A scorpio 17
che sperava in una Kisshu x Ichigo decente
e invece si deve sobire questa roba
...
Strawberry and Kiss
Di baci e gelati alla fragola
Una
bambina con
dei buffi codini rossi sedeva sul muretto che delimitava l'asilo in
attesa che la sua mamma venisse a prenderla; infatti, la campanella era
già suonata da un pezzo e molti dei suoi amici se ne erano
già andati via.
Ma quanto ci metteva ad
arrivare?
"Ichi-chan?"
Girò velocemente il capo e, quando vide Retasu-chan mano
nella
mano con sua madre venirle incontro, un sorriso le sorse spontaneo
sulle sue labbra rosee.
Saltò giù, si avvicinò e
salutò educatamente Yomigi-san.
"Buongiorno anche a te, Ichigo-chan. Tua madre non è ancora
arrivata?"
La bambina scosse il capo energicamente "Non ancora, ma sono sicura che
tra poco arriva!"
"Se vuoi possiamo accompagnarti noi, Ichi-chan. Non è vero,
okaasan?" L'altra bambina dai capelli stranamente verdi
strattonò leggermente la mano della donna per attirare la
sua
attenzione.
"Certo, Retasu-chan." Sorrise in direzione della figlia "E non ti
preoccupare per tua madre, la posso avvertire io. Allora?"
Anche Ichigo sorrise - quello di Yomigi-san, dopotutto, era un sorriso
contagioso "No, grazie. La mia mamma sta arrivando."
"Come preferisci. Ci vediamo domani, Ichi-chan!"
"A domani, Reta-chan! Arrivederci, Yomigi-san." Accennò un
veloce inchino e le guardò allontanarsi con una piccola
increspatura a rovinare quel sorriso modellato sulle sue labbra di
bambina.
Sua madre non arrivava mai in orario e quando finalmente ci riusciva,
la riaccompagnava subito a casa per poi fiondarsi sulle "inutili scartoffie"
- come le chiamava lei stessa - che la tenevano occupata quasi tutto il
pomeriggio.
"Ichigo!"
La bambina si voltò di scatto e quasi le venne da ridere
vedendo
sua madre scapicollarsi, a rischio di rompersi l'osso del collo, per il
marciapiede.
Il suo sorriso s'illuminò nuovamente e le corse incontro con
rinnovata foga per poi volarle tra le braccia "Okaasan! Sei arrivata!"
Sakura la strinse ancora più forte al suo petto
"Sì, e da
domani sarò sempre puntuale." La posò a terra
"Sei
contenta, tesoro?"
Ichigo annuì, ma si ricordò subito dopo di un
particolare importante "Ma ... e il lavoro?"
Sakura-san scattò in piedi e mise le mani sui fianchi,
assumendo
la stessa posizione di una supereroina che aveva appena salvato il
mondo "Ho dato le dimissioni! Quel lavoraccio mi portava via tutto il
tempo che, d'ora in avanti, dedicherò esclusivamente a voi!"
Con
una mano scompigliò i capelli della bambina, abbassandosi
per
arrivare alla sua altezza.
Alla bambina s'illuminarono gli occhi "Me lo prometti?"
"Sicuro!" Avvicinò la sua mano a quella della figlia e
icrociò i loro mignoli "Io, Sakura Momomiya, giuro
solennemente
d'impegnarmi e di occuparmi, anima e corpo, della mia famiglia!"
Ichigo si slanciò e le cinse il collo "Ti voglio tanto bene,
okaasan ..."
Le accarezzò la testa "Anch'io."
Restarono in quella posizione per un tempo che, almeno per la bambina,
sembrò infinito, quando Sakura se ne saltò fuori
con
un'idea. Una delle sue.
"Che ne dici se, per sigillare il patto, andiamo a prenderci un bel
gelato?"
"Con tanta panna?"
Annuì energicamente "Con tantissima panna!"
"Ci sto!" La bambina aggrottò le sopracciglia, in
un'espressione determinata, in modo semplicemente adorabile.
Sakura si alzò e prese lo zainetto lasciato sul muretto
"Andiamo
allora! Il carretto dei gelati ci attende!" Porse la mano alla bambina,
la quale l'afferrò prontamente e insieme s'incamminarono
verso il
Parco Inohara, dove sostava abitualmente il sopracitato carretto dei
gelati.
Non ci misero molto ad arrivare; vuoi perché non era poi
così lontano, vuoi per il passo affrettato della bambina che
non
vedeva l'ora di gustare il suo gelato.
