La Donna con la corona

di Scarlett Rose
(/viewuser.php?uid=133585)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Negli scacchi l'accumulazione di piccoli vantaggi porta ad una supremazia considerevole.
(W. Steinitz)

 

 

 


“Non puoi muovere il Cavallo in quella direzione.”

“Perchè no?” sbotta lei piagnucolosa, come la bambina che si sente diventare ogni volta che parla con sua sorella maggiore.

“Perchè ci sono delle regole che vanno rispettate.” spiega pazientemente la donna per milionesima volta, senza nessuna traccia di irritazione nella voce morbida.

“Le regole non mi piacciono, lo sai, Lilith.”

“Alcune sono importanti, tesoro. Prendi quel Cavallo,” dice, indicandole il pezzo fermo sulla scacchiera in attesa del suo destino “se lo guidi della giusta direzione puoi mangiarmi la Torre. Ma per riuscirci devi sempre avere presente come si muove. In parole povere, se vuoi vincere devi rispettare le regole.” aggiunge con una risata leggera.

“Stupido Cavallo! Per fortuna che in questo gioco noioso e idiota c'è la Donna*.” esclama Seth con improvvisa vivacità afferrando tra le lunghe dita dalle pelle alabastrina la sua Donna nera. Lilith fissa la propria – la bianca, ovviamente, come sempre. A sua sorella il colore nero non piace in nessuna accezione. - e reclina il capo pensierosa, mentre Seth la incalza trionfante “Niente regole, per la Donna. Si muove come vuole e non ha bisogno che nessuno le guardi le spalle.”

“Sicura? Non credi che ogni singolo pezzo sia importante per vincere la partita? Se la tua si trovasse a fronteggiare da sola tutta la scacchiera, con l'arduo compito di salvare il Re senza aiuti, come pensi si sentirebbe?”.

***

Stanca.”

“Come, prego, Maestà?”.

Seth si stropiccia gli occhi – si è appisolata di nuovo guardando Mirka e Baibars giocare a scacchi - e ricambia l'occhiata del giudice scrollando le spalle “Nulla, non Vi preoccupate. Stavo solo...” ricordando “sognando. E, mio caro Baibars,” aggiunge gettando un'occhiata alla scacchiera “non lasciate che la duchessa vi mangi troppi pezzi.”.

 

 


 


*La Donna viene a volte chiamata anche Regina.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2844314