The power of love - Il viaggio dell'amore.

di Vanilla_91
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Da quando tutti sembravano aver trovato la felicità, il tempo aveva preso a  scorrere più rapidamente, o almeno così era parso a Kagome. I giorni si susseguivano rapidamente tra le lezioni, le passeggiate, gli scherzi e le semplici e tenere emozioni che solo l’amore e l’amicizia sanno regalare.
- Non posso crederci, guardate che tempaccio..- esclamò Sango, guardando al di là della finestra della sua camera. La pioggia e il vento sembravano non voler più smettere.
- Già, per fortuna il signor Mine ha chiamato dei taxi..- concordò Sakura, stirando le pieghe del suo abito azzurro.
-Siete bellissime, ragazze.- disse Kagome, fissando le amiche e cambiando argomento.
Sango e Sakura sorrisero.
-Anche tu lo sei, Kagome. Fossi in te farei attenzione..- la canzonò l’amica.
-E a cosa?- chiese confusa .
-Sei talmente bella che se Inuyasha ti vedesse adesso ti trascinerebbe nella sua camera e non ti farebbe più uscire..- spiegò con tono malizioso.
- Sango, temo che la vicinanza di Miroku ti abbia danneggiata. Il mio ragazzo non è un maniaco come il tuo..- disse con tono beffardo.
- Non riesco a credere che siano passati già quasi tre mesi da quando siamo arrivate qui..- cambiò argomento Sakura.
-Già, a me sembra solo ieri.- concordò la moretta.
- Eppure sono cambiate tantissime cose..- sospirò Sango.
- Basta pensare che quando siamo arrivate qui eravamo tutte e tre single..- proclamò Kagome.
- E vergini..- specificò, maliziosa, l’amica.
- Concordo con Kagome, credo che questo sia l’effetto del passare troppo tempo con Miroku. Se non ti dai una controllata, amica mia, finirai col diventare peggio di lui.- la schernì Sakura.
- Ma smettetela di fare le bigotte. Ho semplicemente detto la verità..- si difese.
- Ci pensate, ragazze, tra quattro giorni saremo a casa..- disse Kagome, sentendosi divisa a metà.
Era felice ed impaziente di riabbracciare la sua famiglia e  di ritornare alle vecchie abitudini, ma era sicura che l’America le sarebbe mancata..le sarebbe mancata la sua camera, la casa in cui erano stati ospitati, la famiglia Mine, esclusa Charlotte ovviamente, i nuovi amici che avevano conosciuto e soprattutto le sarebbe mancato il poter trascorrere tutto il giorno con Inuyasha e dormire tra le sue braccia.
- Già! Non so se essere triste o felice di questa cosa..-
 - Avanti, non pensiamoci adesso. Godiamoci questa serata..- tentò di rincuorarle Sakura.
- Già, del resto si tratta di un party organizzato in nostro onore..- disse emozionata ed impaziente di dare inizio alla serata Kagome.
- Eh già, Key ha avuto davvero un bel pensiero..-
- Inuyasha non sembrava pensarla così..- replicò distrattamente, mentre controllava che il trucco non presentasse sbavature.
- Oh, lascia perdere quell’imbecille di mio fratello. Lui parte prevenuto, è la gelosia a farlo parlare..- lo insultò Sakura.
- Non che non ne abbia ragione. Key ci ha provato in tutti i modi con Kagome..- sostenne la terza ragazza.
-Inuyasha non ha motivo di esserne geloso. Non sono interessata a Key..- replicò.
 - Hai ragione, ma sarà anche il fatto che non è abituato a questo tipo di cose. Avere un rapporto serio, la gelosia, l’amore..per lui sono tutte cose nuove..-disse la moretta, in difesa del fratello.
Kagome si rabbuiò.
Senza saperlo, Sakura aveva centrato una delle sue maggiori preoccupazioni.
 Lei ed Inuyasha erano ormai una coppia da quasi due mesi e, nonostante il ragazzo con lei fosse sempre attento e premuroso, non le aveva ancora espresso i suoi sentimenti..o meglio non le aveva detto quello che Kagome agognava di sentirsi dire.
Era certa, ormai, di amare completamente e irrimediabilmente la stessa persona che solo fino a pochi mesi prima pensava di odiare. Ma Inuyasha cosa provava per lei?