"Il carretto!" L'indice della sua mano paffuta scattò su
come
una molla a indicare l'oggetto del suo desiderio e non lo
abbassò finché non si avvicinarono.
Ichigo era sempre stata affascinata da quel piccolo carretto colorato
che ogni volta la rendeva felice.
S'incantava
a guardare quella vasta scelta di gusti che contribuiva a rendere quel
mezzo ancora più variopinto.
Adorava
vedere con quanta meticolosità il gelataio riempiva le
coppette o i coni.
Amava gustare
con calma il suo
cono, anche quando doveva divorarlo altrimenti le sarebbe colato tutto
addosso e ciò faceva infuriare Sakura. E una Sakura-san
arrabbiata era l'ultima cosa che la bambina voleva.
"Allora Ichi-chan, cosa vuoi?" Domandò Sakura-san scrutando
con attenzione tutti i gusti presenti.
"Voglio un cono alla fragola. Con tanta, tantissima panna!"
Disegnò un semicerchio gigante - che nella sua testa doveva
essere una nuvola - con le braccia.
E come al solito, non staccò gli occhi - e neanche il naso,
a
dirla tutta - dalle mani del gelataio finché il cono non le
volò tra le sue di mani.
"E lei?"
"Oh! Io vorrei un cono alla ..." Lo squillo del cellulare la interruppe
"Mi scusi un attimo." Rovistò nell'enorme borsa, sotto lo
sguardo curioso di Ichigo, finché non l'ebbe trovato
"Tesoro,
va' a sederi in quella panchina. Arrivo subito."
La piccolina annuì e con passetti veloci si diresse verso la
panchina indicatale dalla madre.
Si fermò un attimo a guardarla e la vide discutere
animatamente
- attirando, tra l'altro, parecchia attenzione - con chi, non le era
dato sapere.
Riprese distrattamente a camminare fino a quando non successe
l'irreparabile; ovvero, cadde.
Ichigo si ritrovò stesa a terra, estremamente confusa, a
pancia
sotto e il cono, qualche minuto prima tra le sue manine,
misteriosamente scomparso. La cosa, comunque, la realizzò
solamente quando sentì una risata provenire dietro di lei.
"Grazie mille per questo, imbranata!" Era la stessa voce che poco prima
stava ridendo di lei.
Ichigo, con non poche difficoltà, si alzò e si
girò verso quel bambino dalle strane orecchie e dai codini
verdi
e lo guardò confusa. Ma quando vide il suo tanto adorato
cono
tra le mani, fu impossibile per lei trattenere i lacrimoni.
"Il mio ... gelato!" Singhiozzò tra le lacrime.
Il ghigno sul volto dell'altro bambino, a quella reazione, scomparve,
lasciando posto a un'espressione a metà tra lo scocciato e
l'imbarazzato.
"Su, non fare così! Stai attirando l'attenzione!"
"Ma tu hai preso il mio gelato!" Protestò la bambina "E mi
sono fatta male per colpa tua!"
Il bambino guardò con fare pensieroso il cono "E
così questa cosa si chiama gelato? Sembra
buono."
La rossa si asciugò gli occhi con il dorso della manina e lo
guardò confusa "Eh?"
"Che c'è?" Sbottò infastidito.
Un sorriso stava prendendo forma sulle sue labbra "Tu non conosci il
gelato?"
Quello arrossì di botto "No! E allora? C'è
qualcosa di male?"
Ichigo scosse il capo "Solo ... E' strano. Tutti sanno cos'è
il
gelato! A meno che ..." Cominciò a saltellare sul posto
tutta
contenta " ... tu non venga da un altro pianeta!"
Il bambino la fissò sospettoso; "Era così tanto
evidente?" si chiedeva. Ma, evidente o meno, l'unica cosa
da fare era negare, negare perfino davanti all'evidenza.
"Tsk! Ma che vai blaterando, imbranata?"
"Ma è l'unica spiegazione!" Protestò gonfiando le
guance
in un'espressione indignata "E poi, scusa, ma se volevi così
tanto il gelato, perché non te lo facevi comprare dalla tua
mamma?"
Il bambino abbassò lo sguardo "Perché io non ce
l'ho una mamma."
Ichigo si portò le manine davanti la bocca "E
dov'è?"
Lo strano bambino, però, non rispose.
"Io sono sicura che la tua mamma è qui da qualche parte."
