OSCRISSCOLFERTLOS4
Beautiful Creature
I respiri affannati, i sensuali lamenti di piacere che
tremavano tra le labbra di entrambi e poi gli sguardi, le carezze, i baci
piccanti, erotici ed indimenticabili….
Chris sedeva sulla sua poltrona preferita accanto alla
finestra di camera sua; gli occhiali che portava da più di un’ora avevano
iniziato a lasciargli quell’orribile e fastidioso segno rosso sul setto nasale e
così, con una smorfia, tolse quell’aggeggio fastidioso e si massaggiò il naso chiudendo
gli occhi.
Non poteva di certo dimenticare ciò che era successo la sera
prima con Darren.
E come poteva.
Non era di certo la prima volta che facevano l’amore, ma
quella notte c’era stato qualcosa in
più. Quel qualcosa che li aveva portati a stare insieme per tutto il tempo,
cosa che solitamente non facevano.
Si rimise gli occhiali dopo averli puliti un po’ e si
accoccolò ancora di più su quella soffice poltrona, portando le ginocchia al
petto e posizionandosi in una sorta di abbraccio, sorridendo estasiato dai
meravigliosi ricordi di quello che aveva passato la sera precedente.
Chiuse gli occhi inspirando a fondo, e con un brivido gli
sembrò di inalare ancora una volta il delizioso profumo di vaniglia che il suo
compagno aveva addosso.
Rise delicatamente a quel ricordo e si carezzò un braccio,
come per simulare le abili mani che l’avevano fatto sentire unico per tutta la
sera, mostrandogli il virtuoso sentiero dell’amore.
Aprì gli occhi immerso ancora in quella piacevole sensazione
di dispersione, ma una dispersione positiva, come si perde un bambino in un
enorme negozio di dolciumi.
La sua bocca, le sue labbra, avevano pian piano smaltito il
rossore ed il gonfiore dei baci nel corso della notte, fino a quando la flebile
luce dell’alba non l’aveva gradevolmente svegliato.
Si passò una mano adagio sulla bocca, cercando di
risvegliare in sé il ricordo dell’incantevole sapore della pelle del moretto e
morendo dalla voglia di assaggiarne ancora un po’, giusto per memorizzare in
mente quello che era un minuscolo dettaglio dell’esperienza precedente.
E quando Darren sussurrava il suo nome mentre mordicchiava
con una certa destrezza il suo collo, oh, quella si che era un’altra cosa da
ricordare.
Chris si sistemò meglio su dove era adagiato e sospirò.
Il suo sguardo vagò per la stanza quasi priva di luce, se
non fosse per il debole spiraglio rosato che irrompeva dalle fessure della
finestra.
Continuò a viaggiare nell’oscurità con occhi ben aperti e si
soffermò sui vari vestiti sparsi qua e là per il pavimento.
Certo, quella parte la ricordava senza dubbio.
C’era la porta della stanza che si spalancava con un tonfo,
Darren che lo baciava con foga, i vestiti lanciati a caso in ogni angolo della
camera…
Poi Chris che lo gettava sul letto sorridendo, ed ecco il
fermo immagine di loro due che si dimostravano amore a suon di gemiti.
Avvicinò la mano alle sue labbra e si morse la punta del
pollice sorridendo.
Proseguì nella sua attenta ispezione finché gli occhi non si
concentrarono su una buffa montagna di coperte ad un lato del letto.
Chris sorrise divertito mordendosi un labbro.
Eccola lì la causa dei suoi ricordi, sotterrata tra due
strati di coperte.
Ad un certo punto la montagnetta si mosse appena e le
coperte furono scaraventate dalla parte opposta del letto,mostrando così una
sagoma accovacciata a pancia in giù.
Darren aveva i capelli che sembravano impazziti, con i ricci
poggianti sul morbido e grande cuscino sotto la sua testa.
Chris fece ancora un sorriso …Come si poteva resistere ad
una stramba creatura come quella?
Si alzò lievemente dalla poltrona facendo attenzione, ed
accovacciandosi poi vicino al corpo spoglio del moro.
Questo non si mosse, e così Chris ne approfittò per
scaricare la sua malizia abbassando appena un po’ il lenzuolo che copriva i
suoi glutei rosei.
Si morse il labbro inferiore nell’intento di non svegliarlo
e tirò un leggero sospiro di sollievo quando i muscoli ben evidenti di Darren
rimasero immobili.
Con il dorso della mano andò a sfiorare la morbida pelle di
una natica, intraprendendo un leggero massaggio formando dei piccoli cerchi.
L’altro attore non si mosse e così lui proseguì nella sua
dolce opera di vezzeggiamento.
