Grazie,Trunks! di PrincessTrunks (/viewuser.php?uid=38296)
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grazie trunks
Grazie, Trunks!
La promessa
Era un giorno come tanti altri nella Città
dell'Ovest, tutti erano dediti alle loro quotidiane occupazioni, ma a
qualcuno la vita ordinaria e la routine giornaliera stava causando non
pochi problemi.
17 anni prima....
Erano ormai le otto passate quando Bulma si svegliò; ancora
prima di aprire gli occhi allungò il braccio dall'altra parte
del letto alla ricerca di qualcosa, toccò il cuscino più
volte ma con rammarico si accorse che questo era vuoto. Ancora
incredula decise di alzarsi e di verificare con i suoi occhi
se lì con lei non ci fosse veramente nessuno, così
si mise a sedere sul letto e iniziò a scrutare ogni angolo della
stanza.Niente, non c'era! l'oggetto della sua ricerca incessante non
c'era!neanche oggi!lui,colui che lei ama più di se stessa non
era presente il giorno più bello e senza dubbio più
emozionante della sua vita il giorno in cui lei sarebbe diventata mamma
e lui.....sarebbe diventato padre....o almeno teoricamente era
così..."non c'e!non ci credo perchè? me l'aveva promesso,
mi aveva assicurato che oggi sarebbe rimasto con me! Che stupida sono
stata a credere alle sue promesse, ma infondo che cosa dovevo
aspettarmi da lui? Mi aveva già avvertito,mi aveva già
detto che del bambino non gli importava nulla, ma io non ci ho voluto
credere, sono proprio una sciocca!" Bulma scoppiò a piangere per
la tristezza e la rabbia allo stesso tempo e in quel peludio di
emozioni che provava ci mise un pò prima di accorgersi che le si
erano rotte le acque.Chiamò a gran voce la madre e subito venne
portata in ospedale.
Nel frattempo in una strana stanza a gravità elevata si stava
allenando l'oggetto della ricerca di Bulma...lui...Vegeta!Era dall'alba
ormai che si allenava e ora era sfinito, non ce la faceva più,
desiderava tanto riposarsi,andare a prendere una boccata d'aria in
giardino ma non riusciva ad uscire da quella stanza. Ci aveva provato,
ma non ci era riuscito; c'era qualcosa più forte di lui che gli
impediva di andare....si ma andare dove? Durante l'allenamento non fece
che pensare a lei e a quello che lei le disse la notte prima.....
"vegeta!"
"che vuoi?"
"scusa se ti disturbo,volevo dirti una cosa..."
"..."
"ecco, ho inventato un apparecchio in grado di individuare esattamente la data in cui nascono i bambini..." ( so che è impossibile ma infondo Bulma è un genio no? Ndr =) )
" e allora?"
" come sarebbe a dire allora? Ti rendi conto? Potremo sapere quando esattamente nascerà nostro figlio!Non sei curioso?"
"No!!!"
"beh comunque sappi che nascerà domani!"
"non mi importa! E ora vattene!" Bulma però non accennava ad andare via,doveva dirglielo!
"ancora qui?Ti ho detto di andartene!"
"vegeta..." La ragazza tentò di parlare ma fu bloccata dalle
lacrime che inesorabili scorrevano sulle sue guance, senza accennare a
fermarsi. Intanto Vegeta era lì, impassibile, col suo solito
sguardo indefinito rivolto da un'altra parte.passarono alcuni minuti in
silenzio, sembrava un tempo interminabile.Bulma allora si
asciugò le lacrime e prendendo coraggio parlò tutto d'un
fiato" Ti prego stai con me! Non pretendo per sempre, ma almeno domani,
ti prego non lasciarmi da sola! Infondo me lo devi no? Io ti ho accolto
in questa casa dove sei servito e riverito, hai tutto ciò che
vuoi. ti ho accolto anche nel mio letto, ti ho dato tutta me stessa
senza mai pretendere nulla in cambio.questo, ti chiedo solamente
questo....perfavore resta con me almeno il giorno in cui il bambino
nascerà, il giorno in cui io darò alla luce l'erede del
Principe dei sayan....TUO figlio!NOSTRO figlio!"Ecco ci era riuscita,
finalmente glielo aveva detto. Ora però si sentiva strana,
voleva averlo vicino,voleva stare tra le sue braccia. Senza pensarci
due volte si avvicinò a lui e lo abbracciò, poggiò la
testa nei suoi pettorali scolpiti e chiuse gli occhi beata tra le sue
braccia.Vegeta non disse nulla,non fece trapelare nessuna emozione, non
fece nessuna promessa.Quando si accorse che lei si era ormai
addormentata ricambiò quell'abbraccio per pochi secondi. Poi la
prese in braccio e dopo averla distesa sul letto la contemplò
fino a quando anche lui si sdraiò affianco a lei che accortasi
della sua presenza si accucciolò fra le sue braccia.Quel giorno,
dopo tanto tempo, dormirono abbracciati....tutti e TRE insieme...Si
perchè innavvertitamente o forse per istinto protettivo, Vegeta
si ritrovò senza accorgersene a poggiare la mano sulla pancia di
Bulma creando così il primo contatto con colui che fra meno di
12 ore lo avrebbe reso padre per la prima volta.
