Sola

di viperas
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Bisogna essere molto forti per amare la solitudine. (Pier Paolo Pasolini)
 
Odio sentirmi sola, la necessità di occupare i minuti, 
di far accorciare le ore, far passare i giorni…
Ora sono qui a scrivere, con il desiderio di poter semplicemente 
inserire un’emozione nel software del computer; la testiera andrebbe da sola, 
sollevandomi da un compito forse troppo difficile.
Eppure sono qui, a spremermi il cervello, cercando di colmare spazio con la musica,
 sperando che gli AC/DC possano dirmi qualcosa.
Eppure spetta a me il compito di infarcire questo spazio bianco di parole: 
di nuovo si presenta la necessità di riempire qualcosa…

Sembra si tratti solo di dire con parole mie ciò che qualcuno ha già detto, 
già pensato; proprio come a scuola. E questo mi spaventa, quando mai saremo autentici?




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