Gli
porse la manina - lei, ingenua, che aveva frainteso il senso di quelle
parole "Perché non andiamo a cercarla?"
"Sono qui con mio fratello." La guardò diffidente, come se
da un momento all'altro potesse morderlo.
"Allora andiamo a cercarlo! Dai!" Agitò il braccio come a
volerlo convincere. Vedendo che, però, non otteneva alcun
risultato, prese lei l'iniziativa e, sbuffando, lo prese per mano e lo
trascinò via.
"Lasciami!" Provò a staccarsi, ma la presa ferrea della
bambina glielo impedì.
"Comunque, io sono Ichigo! E tu?"
"Kisshu."
Il sorriso della bambina si allargò "Piacere di conoscerti,
Kisshu-kun!" Il suo sguardo si posò sul suo -
perché era
ancora suo - gelato "Guarda che si scioglie ed è un peccato.
Dammelo!"
Kisshu ghignò e lo leccò "Hai ragione; sarebbe un
vero peccato. Per questo lo mangio io."
Ichigo aggrottò le sopracciglia "Te l'hanno mai detto che
sei veramente antipatico?"
"Giusto un po'!" Continuò a leccare il gelato sotto lo
sguardo indispettito della rossa "Ne vuoi un po'?"
"Bleah! L'hai leccato tu! Che schifo!"
L'ondeggiò davanti ai suoi occhi "Ne sei proprio sicura?
Guarda che questa è l'ultima possibilità!"
Ichigo seguiva l'oscillare del gelato con grande attenzione "Ma ...
uffa! Io ... sì ..." Mormorò sconfitta,
avvicinando il
viso al cono, chiudendo gli occhi.
Ma, una volta avvicinatasi abbastanza, più che sentire il
sapore del tanto agognato gelato, sentì qualcos'altro.
Aprendo gli occhi, constatò che quel "qualcos'altro"
erano le labbra dello strano bambino.
Si staccò velocemente, con le gote più rosse di
un peperone "Ma ... tu ... cos ..."
Kisshu ghignò "Piaciuto? Il gelato, intendo."
Ma la rossa era talmente imbarazzata da non riuscire ad articolare una
frase.
"Oh, ma guarda un po'! Alla fine mi hai aiutato a trovare mio
fratello!" Indicò con un cenno del capo un bambino, a una
prima
occhiata, più grande che li fissava contrariato a braccia
incrociate.
Kisshu le restituì il cono "Grazie, imbranata." Aggiunse,
dandole un bacetto sulla guancia che, ormai, era un tutt'uno con i
capelli.
Ichigo lo guardò raggiungere il fratello e, ancora in stato
di trance, si toccò la guancia.
"Ichigo!" Sakura la raggiunse abbassandosi alla sua altezza "Non farmi
mai più uno scherzo del genere! E si può sapere
come mai
sei tutta sporca? Sei caduta?"
E, mentre Sakura-san la tempestava di domande e al tempo stesso la
ripuliva, i pensieri di Ichigo erano rivolti a un bambino tanto carino
quanto intraprendente.
Chissà se si
sarebbero rivisti ...
Miss
Mahoney's Corner:
Dunque
... che dire ... Ki-chan è davvero un bambino precoce, no?
:D
Però 'sti due sono troppo pucciosi; non potevo non scrivere
qualcosa su di loro in baby-version!
Quindi alla fine vi cuccate questa roba!
èwé
... Ok, lo ammetto; comicio già a sentire la mancanza
dell'estate e io ho taaaanta voglia di gelato! ^ ^
Diciamo che l'ho scritta anche per augurare un buon ritorno a scuola -
toh! Che senso dell'umorismo! A chi è già
cominciata e a
chi ancora deve cominciare ... Tanto è un trauma per tutti!
U.U
La dedico anche a scorpio
17; spero che ti sia piaciuta! ;3
... Ah! Prima che me ne dimentichi! Lo so che la madre di Ichi-chan fa
la casalinga, ma, ai fini della trama, era necessario che lei avesse un
lavoro ... Beh! Poi si è licenziata, quindi non sono andata
troppo fuori!
Spero proprio che vi sia piaciuta! :)
Kisses! <3
Mozzafiato
Mahoney
P.S. Per _BiAnKa_; ho intenzione di scrivere
una Retasu x Pai, però non ti posso assicurare il quando.
Intendiamoci, potrebbe pure arrivare per Natale, ma la
scriverò!
èwé Fosse la penultima cosa che faccio - mai
giurare
sull'ultima ... U U