 Il fatto che si fosse legato a lei, conoscendo il modo in cui interagiva con le altre ragazze, la rassicurava in parte. Era una testimonianza del fatto che lui provasse affetto per lei. Ma ciò che si chiedeva, ormai sempre più spesso, era se quell’ affetto si sarebbe prima o poi trasformato in qualcosa di ben più profondo. Così come per lei era già accaduto.
 La partenza imminente, inoltre, la riempiva di nuovi dubbi. Possibile che tornando in Giappone le cose tra loro sarebbero potute cambiare? Non aveva mai avuto il coraggio di esporre i suoi dubbi ad Inuyasha, non voleva fare la figura della ragazzina nevrotica ed insicura.
- Kagome, mi stai ascoltando?-
- Ehm..cosa? Scusami, Sakura, ero distratta..- disse prestando, ora, maggiore attenzione alle amiche.
- Ma a cosa stavi pensando? Beh, non importa. Stavo dicendo a Sango che sarà un vero spasso veder ballare quei tre stasera.-
- Già, divertente quasi quanto lo scherzo che gli abbiamo fatto sui fratelli Salvatore..- ghignò.
Contenere l’ilarità per tutte e tre fu difficile. Ripensare all’espressione corrucciata e offesa che i tre avevano assunto quando avevano scoperto la verità, le fece morire dal ridere.
A placare le loro risate inarrestabili furono dei colpi leggeri alla porta.
- Avanti..- diede il permesso Sango.
La porta si aprì e la signora Mine, fasciata in un elegante abito, fece la sua comparsa.
- Scusatemi ragazze, volevo avvisarvi che i taxi sono arrivati e i ragazzi vi stanno già attendendo all’entrata.- disse con il solito tono dolce.
- Oh grazie..arriviamo subito..-rispose Sango affrettandosi, come le sue amiche, a prendere la borsa.
-Ragazze, vorrei parlarvi un momento. So che mancano ancora alcuni giorni alla vostra partenza, ma so anche che quel giorno sarò troppo impegnata a piangere per dirvi ciò che voglio.- disse, accennando un leggero sorriso e poi riprendendo a parlare - Sango, Kagome, Sakura ospitarvi in casa mia è stato un vero piacere. Siete delle ragazze splendide e in questi mesi sono arrivata a volervi bene come se ne vuole a delle figlie. Sono felice di avervi conosciute e non mi pento di avervi accolte nella mia casa. Anzi, spero che un giorno, quando vorrete, tornerete a trovarmi..non c’è nulla che mi farebbe più piacere.- disse trattenendo a stento le lacrime.
Le tre amiche rimasero piacevolmente sorprese e toccate dalle parole della padrona di casa e a turno si affrettarono ad abbracciarla e a ringraziarla, promettendo che sarebbero tornate.
Si avviarono poi alle scale e appena i rispettivi ragazzi le videro rimasero a bocca aperta.
 Insieme raggiunsero il locale dove Key si era premurato di fittare l’intera sala per la loro “festa d’addio”. La serata passò piacevole e tranquilla.
 La bellissima e decorata sala, il buon cibo, la musica coinvolgente e la vicinanza di tutte le persone che in quei tre mesi avevano imparato a conoscere, crearono una bellissima atmosfera e per le ragazze non piangere al momento dei saluti fu impossibile.
 
 
- Sono esausto..- si lamentò Inuyasha mentre salivano le scale che portavano alle loro camere, dopo aver augurato a tutti la buonanotte.
- Certo che quello di Ayame è stato davvero un bel gesto..- commentò Sango.
- Eh già, cosa non si farebbe per amore..- esclamò Kagome con aria sognante.
- Potrei sapere a cosa vi riferite?- chiese Miroku, confuso.
- Brutto depravato, se non avessi passato tutto il tempo a correre dietro le gonne di tutte le ragazze presenti sapresti bene quanto noi di cosa stiamo parlando.- lo rimproverò.
- Avanti, Sango, non fare così..sai benissimo che io amo solo te..- disse abbracciando la ragazza e baciandole teneramente il collo.
Sango, rabbonita dalle sue parole, si strinse di più a lui.
 - Comunque ci stavamo riferendo al fatto che Ayame ha deciso di venire in Giappone per non separarsi da Koga..-spiegò.
- Davvero? Ma come farà? E dove vivrà?- chiese confuso.
- Per il momento andrà ad abitare da alcuni parenti che ha lì.-
 - E i suoi genitori approvano la sua scelta?-
 - Non hanno mosso obiezioni perché il padre di Ayame è stato trasferito per motivi di lavoro e quindi presto tutta la famiglia dovrà trasferirsi in Giappone..lei li precederà solamente.-
- E’ stato un vero colpo di fortuna..altrimenti si sarebbero dovuti separare..- commentò Kagome,  dispiaciuta al sol pensiero.
