CASSANDRA
ERRORE
(110 parole)
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Apollo aveva occhi ridenti come fiamme, di diaspro e cornalina. I suoi sguardi sornioni facevano male: si insinuavano nelle pieghe dell'anima come artigli rapaci.
Nei suoi capelli color del grano, Cassandra immergeva deliziata le dita e si perdeva.
La pelle divina sapeva d'ambrosia ed emanava un calore febbricitante.
Apollo la sfiorava con le labbra seriche e la lingua umida e Cassandra avvertiva la stessa febbre aggredirle ogni nervo con violenza.
Estasi di amplessi proibiti: una mortale si univa ad un Dio, diventava il segreto altare del Dio, l'oracolo del Dio.
Poi venne il “No!”, la sacerdotessa si negò: fu il peggior errore di Cassandra.
La chiamarono perduta.
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Note dell'autrice
Questa raccolta di cinque drabble è stata scritta per il “Drabble contest” di Lelle10 indetto sul forum di EFP, con il pacchetto “Errori”, contenente i prompt: “Addio, Bugie, Errore, Rimpianto, Vendetta”.
Con queste cinque drabble il mio intento è ripercorrere alcuni momenti della vita di Cassandra, figlia di Priamo ed Ecuba, la veggente che Apollo maledisse a non essere mai creduta. E' una delle mie figure epiche preferite, devo ammettere, e renderle giustizia non è facile, sopratutto con componimenti così brevi. Però ho voluto mettermi alla prova e, beh, speriamo bene!
L'immagine con cui ho realizzato (tentato! XD) il banner è il quadro “Appollo e Leucotoe” di Boizot.
Anche se non si tratta di una rappresentazione di Cassandra, mi sembrava comunque adatta al leit motiv della drabble. In realtà ho cercato per tutti i banner dei dipinti, mi piaceva l'idea di creare dei banner (bruttini, ma faccio quel che posso u.u) con dei quadri più o meno famosi.
Cassandra ripensa ad Apollo, alla loro relazione, al dono della veggenza e al suo rifiuto per il Dio che, poi, le è costato carissimo: il suo più grave errore che ha cambiato per sempre la sua vita e l'ha destinata a non essere mai creduta.
Melian |