I 36esimi Hunger Games - Beetee

di Beetee394Waters
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Capitolo 1 - Un evento inaspettato Mi piacciono le cose tecnologiche. Sapere che dietro ogni marchingegno c'è sempre una fitta rete di dati, fili, elettroni, ma anche decine di menti che ci hanno lavorato per portare quell'opera a termine. Mi piace. Ma la cosa migliore è capire ciò che si nasconde dietro ogni computer, ogni macchina e ogni pixel che appare sullo schermo del televisore. E io le capisco. Faccio parte del distretto 3, il distretto della tecnologia è vero, ma perfino tra i miei coetanei sono tra i più bravi. Questi pensieri si affollano nella mia mente quando mi accorgo dell'ora. È mezzogiorno. Mancano ancora due ore alla mietitura ma decido di incamminarmi perché mi piace arrivare in anticipo, con la piazza quasi vuota senza migliaia di ragazzi accalcati. Il nostro mondo è diviso in 12 distretti e una capitale chiamata Capitol City. Da quando i distretti si sono ribellati e il distretto 13 è stato distrutto per punizione dalla capitale, il governo ha deciso che ogni anno un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 17 anni da ogni distretto fossero mandati in un arena per compabattere. Combattere finché solo una persona resta viva. Arrivo nella piazza. Non è del tutto vuota: ci sono alcune ragazze che si stanno consolando tra di loro. Evidentemente hanno un gran paura di essere estratte, ma chi non ce l'ha? Mi faccio registrare e quando un'ora dopo arriva Tobias tutti si zittiscono. Tobias estrarrà i nomi dei tributi da due grandi bocce di vetro. "Il tributo femmina" dice a gran voce, nonostante il microfono "è Adriana Smith!". Silenzio. Una ragazza dai capelli rossi si fa avanti in mezzo alla folla, il volto impassibile e quegli occhi che sai che nascondono molto di più di ciò che viene mostrato all'esterno. "E ora il tributo maschio" la potente voce di Tobias riporta Beete alla realtà "Beetee Latier". Incredibile sono io. Sono stato estratto per gli Hunger Games. Stranamente resto incredibilmente calmo e mantengo il sangue freddo. Mi dirigo verso il palco e mi ritrovo accanto a Tobias, guardando tutte quelle persone davanti a me, come se fosse uno spettacolo teatrale. Veniamo condotti in una stanza per ricevere visite. Io non ho parenti, sono figlio unico e i miei genitori sono morti in un incidente nella centrale informatica dove lavoravano. Vengono invece Thomas e Leo: i miei più cari amici. Mi dicono parole di conforto o alneno ci provano. Sappiamo tutti e tre che non ritornerò più al distretto 3.




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