Così vigilia di Natale a Tokyo e
Ai Haibara, la giovane scienziatina, si era alzata presto quella mattina. Il motivo? Era la vigilia di Natale e i giovani detective si sarebbero scambiati i loro regali, ma li avrebbero aperti solo la mattina dopo. Si sarebbero trovati davanti alla scuola. Ai era persa nei suoi pensieri, quando il dottor Agasa scese le scale. -Buongiorno Ai! Come mai già sveglia?-
-Buongiorno dottore, come sta?-
-Molto bene grazie. Sei contenta? Oggi è la vigilia, lo sai. Ho già preso il tuo regalo e...-
-Grazie dottore, ma vorrei riceverlo solo domani, lo aprirò con quelli dei giovani detective-
-Ah giusto, oggi dovete scambiarvi i regali! E dimmi, cosa hai preso ai ragazzi?-
- È no dottore, lo scoprirete anche voi domani, quando verranno qui ad aprirli-
-Va bene, va bene...-
Detto questo il dottore uscì e la scienziatina rimase da sola. "Spero che Shinichi apprezzi il mio regalo..."
Intanto, all'agenzia investigativa Mouri...
-Conan sveglia! Ti sei dimenticato che oggi devi andare dai tuoi amici?-
Non se ne era affatto dimenticato, anzi. Era rimasto sveglio tutta la notte per pensare al regalo giusto da regalare ad Haibara, e non lo aveva ancora trovato.
-Arrivo!-
Per fortuna il grande detective aveva un piano. Sarebbe rimasto a casa Agasa tutto io giorno, così avrebbe avuto una buona scusa per non dare subito il regalo ad Haibara.
Davanti alla scuola elementare Teitan...
-Ma dov'è Conan?!- Ayumi era in pensiero. Perché Conan era in ritardo?
-Tranquilla Ayumi, arriverà. Lo sai che è sempre in ritardo. Infatti, neanche finire la frase che...
-Eccomi!! Scusate il ritardo-
Conan aveva il fiatone.
-Finalmente, ti stavamo aspettando- Genta e Mitsuyco erano tesissimi: il loro regalo sarebbe piaciuto ad Ayumi?
Così si scambiarono i regali, ma Conan non aveva quello per Ai.
-Conan, e io regalo di Ai?- Ayumi era preoccupata per la sua migliore amica. Perché Conan non aveva portato un regalo anche a lei?
-Beh...ecco....io.....-
-Tranquilla Ayumi, Conan deve venire da me per fare i compiti, quindi i regali ce li scambieremo dopo- Ai era sicura di quello, visto che il suo regalo doveva darglielo in privato.
-Esatto. Beh, ora si è fatto tardi, andiamo Haibara?-
-Sì certo-
Così i due si separarono dal gruppetto e andarono verso la casa del dottore.
-Grazie, mi hai salvato. Comunque il regalo per te lo ho davvero-
-Niente, ma anche io ci tenevo a darti il mio in privato-
-E posso chiedere di cosa si tratta?- Conan era sempre più sorpreso.
-E no Kudo, lo scoprirai a tempo debito-
Cosi arrivarono a casa Agasa.
-Ciao Shinichi, come mai qui?-
-Ho accompagnato Haibara a casa, tutto qui-
Alla fine i due fecero davvero i compiti assegnati a loro per le vacanze.
-A volte essere dei bambini è davvero dura, insomma,.questi compiti sono facilissimi!-
-Smettila di lamentarti Kudo e finiamo in fretta-
Come al solito ogni suo tentativo di parlare era stato inutile.
Verso le tre avevano finito tutti i compiti.
-Kudo, non vai a festeggiare la vigilia con la tua Ran?-
-No, lei è andata da Sonoko e Kogoro è andato al bar a festeggiare, è anche per questo che ho deciso di venire qui-
-Shinichi, vuoi restare qui a dormire?-
-Molto volentieri grazie. Chiamo Ran e glielo dico-
Casa Agasa, 12.00
-Senti Shinichi è ora di darti il tuo regalo-
Conan era molto curioso.Chissà cosa le aveva regalato.
-Tieni-
Era un pacchetto molto piccolo, chiuso con un nastro.
Lo aprì. Era una piccola pillola, simile ad una caramella.
-È..- Conan era sorpreso.
-No, non è definitivo. Così potrai tornare la lei, almeno per Natale-
-Haibara non so cosa dire, grazie-
Anche se non era definitivo, la scienziatina doveva aver lavorato molto per fargli quel piccolo regalo.
-Non è niente, te lo dovevo-
In quel momento Conan si sentiva davvero uno stupido. Lei aveva fatto così tanto per lui, e lui non le aveva preso neanche in piccolo regalo.
-Beh, se questo è tutto, vado a dormire- Haibara era davvero triste, ma non voleva darlo a vedere, soprattutto non di fronte a lui.
-Ai aspetta-
Ai era stupita. Non si erano mai chiamati per nome.
-Cosa c'è?-
Lui si era avvicinato e, senza nessun preavviso, le aveva dato un bacio. Un dolce, piccolo bacio, ma che per loro significava molto.
-Buon Natale, Shiho- |