- Tsk..io piuttosto credo stiano facendo un errore..-intervenne, brusco, Inuyasha.
- C..cosa e perché?-
 - Sono troppo giovani, Kagome, per prendere decisioni così importanti..-  replicò.
Le sue parole la ferirono. Era chiaro, quindi, che se in una situazione del genere si fossero trovati loro, lui non avrebbe fatto nulla per tentare di far sopravvivere il loro amore.
- Ma si amano..- tentò lei.
- Tsk..lo trovo comunque un passo azzardato.- rispose con noncuranza.
- E Rin e Sesshomaru, invece? Come faranno?- chiese Sango.
- Trovo la loro una scelta molto più sensata e ponderata. In estate Rin raggiungerà Sesshomaru in Giappone e, se le cose andranno bene, terminato il liceo Sesshomaru verrà a studiare qui in America.-
Tutti si limitarono ad annuire, ognuno con le proprie idee su quale fosse stata la scelta più giusta tra quelle di Koga e Sesshomaru.
Auguratisi a vicenda la buonanotte ognuno si ritirò nella propria camera.
Kagome si stupì del fatto che Inuyasha quella sera non si fosse fermato a dormire con lei, come solitamente faceva.
 Nuovi dubbi presero a vorticarle in testa. Il filo dei suoi pensieri fu spezzato dal rumore della porta della sua camera che veniva aperta.  Sorpresa si voltò.
- Inuyasha..- bisbigliò
- Ti ho spaventata?- chiese inarcando un sopracciglio.
- E..ecco in verità mi hai sorpresa..- disse mentre il suo sguardo restava fermo sul petto nudo del ragazzo, a fissare gli addominali scolpiti.
- E perché?- chiese sorridendo malizioso, intuendo la direzione dello sguardo della ragazza.
- S..sei andato in camera tua e quindi..ecco, io pensavo volessi dormire da solo questa notte..-disse sollevando il volto a guardarlo quando lui cominciò ad avanzare in sua direzione.
- Era solo per reggere la “commedia” agli occhi dei signori Mine e per mettere qualcosa di più comodo..- disse riferendosi ai pantaloni di tuta che indossava.
- Capisco..- si limitò a rispondere mentre si voltava e riprendeva a porsi domande sul legame che la univa ad Inuyasha.
In un attimo il ragazzo le fu dietro, le circondò la vita con le braccia e prese a baciarle viziosamente il collo. Inconsapevolmente Kagome inarcò la testa, per consentirgli un più facile e profondo accesso.
- I..Inuyasha, che stai facendo?- chiese stupidamente, avendo già compreso le intenzioni del ragazzo.
- Ti voglio, Kagome..- le rispose con voce sensuale lui.
- Beh, io invece non lo so…- mentì lei
Inuyasha sorpreso dalle sue parole si staccò e la voltò per poterla fissare in volto. Lesse incertezza e qualcos’altro che non riuscì a spiegarsi nei suoi occhi, ma non riuscì a capirne il motivo.
- Kagome, sei arrabbiata? Ho fatto qualcosa che non dovevo?- chiese smarrito ed indeciso.
Kagome aprì le labbra pronta a dirgli quanto le sue parole riguardo Koga ed Ayame l’avessero indirettamente ferita, per spiegargli quanto la logorasse non sapere cosa lui provasse effettivamente per lei e quanto l’angosciasse la paura di poterlo perdere una volta tornati a casa, ma non fece nulla del genere. Quando incontrò i suoi occhi l’unica cosa che fu capace di dirgli fu:
- Ti voglio anche io, Inuyasha..-
Il ragazzo non se lo fece ripetere. Le circondò la vita e l’attirò più vicina a sé, fece poi incontrare le loro labbra in un bacio famelico e passionale.
Le stuzzicò il lobo dell'orecchio con i denti,  poi con la lingua, mentre pian piano la spingeva verso il letto, dove, gentilmente, la fece ricadere. La spogliò lentamente, fermandosi a baciare ed accarezzare ogni centimetro di pelle esposta.
 Quando le mani di lui salirono a sfiorare il seno, Kagome sentì la voglia di lui crescere. Affondò le mani nei suoi capelli, reclamando le sue labbra, mentre si abbandonava alle sensazioni estremamente piacevoli che le attraversavano il corpo.  
