam,
Louis, un altro
ragazzo carino e riccio di nome Nicolas, un ragazzo in leggero
sovrappeso col
nome di John, le due gemelle, Lucy sonobiondafigaeoca, Grace
nonavetescampoperchètantovincoio, una ragazza bassina e con
gli occhiali di
nome Lisa, una ragazza di colore, Camila, e un ragazzo un po’
strano di nome
Tom) e iniziamo a presentarci nuovamente e a chiacchierare allegramente.
Oltre a quelli di prima, anche Liam, Louis e Lisa ho scoperto essere di
Orlando.
Pensare che non ho mai visto nessuno di loro, eppure non è
neanche una città
troppo grande. Bah.
“Ragazzi sono le
7!”, la voce di Lisa interrompe il racconto
su mio fratello a Emily
“Forse è meglio
tornare nei bungalow e finire di sistemare
le cose, allora”, dice Liam, che oltre a essere figo, sembra
anche un ragazzo
abbastanza intelligente.
Seguiamo il consiglio di Liam e ci dirigiamo nei rispettivi bungalow,
dove
viene fuori la seconda discussione della giornata, stavolta tra Helena
e Lucy
“Ehi, ma che maniere!
C’ero io sul letto di sopra!”, urla
Lucy dopo che Helena le ha scaraventato la borsa giù dal
letto e ci ha piazzato
il suo borsone
“Beh? Ora ci sono
io”
“Non è giusto,
lo rivoglio io il letto di sopra”
Ci mancava una piagnucolona...
fortunatamente, se così si
può dire, Grace si offre di spostarsi di posto,
così da lasciare il letto
singolo a Lucy, che, anche se a
malincuore, accetta e si sposta.
“Ragazze, qualcuna
russa?”, mi viene quasi spontanea quella
domanda, non l’ho fatto apposta , ma odio le persone che
russano e preferisco
saperlo prima, invece che durante la notte.
Tutte le ragazze mi dicono di no, e sono abbastanza sollevata dal quel
pensiero,
anche se la certezza non è mai troppa.
Dopo aver sistemato tutto, torniamo nella mensa dove c’erano
i ragazzi e Chris
ad aspettarci.
“Alla buon ora
ragazze!”, ci dice Chris, per poi invitarci a
sedere poco carinamente
“Ora che ci siete
finalmente tutti, posso presentarvi Chef,
il nostro cuoco e tuttofare”
“Si chiama Chef per
davvero?”, chiede Oliver
“No, ma voi lo chiamerete
così. Adesso in fila indiana,
prendete un vassoio e vi avvicinate alla credenza, dove Chef vi
darà il piatto
con la cena. Buon appetito, ragazzi”
Facciamo come Chris ci ha detto e
più o meno ordinatamente ci
mettiamo in fila per la cena
“Ma che roba
è?”, chiedo a Chef non appena mi mette davanti
un piatto con dentro una brodaglia
“Brodo di pollo. Se ti va
bene, bene, altrimenti salti. Ecco
qui il tuo frutto, e buon appetito”, mi dà una
mela e mi dirigo verso il
distributore per prendere l’acqua, poi torno al mio posto.
Accanto a me Emily e
Zayn, ai quali chiedo se la brodaglia sia commestibile o meno
“Non ne ho idea, ma o
mangiamo questo o saltiamo”, dice
Zayn, non molto convinto
“Avanti, non è
poi così male!”, ci dice Niall, che intanto
l’aveva già praticamente finito.
Un po’ riluttanti io e gli altri assaggiamo finalmente la
brodaglia e in
effetti è mangiabile.
Sento già la nostalgia dei piatti di mia madre, apposto.
“E così abitiamo
nello stesso quartiere e non ci siamo mai
viste. Assurdo!”, dico a Emily mentre finivo di mangiare la
mela.
“Già! Tu che
scuola fai?”
“La scuola pubblica della
contea di Orange che comprende
scuole elementari, medie e superiori. Praticamente vado lì
da sempre ahahah,
tu?”
