raccolta inokanku con sara
1 - Beauty & the
Beast
- Psst! Via di qui! – ringhiò Kankuro,
allontanando con la scarpa il grasso gatto nero che insinuava il muso
nel sacco aperto dell’immondizia.
- Maledetti gatti randagi – imprecò poi, guardando
l’intruso correre agile nell’oscurità e
balzare oltre il muretto che delimitava il loro giardino.
Kankuro si abbassò sui polpacci, acciuffò il
sacco nero e vi rificcò dentro il barattolo di latta che era
rotolato fuori.
- Bleah … Che schifo! – .
Tutto merito della sua sorellina che aveva avuto la brillante idea di
accantonare la spazzatura piena di lische in giardino.
Tutto merito del suo stupido fidanzato che aveva voluto mangiare pesce
per cena.
E alla fine a chi toccava andare a buttare l’immondizia piena
di lische di pesce?
Al sottoscritto.
Irritato, Kankuro oltrepassò il cancello della villetta a
schiera e s’incamminò verso i secchioni,
dondolando ritmicamente il sacco di plastica.
Soprapensiero, buttò l’immondizia e fece per
tornare indietro, quando vide davanti al secchione del marciapiede di
fronte una lunga coda bionda ondeggiare splendente.
- Mhm … Ma guarda chi si vede: Ino Yamanaka, la sventola
della vicina – ricordò, divorando con gli occhi le
gambe snelle che spuntavano dalla mini. Si guardò attorno e,
vago, attraversò la strada, piantandosi una sigaretta spenta
tra i denti.
- Hai da accendere? – domandò Kankuro, biascicando.
Ino sbuffò, seccata.
La solita, stupida, vecchia tecnica di abbordaggio.
Si girò verso il ragazzo, immergendo gli occhioni chiari in
quelli verdi di lui.
- Sì – rispose altezzosa, facendo scivolare una
mano nella tasca dei pantaloni dell’altro. – Ecco,
tieni – disse con un mezzo ghigno, dondolandogli
l’accendino davanti al naso.
- Sveglia, furba e … bella. Non c’è che
dire – ammiccò Kankuro, posando i suoi occhi
indiscreti sulle ginocchia nude della ragazza.
- Tonto, fesso e … brutto. Non c’è che
dire – ribatté Ino, afferrando la spazzatura e
catapultandola nel secchione. – Buona serata –
tagliò corto, oltrepassandolo con una spallata.
- Ehi, tu hai qualcosa che mi appartiene – esordì
Kankuro, un ghigno sotto i capelli arruffati.
Ino si voltò e si mordicchiò le labbra,
nascondendo l’accendino nella scollatura del top. –
E ora? – lo inchiodò.
Kankuro scosse il capo, divertito – non è finita
qui, Ino – .
- Non è finita qui, … – .
- … Kankuro – le suggerì lui.
- Kankuro – ripeté lei, sensuale, sventolando una
mano in aria.
Poi si girò e sparì dietro l’angolo.
Kankuro sorrise compiaciuto.
Niente anellino viola al dito.
[393 parole]
NOTE:
*Sara ride*
*Roberta dice di essere meravigliosa mangiando Ritz ed urlando*
*La mamma di Roberta le sgrida*
Ok, questa era una descrizione dell'ambiente nel quale abbiamo scritto
l'introduzione "beautifuleggiante"
*Roberta inventa parole nuove e Sara sbatte il gomito allo scaffale,
sempre ridendo*
Tornando serie:
*Sara dice che non è Roberta ad essere meravigliosa, ma
Kankuro*
*Roberta scrive*
Cercando di tornare nuovamente serie:
*Sara sgrida Roberta che si intristisce*
Serie di 8 flash, scritte alternativamente da Sara e Roberta - Lily_90
e bambi88 -
Si inizia con Sara.
NOTE2:
da annotare l'immensa fatica nello scrivere queste flash:
Sara continuava a scrivere poemi epici, ricchi di avventure, mostri
marini e locuzioni avverbiali.
Roberta tentava di raggiungere almeno le 100 parole, talvolta
inventandosele di sana pianta.
ALTRE NOTE:
Dopo lunga e travagliata discussione abbiamo deciso di concedere
proprio a Ino l'onore e il privilegio di avere Kankuro.
Bhe, più o meno.
NOTE DAVVERO IMPORTANTI:
TRAMA NEIGHBOURS - TOO CLOSE
Shikamaru tradisce Ino, la fidanzata, con Temari, loro nuova vicina di
casa.
Dopo la scoperta della relazione clandestina, Ino e Shikamaru decidono
di lasciarsi e il ragazzo sceglie di rimanere con l'amante.
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