Il respiro di lui era dolce e caldo contro la sua pelle e quando si sentì calda e ormai sul punto di esplodere, invocò il suo nome.
- Inuyasha..Non ce la faccio più- lo pregò.
- Nemmeno io, Kagome..Non sai quanto ti voglio..- le disse.
Coprì poi nuovamente le labbra di lei e la penetrò con una spinta lieve.
- Dio, Kagome, non ne avrò mai abbastanza di te..- gemette lui mentre si muoveva lentamente dentro lei.
Le sue parole la accesero, una passione mai provata prima le si diffuse in tutto il corpo come un incendio. Si strinse di più a lui, chiedendogli con lenti ed erotici movimenti, di darle di più e di aumentare il ritmo. Inuyasha non si fece pregare. Aumentò l’intensità e la cadenza dei suoi movimenti.
 Kagome impazziva tra le sue braccia, non aveva mai provato prima una simile passione e quando era ormai prossima all’orgasmo, le parole le scivolarono dalle labbra prima ancora che lei potesse rendersene conto.
 - Ti Amo, Inuyasha..-
Inuyasha la sentì e si irrigidì per un momento,  ma poi, troppo impotente di fronte alle richieste del suo corpo, troppo prossimo a raggiungere l’agognato piacere, non si soffermò a riflettere sul significato delle parole da lei dette.
Quando entrambi raggiunsero, insieme, l’orgasmo, ricaddero l’uno sull’altra, esausti ma appagati. Soltanto quando i fremiti dei loro corpi si furono calmati e la lucidità tornata, Inuyasha si staccò da lei quel tanto che bastava per poterla guardare negli occhi.
 - K..Kagome, cos’è che hai detto prima?- chiese confuso ed esitante.
Kagome lo fissò per alcuni secondi..era ancora stretta tra le sue braccia e ancora tremante e sconvolta per l’intensità delle emozioni provate. Non avevano mai fatto l’amore in quel modo..così dolce, passionale, tenero e sconvolgente al tempo stesso. Le sembrò il momento più perfetto per dare voce ai propri sentimenti.
- Ti amo, Inuyasha..- ripeté convinta.
- K..Kagome, io..- cominciò lui in difficoltà.
La ragazza gli sorrise e gli poggiò un dito sulle labbra.
- Non dire nulla. Non pretendo che per te sia lo stesso..-
- Ascoltami, non pensare che io per te non provi nulla..- si affrettò a spiegare lui.
- Non è quello che penso..- chiarì lei.
- Insieme a te sto bene, sono felice e non voglio rinunciare a te. Tuttavia, io non so dirti se ciò che provo è amore..- le spiegò, sincero.
- Va bene così, Inuyasha. Per adesso mi basta sapere che tu non mi consideri un passatempo..-
- Non è così..- replicò serio e convinto.
Kagome sorrise. Per il momento si sarebbe accontentata di sapere che in un certo modo anche lei per Inuyasha era speciale, si sarebbe impegnata per far in modo che anche lui capisse di essere innamorato di lei.
Certo,  aveva sperato che anche lui ricambiasse in toto i suoi sentimenti, ma pur di averlo accanto, per il momento, era disposta ad accontentarsi di ciò che lui era disposto a darle.
 Si addormentarono così stretti e, più o meno, felici.
 
I quattro giorni che mancavano alla partenza passarono rapidamente tra preparativi, fotografie, promesse di mantenersi in contatto, lacrime e addii. La famiglia Mine al completo li accompagnò all’aeroporto e , come precedentemente aveva previsto, la signora Mine non smise per un momento di piangere. La voce all’altoparlante chiamò il loro volo e pregò i passeggeri di affrettarsi.
 - Allora ci siamo, è il momento di ripartire..- disse Miroku, rivolto agli americani.
- Mi raccomando, restate tutti uniti. Non vi allontanate e chiamate non appena sarete arrivati in Giappone.- raccomandò il Signor Mine.
 - Avanti, papà, non sono bambini. E tu, mamma, smettila di frignare..- esclamò scocciato Key.
Lui e Charlotte si affrettarono a salutare il gruppo, ma quando per il ragazzo arrivò il momento di salutare Kagome, la sorprese abbracciandola.
- Ti chiedo ancora scusa per il modo in cui mi sono comportato. Sappi però, Kagome, che non ti dimenticherò e che ci rivedremo.- annunciò, serio.
- E..ehm certo..- si limitò a rispondere lei troppo sorpresa dal suo gesto.