“La St. Borromeo”
“Dicono sia una buona
scuola”
“Lo è
infatti”, interviene Harry
“Vai anche tu in quella
scuola?” chiede Emily, piuttosto
meravigliata
“Già”
“Che corso sei? Io
B”
“Corso G, forse
è per quello che non ti ho mai visto”
“Può
darsi”
“Anch’io
frequento la scuola pubblica di Orlando!” mi dice
Niall
“Davvero? Corso?”
“F! Tu?”
“Corso C...
peccato”
“Tu Zayn, che scuola
frequenti?” chiede Emily
“Frequento
anch’io la scuola pubblica, ma sono nel corso H”
“Fatemi capire: noi tre
siamo nella stessa scuola e non ci
siamo mai visti?” chiedo io abbastanza scioccata
“Capita, soprattutto se
siete in corsi diversi e se la
scuola è grande” interviene Jessica
“Tu pure sei di Orlando.
Che scuola fai?” chiede Niall
“Bishop Moore Catholic High
School, ma le elementari e le
medie le ho fatte alla scuola pubblica”
“Dicono che in quella
scuola gira della droga” dice Zayn
“Ed è vero, di
solito sono quelli dell’ultimo anno che la
spacciano a quelli degli altri anni. Ma a me poco importa, non ci
volevo
nemmeno andare in quella scuola.”
“Perché? Dicono
che sia una delle scuole migliori di
Orlando” chiede Harry
“Già, peccato
che nelle scuole migliori d’Orlando è proprio
dove gira la droga. Non sapete quante volte arriva la polizia o le
ambulanze
perché qualcuno s’è fatto un
po’ troppo”
“Non dev’essere
bello, non puoi cambiare scuola?” interviene
Emily
“Vorrei, ma siccome
è una delle scuole migliori i miei mi
hanno spedita lì. E se cambiassi, mio padre cercherebbe le
altre migliori
scuole e la storia sarebbe la stessa.”
“Potresti andare alla St.
Borromeo, è una buona scuola”
chiedo
“Non è
abbastanza conosciuta secondo mio padre.... vuole
solo il meglio per me, ma se mi lasciava alla scuola pubblica era
meglio”
In quelle parole c’era una
punta di malinconia. Si vede che
ha capito e che è grata a suo padre per quello che fa per
lei, ma forse a lei
andare in una delle scuole più prestigiose poco importa. Ma
questo suo padre
non lo aveva evidentemente ancora capito.
Abbiamo continuato a parlare, e ho scoperto che anche Mark frequenta la
mia
scuola, ma nel corso A.
A noi si aggiunsero anche Liam, Louis e Camila, Liam frequenta la
stessa scuola
di Jenny mentre Louis la stessa di Emily, e i due uscirono allo
scoperto
ammettendo di conoscersi già, come avevo intuito, mentre
Camila ha detto di
venire da Tampa e ci ha un po’ raccontato la sua vita
lì.
Siamo stati a parlare per non so quanto tempo, fino a quando non
è arrivato
Chris a dirci che era ora di andare a dormire e così abbiamo
fatto.
Salve!
Ecco qui il primo capitolo della mia nuova storia!
Non so se conoscete il cartone animato "A Tutto Reality", ma se lo
conoscete, capite che questa storia è ispirata proprio a
questo cartone.
Come avete letto, ci sono due squadre, di cui, a poco a poco, vi
farò vedere i componenti.
Ovviamente, il nome del conduttore, del cuoco tuttofare, delle squadre
e, per la maggior parte, anche le sfide, sono uguali al cartone.
Diciamo che ho solo cambiato i personaggi e mi sono concentrata di
più sulle storie dei vari personaggi, sui loro pensieri, i
dialoghi e cose così. Ho cambiato anche un po' il cognome di
Chris, perchè così mi piaceva di più
ahahahah
E' molto diversa dall'altra storia che sto scrivendo, ma spero un po'
vi abbia incuriosito.
Spero anche di ricevere qualche recensione con i vostri pareri.
Ora mi dileguo, vado a continuare l'altra storia ahah
Un bacio x
Qui sotto trovate, in ordine, Liam, Jessica, Emily, Zayn, Louis e Sam :)
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