Hell

di _E r i s_
(/viewuser.php?uid=667821)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


*Credo che fino alla Quarte Guerra non avrete notizie di Obito xD*


Guardò stranito la maschera a terra, per poi alzare lo sguardo sull'orizzonte.
''Ho capito solo ora che continuare così non migliora la tua situazione. Da oggi sei un coordinatore jonin!''-Aveva affermato convinto il Terzo, lanciando in aria la maschera anbu di Kakashi, per poi dileguarsi.
Rimase qualche secondo ancora zitto a guardare la maschera.
Chiuse per poco tempo gli occhi (il necessario per realizzare cosa fosse veramente successo).
Alzò lo sguardo e come un soldatino, fece retromarcia, destinazione:palazzo del'Hokage.
''Ovvio, io sono la persona più adatta per insegnare le arti ninja a dei mocciosi, è logico, infondo ho solo fatto morire tutte le persone a me care..''-Sbuffò tra sè e sè l'ex anbu.
Aprì violentemente la porta della camera dell'Hokage che firmava dei documenti, e si sbalordì di quelal sua improvvisa reazione.
''No.''-Negò Kakashi. Il Terzo lo guardò storto. ''No?''-Chiese stranito Hiruzen.
''Io non sono adatto. Li lascerei morire!''-Replicò scocciato il ragazzo dai capelli argentei.
Il Terzo lo scrutò un attimo, poi fece un lungo respiro. ''Kakashi, se vuoi lasciarti il tuo passato alle spalle, questa è l'unica alternativa.''
''E se non lo volessi lasciare?''-Chiese Kakashi inarcando un sopracciglio.
''Kakashi, non sei più un bambino, proprio perchè non lo sei più, sai che dimenticare è la cosa migliore.''
''Non è facile dimenticare''-Abbassò lo sguardo.
''Lo so.''-Affermò Hiruzen.
''Ma prima o poi si dimentica, e tutti i dolori si dissolvono. Non sei più il ragazzino che pavoneggiava e che penasava a sè stesso. E non sei nemmeno più il ragazzo che viveva ogni giorno nei propri ricordi.''
Kakashi alzò lo sguardo.
''Sei un ninja di valore, e come tale devi favorire la protezione del villaggio, proteggendo le persone a te care.''
''Non sono riuscito a fermare Itachi.''-Affermò il ragazzo, riabbassando lo sguardo.
''E' stata una sua scelta.''-Disse Hiruzen, socchiudendo gli occhi.
''Si dice che se le persone si amano, si devono lasciare andare.''-Affermò Kakashi, ripensando a suo padre, sua madre, Rin, Obito, Minato, Itachi...
''Non quelle che ricambiano quel sentimento.''
''Ma non lo capisce? Non sono riuscito a proteggere una mia compagna di squadra, e ho infranto la promessa più importante che potessi mai fare!''
''Il ninja perfetto è quello che non prova emozioni. Ma non provandone non può amare, stringere amicizie, odiare, essere triste o felice. Il tuo rammarico è normale, ma se ci tieni seriamente alle persone che adesso ti stanno intorno, fai come ti ho detto.''
Il ragazzo rimase qualche attimo a guardare la figura del suo superiore, senza dire una parola.
Annuì debolmente. ''So che non funzionerà.''-Affermò il ragazzo, uscendo dalla stanza, sotto lo sguardo soddisfatto-intenerito del Terzo.
Quel Kakashi gli riservava davvero tante sorprese. Un giorno impassibile, l'altro malinconico, l'altro determinato, l'altro supplichevole, l'altro felice...
Al solito, Kakashi se ne andò dritto dritto al cimitero.
Si fermò davanti ad una lapide.
凛野原
忍者臨時医師、
あなたはいつも私たちの心になります*
 
''Se va a finire come dice il Terzo, ti dimenticherò. Ma, come dice la lapide, è teoricamente impossibile.''
Si abbassò e si sedette a terra. ''Sai, ha deciso che sarò un coordinatore jonin.''-Fece una pausa.
''Non so se è la scelta più giusta, ma ci proverò.''-Fece un'altra pausa.
''Infondo la cosa essenziale è il lavoro di squadra, no?''-Chiese ingenuamente, come se la ragazza fosse lì.
''Oh, che sciocco... Non mi risponderai mai, vero?''-Chiese secco alla lapide.
''Mi fai sentire tremendamente solo, a volte. Vado da Obito.''-Affermò Kakashi, alzandosi e andando verso la lapide dei caduti.
Si sedette lì davanti e fissò per molto tempo quella stramaledettissima scritta.


サスケ*
 

''A quanto pare dimenticherò anche te, amico.''-Affermò rialzandosi dopo neanche dieci secondi.
''Ehilà!''
Una voce assillante da lontando catturrò l'attenzione del copia-ninja, che sbuffò voltandosi.
Un ragazzo dai capelli a scodella si avvicinò a lui con una velocità straordinaria.
''Sentivo che parlavi...con chi?''-Chiese curioso Gai.
Kakashi rivolse lo sguardo alla lapide.
''Ancora parli con loro? Se qualcuno non sa la tua storia, ti prende per pazzo!''
''Non mi importa cosa pensano gli altri di me.''-Affermò Kakashi cominciando a camminare, seguito dal frangetta.
''Notizie?''-Fece Gai dopo qualche minuto di camminata.
''Coordinatore.''-Affermò Kakashi. Gai lo guardò stranito. ''Coordinatore?Coordinatore jonin?!''-Chiese euforico Gai.
''Si...''-Sbuffò Kakashi, stufo dell'euforia dell'amico. ''Allora le mie suppliche sono servite a qualcosa!''-Urlò Gai sorridente, alzando lo sguardo verso il cielo.
''Le tue suppliche?''-Chiese Kakashi inarcando un sopracciglio. ''Ops...''-Mugolò l'altro. Kakashi rimase in silenzio.
''Forse l'Hokage ha ragione, dimenticherò...Allora...''-Anche Kakashi alzò lo sguardo al cielo.
''Grazie.''-Mugolò, riguardando davanti a sè, e riprendendo a camminare.
Gai rimase fermo a fissare il rivale. Era già successo quando Kakashi aveva fatto diciotto anni. Quei ''grazie'' malinconici, ma stranamente sinceri...
''Tu sei strano.''-Affermò Gai. ''Ne sono consapevole.''-Affermò Kakashi, continuando il tragitto verso casa.





*Il primo vuole dire:''Rin Nohara, ninja medico straordinario, ti porteremo sempre nel cuore''. Credo-
*Il secondo vuol dire ''Uchiha.'' Dovrebbe essere Obito Uchiha, ma non me lo traduceva su google translate... -.-"

 



 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2830157