Stolen Kisses

di stringimihoran
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Camminavo di malavoglia verso il grande parco della mia città, una vasta area verde, dove i bambini potevano divertirsi, correndo su e giù dalle colline e attorno ai laghetti artificiali, rincorrendosi e spintonandosi, non dando ascolto alle mamme che cercavano di fermarli, infuriate.
Ma, tornando a noi, stavo camminando sul piccolo sentiero che attraversava interamente il parco e che mi avrebbe portata dritta dal mio migliore amico Luke, un biondino tutto pepe, spigliato con le ragazze, due occhioni azzurri da fare invidia al principe azzurro e al suo cavallo bianco. Era molto più alto di me, non che ci volesse molto, e magro. Indossava spesso canotte nere delle sue bands preferite, ad esempio i Nirvana. Amava la musica, era la sua più grande passione, dopo la caccia alle ragazze più carine della nostra scuola.
Lo vidi a pochi metri da me, che smanettava col cellulare, con un’espressione concentrata in viso, appoggiato ad un albero con una spalla.
- Biondo! – urlai, rivolta a lui, che alzò subito lo sguardo nella mia direzione, mentre un sorriso gli si dipingeva sulle labbra.
Mi avvicinai a passo svelto verso di lui, agitando una mano in aria per salutarlo, prima di essere stretta in un abbraccio protettivo.
- Ehi, Ail, ti aspetto da dieci minuti. – mormorò, avvicinandosi al mio orecchio e stampando un bacio sulla mia tempia, prima di sciogliere l’abbraccio.
- Scusami, ho dovuto aiutare mamma a preparare la valigia.. – si, mia mamma stava partendo con il suo compagno, Nick, per andare in vacanza, una settimana, alle Canarie.
- Sono già partiti? – mi chiese, aggrottando le sopracciglia, inclinando lievemente il capo verso destra.
- No, hanno l’aereo alle.. – mi voltai di scatto, sentendo una specie di lamento, preceduto da un urlo, notando quindi non molto lontano da noi due ragazzi che si picchiavano, ormai entrambi a terra, senza però smettere di sferrare pugni, spintoni ma soprattutto calci all’altro. Presi istintivamente la mano di Luke, che nel frattempo si era voltato per seguire la scena, trascinandolo dietro di me e dirigendomi verso i due ragazzi, intenzionata a separarli.
Io una nanerottola, piccolina, che cercava di mettere fine ad una rissa tra due ragazzi sui diciannove anni, muscolosi e alti, non avevo molte possibilità, ma per fortuna c’era Luke con me.
Oh, che sbadata, non mi sono presentata! Mi chiamo Ailin Olsen, ho diciassette anni e abito in Norvegia, ad Haugesund, una città a sud-ovest, che si affaccia sul Mare del Nord. Ho vissuto per qualche anno in Danimarca, dai miei zii, perché i miei genitori viaggiavano molto, ed io ero troppo piccola per seguirli, come mio fratello Louis, ma la mia terra è la Norvegia, sono nata qui. Ho i capelli color arancione e gli occhi azzurri, come la maggior parte delle persone qui, sono bassa e minuta, con alcuni lentiggini sugli zigomi. Mi sono sempre ritenuta una ragazza carina, ma non sono circondata da ragazzi per il mio caratteraccio. Sono acida e mi apro molto difficilmente, solo con gli amici fidati e mio fratello, LouLou.
Ah, dio, mi sono persa.. Cosa dicevo? Oh, si, la rissa.
Ci avvicinammo ai due ragazzi e Luke si avventò su di loro, cercando di separarli e urlandogli di smettere, senza risultati soddisfacenti. Ricordo solo di averli visti alzare, entrambi e guardare me e Luke, per poi riprendere a litigare, quando il più grande, sferrò un pugno in direzione del viso del biondo, che prontamente lo schivò. Poi tutto si fece nero.
NDA
Ciao a tutti, grazie per aver letto il prologo, mi farebbe piacere avere qualche opinione! Purtroppo, non sono molto esperta e ho notato che non si visualizzano le lettere accentate çwç




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