Non faceva che pensarci e ripensarci, ma perchè?si chiedeva!"
perchè mi faccio degli scrupoli, perchè penso
costantemente a lei...a LORO...dannazzione sono il Principe dei Sayan
non posso permettermi distrazioni,soprattutto adesso che devo diventare
un super sayan!" Con queste parole cercò di autoconvicersi ma
l'impresa fu vana.Continuava a pensare a che cosa sarebbe successo se
uscendo da quella stanza avesse per caso incrociato gli occhi di
lei....che cosa avrebbe fatto?No non voleva vederla,non voleva
perchè era consapevole che tanto l'avrebbe fatta soffrire e a
lui, anche se era dura ammetterlo, questo non piaceva affatto,odiava
vederla piangere.E da qualche parte dentro di se desiderava
ardentemente che quel giorno fosse per Bulma il giorno più
bello,non doveva soffrire, non quel giorno.Quello che lei aspettava con
trepidazione e che chiamava "speciale".Sogghignò con una punta
di orgoglio..."infondo se per lei OGGI è un giorno specale
è anche merito mio."pensò...."già
oggi...perchè poi domani io non ci sarò più!"
Quella stessa sera Bulma fece ritorno a casa, era felicissima, sembrava
quasi essersi dimenticata della promessa non mantenuta di Vegeta. Ormai
non ci pensava più, quello che contava per lei adesso era
solamente il suo bamino, quella creatura che teneva in braccio e che
non smetteva mai di coccolare.Vegeta non si era mosso dalla Gravity
Room per tutto il giorno assalito dall'indecisione ma soprattutto
da un sentimento che lui non avrebbe mai ammesso di provare....paura;
il timore di quello che sarebbe accaduto se avesse rivisto gli occhi di
lei, la paura che se ciò fosse successo lui non sarebbe mai
riuscito a diventare più forte di karoth. Perchè era
quello il suo unico scopo....ma allora perchè lei era
costantemente presente nei suoi pensieri?Basta! Per lui Bulma era
soltanto una distrazione per questo doveva andare via!Aveva preso
questa decisione ormai da tempo, si era accorto che il rapporto con
quella donna stava andando troppo oltre e lui,il fiero Principe dei
Sayan, non poteva certo permettesi nessun tipo di coinvolgimento.Si
scervellò tuttavia per capire il motivo che lo spinse a
rimandare la sua partenza e mentre pensava sentì una voce che
non aveva mai sentito.Tese le orcchie per ascoltare meglio e soltanto
allora si accorse che quella voce in realtà era un pianto, il
pianto di un bambino,il pianto di suo FIGLIO. Senza accorgersene in un
moto repentino, quasi come se il suo corpo si stesse spostando da solo,
si diresse verso la porta e in un attimo fu fuori dalla G.R.Quel
sentimento di incertezza e timore insieme che prima gli impediva di
uscire ora era scomparso e lasciva spazio ad un altro sentimento..la
curiosità! Possibile?poteva Vegeta essere curioso di conoscere
suo figlio?Più cercava di convincersi del contrario e più
sentiva dentro di sè un qualcosa di strano che si intensificava
man mano che si avvicinava al luogo da cui provaniva quel pianto.Era
ormai dietro la porta quando sentì un'altra voce oltre al
lamentarsi del neonato, una voce dolce, una voce che lui conosceva
bene, quella di lei, della SUA Bulma. Senza pensarci aprì la
porta e si ritrovò davanti una scena che gli provocò una
sensazione sconosciuta. Vide Bulma che teneva tra le braccia una
creatura tutta infagottata di cui si poteva intravedere soltanto un
ciuffettino lilla.Quella scena gli piaque molto, anche se lui non seppe
capire il perchè.Improvvisamente il bambino smise di piangere.La
donna appena lo vide sfoderò un fantastico sorriso e le si
illuminarono gli occhi. "Vegeta guarda questo è tuo figlio!"
Si avvicinò per farglielo vedere ma lui non disse nulla. "Mi
piacerebbe chiamarlo Trunks che ne dici?Ti piace come nome?" Ancora una
volta Vegeta rimase in silenzio e si limitò a chiudere gli occhi
in segno di assenso."perfetto allora ti chiameremo Trunks!Ti piace come
nome piccolino?"Il neonato per tutta risposta fece un sorriso.Fu allora
che Vegeta notò una strana complicità tra loro due, ma
pensava che sulla Terra il rapporto tra madre e figlio fosse sempre
così, non immaginava certo che per loro due sarebbe stato in
realtà diverso, sarebbe stato molto più speciale.....
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