Inuyasha attirò Kagome a sé, strappandola,infastidito, dalla stretta dell’americano.
- Non hai ancora capito che devi tenere le tue manacce giù da lei?- ringhiò.
- Inuyasha, ti prego..- tentò di calmarlo lei.
Non voleva che quei due si prendessero a cazzotti anche pochi minuti prima di prendere l’aereo.
 - Se non ti spacco la faccia è solo perché so che non la rivedrai mai più..- lo minacciò.
- Questo è quello che credi tu..- sibilò Key, poi tornò a prestare attenzione a Kagome.
- Se ti stanchi di questo coglione il mio numero ce l’hai..-
La ragazza si limitò a sorridere ed annuire, mentre tratteneva Inuyasha per un braccio. Anche dopo l’imbarco il ragazzo non fece che lamentarsi, pentito, per non aver preso a cazzotti Key.
- Avanti, Inuyasha, il suo era solo un modo carino per salutarmi..- sostenne la moretta, tentando di calmarlo.
Ottenne l’effetto opposto.
- C..cosa? Ma non vedi che quello ti guarda come se fosse pronto a saltarti addosso da un momento all’altro? Dannazione, dovevo togliermi la soddisfazione di pestarlo per bene.-
Kagome sospirò.
 - Su, ormai non ha più importanza. Non lo rivedremo mai più.-
- Lo spero per lui. Altrimenti la prossima volta nessuno mi fermerà..-
- Non sei felice di ritornare a casa?- chiese tentando di cambiare discorso e calmarlo.
Questa volta il suo tentativo ebbe buon esito.
- Certo che lo sono. Ho voglia di rivedere la mia famiglia e i miei amici..-
- E io di guidare la mia moto..- si intromise Sota.
- A chi lo dici..finalmente potremo tornare a fare casino a scuola..- ghignò strafottente Kohaku.
Kagome, Sango e Sakura si guardarono e scossero la testa rassegnate.
- Oh, ci pensate che colpo farete venire alle ragazze quando torneremo?- esclamò Kohaku.
- E perché mai?- domandò Inuyasha.
- Ormai siete tutti fidanzati, sono l’unico rimasto single. Mi chiedo se non vi siate rammolliti un po’..- li provocò.
Le proteste e le urla di risposta furono immediate.
- E così gli Youkai stanno per tornare..- ghignò Koga stringendo Ayame.
- Chi sono gli Youkai?- chiese confusa la ragazza.
- Un gruppo di deficienti che girano in moto e si divertono a fare i bulletti- le spiegò annoiata Kagome.
- Ehi..- l’ammonì Inuyasha - Eh sì, ragazzi, siamo tornati e dovremo recuperare tutto il tempo perduto..- disse ghignando in modo sospetto.
Il suo sorriso e le sue parole non piacquero per nulla a Kagome che se ne restò in silenzio a rimuginare su quanto detto dal ragazzo. In un sol colpo tutte le sue incertezze tornarono a galla.
- Inuyasha..- lo chiamò esitante.
- Cosa c’è?-
- Cambierà qualcosa quando torneremo a casa?- chiese preoccupata.
Lui la fissò ed esitò per un attimo a rispondere.
- Che sciocca, non cambierà nulla..- le disse prima di voltarsi per rispondere ad una domanda postagli da Kohaku.
Kagome si sforzò di sorridere e di pensare positivo. Si ripeté più volte che tutto sarebbe andato bene e che nulla sarebbe cambiato, proprio come Inuyasha le aveva detto. Ma quel senso di inquietudine e ansia che avvertiva non vollero abbandonarla. 



NOTE DELL'AUTRICE: 
Salve :D
Innanzitutto ci tengo a ringraziare tutti voi che siete giunti fin qui ..grazie mille^^ Ormai manca solo un capitolo e poi la storia riprenderà da dove era stata interrotta mesi fa, ma diciamo che è proprio questo capitolo che segnerà il punto di svolta: il ritorno a casa. Kagome ha alla fine confessato i propri sentimenti, Inuyasha è invece più misurato e cauto con le parole..come pensate si evolverà la cosa?
Se vi va, sarei felicissima di conoscere il vostro parere. Ringrazio tutte le splendide ragazze che recensiscono, chi ha inserito la storia tra le seguite/ preferite/ ricordate e tutti i lettori silenziosi :)
Se vi va, unitevi al nostro pazzo gruppo. L'allegria e il divertimento sono assicurati.
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