Playing with fire

di Itear
(/viewuser.php?uid=723709)

Disclaimer: questo testo č proprietŕ del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dŕ diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Una conversazione. Svariati messaggi. Uno, due, tre... e cosí via, senza limiti, niente freni.
Le dita veloci sulla tastiera, i pensieri scivolavano e diventavano parole.
E scottava, bruciava, lasciava il segno, scavava cicatrici.
Messaggio dopo messaggio.
"Fermati".
Ma le parole continuavano.
"Fermati!"
Ed era giá troppo tardi.
Non si poteva tornare indietro, o forse si?
Forse non voleva realmente fermarsi.
Forse, quel dolore era nascosto da una scintillante patina di gioia, un lucido ed attirante velo di consapevole inconsapevolezza.

La canzone di sottofondo, ormai conosciuta a memoria, continuava ormai da un tempo interminabile, creando una cantilena che ogni tanto si fermava a sussurrare, senza emanare alcun suono... "it'been so long, it's been so long".
Sembrava scritta per lei. Lo faceva sempre.
Si immedesimava nelle parole, quelle di un libro, di una storia, di una canzone.
E senza nemmeno accorgesene le lacrime stavano segnando il suo volto.
Portando con se' cosí tante emozioni, che lei pensava di non poter nemmeno provare.
Facendole capire, che infondo, perfetta non lo era mai stata.




Questa storia č archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2823074