Lettere alla polvere

di Valerie Clark
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E ritorno da te
 
Diciassette agosto duemilaquattordici
 
E ritorno da te
senza troppe parole,
senza niente da dire,
ma ritorno da te.
 
E ritorni da me
senza emozioni,
senza colore negli occhi,
ma ritorni da me.

Sei tornato, per l’ennesima volta, come previsto, sei tornato. Sei tornato ubriaco, con gli occhi stanchi. Sei tornato da solo, senza emozioni, senza altre persone. Sei tornato triste, con la pelle in fiamme. Sei tornato violento, con un fuoco dentro. Ma sei tornato. Ma sei tornato, ed io ero qui ad aspettarti, come sempre.
Mi hai chiesto scusa, tra le lacrime, ed io non t’ho creduto. Avrei tanto voluto, ma non ce l’ho fatta; non so se riesco ancora a perdonarti tutto.
Abbiamo litigato, per l’ennesima volta, come previsto, abbiamo litigato. Abbiamo urlato forte, tirato fuori cose accadute mesi fa, ma in realtà non abbiamo tirato fuori niente.
Poi abbiamo fatto l’amore, per l’ennesima volta, come previsto, abbiamo fatto l’amore. Anzi, abbiamo fatto sesso, scambiandolo per amore.




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