Poi un’improvvisa idea poco casta gli balzò nella mente: si
avvicinò col viso sulla pelle del moro e la tappezzò di minuscoli ed innocenti
baci, tracciando in questo modo un lungo percorso che iniziava dalla nuca fino
ad arrivare al bordo del fondoschiena.
Aveva sempre avuto una leggerezza naturale nei gesti, e di
certo gli fu utile in quel momento, poiché Darren non batté ciglio.
Dopo aver giocherellato un po’ con i suoi capelli
disordinati, ritornò indietro verso la poltrona.
Si rannicchiò in posizione fetale, nel frattempo che
ammirava la schiena spoglia del moro che si sollevava dolcemente e poi si
riabbassava indisturbata.
Le sue carnose labbra erano semichiuse, ed al solo pensiero
che Chris aveva avuto l’onore di baciarle quasi ininterrottamente quella notte,
lo faceva sentire fortunato, e forse anche protetto
in un certo senso.
Perché quando trovi un posto speciale nelle labbra di
qualcun altro, non vorresti lasciarle mai più.
Quella mattina non si era alzato prestissimo solo per
contemplare interessato il suo bellissimo ragazzo che dormiva come un cucciolo
di ghiro, bensì doveva trovare assolutamente un nuovo personaggio per il suo
quarto libro di “La Terra Delle Storie”.
Aveva poco tempo e la sua mente ancora non aveva scovato
nessun’idea passabile per continuare a scrivere la storia. E non aveva neanche
un titolo.
Era quasi stufo di dover ricorrere alla maggior parte delle
classiche fiabe per bambini.
Ci voleva qualcosa di nuovo, e brillante.
Alzò lo sguardo posato su Darren, e lo diresse verso la
scrivania vicino alla porta.
Sbuffò.
Ad attenderlo lì c’era un pc portatile con un file aperto ma
con ancora neanche una parola scritta sopra, affiancato da una penna nera ed
una lampada.
Strinse le labbra dando un’ultima fugace occhiata al
riccetto dormiente e solo a quel punto gli venne un’insolita idea.
Con lentezza si alzò dalla poltrona stringendo i denti e condannandola
per l’inaspettato scricchiolio che fece.
Non voleva di certo svegliare quella piccola creatura sotto
le coperte.
Silenzioso da far paura, intraprese una leggera corsetta a
piedi nudi sul fresco parquet della stanza, rendendosi conto solo allora che
era praticamente nudo.
Si guardò con una leggera risatina ed alzò le spalle.
Si diceva che scrivere
è come spogliarsi davanti a qualcuno, quindi tanto valeva che lui avesse
già fatto un passo avanti.
Meglio essere
preparati, no?
Raggiunse la sua scrivania con abilità ed afferrò il
portatile, la penna e la lampada, trasportandole poi al tavolinetto accanto alla
finestra.
Era certo che avrebbe scritto più piacevolmente.
Dopo essere affondato
di nuovo sulla comoda poltrona ed aver sistemato tutto sul tavolo, si
sistemò gli occhiali con un movimento del naso e si mise la penna in bocca: lo
aiutava a concentrarsi.
Un amorevole lamento si udì nel quieto silenzio nella stanza,
il quale fece voltare Chris, facendogli notare che Darren aveva appena cambiato
posizione: ora si vedevano chiaramente le spalle e tutta la parte posteriore
del corpo, aggiunta dalla solita massa di ricci che non smetteva mai di
strappargli una risatina.
Con piacevole sorpresa, il biondo constatò anche che dal
sinuoso lenzuolo rimasto sul suo corpo faceva capolino un’ondosa natica rosea,
lasciando nascosta l’altra.
Chris si bagnò le labbra con la lingua a quella vista così
invitante…Ma sapeva che quello non era il momento di tirar fuori la sua
irrefrenabile brama erotica, e quindi voltò il capo puntando la sua completa
attenzione sullo schermo del pc.
Scorse il file vuoto, intrepido di essere scritto, così
soffiò appena sulla tastiera per scacciare i quasi invisibili grumoli di
sporcizia che la ricoprivano.
Poi osservò nuovamente la sensuale sagoma distesa sul letto
e prese un foglio bianco da un cassetto del tavolino con un blocco per appunti.
Si raggomitolò agiatamente sulla poltrona ed iniziò a
tracciare delle linee imprecise sul foglio.
La sua nuova creatura
del libro, si sarebbe ispirata completamente al suo ragazzo.
I suoi occhi tracciavano sempre lo stesso percorso: Darren,
foglio. Darren, foglio.
Ogni tanto la sua bocca si apriva e la lingua bagnava la
bocca, come segno di una lunga concentrazione.
Chris si chiedeva come aveva fatto a non pensarci prima nel
creare il nuovo personaggio prendendo ispirazione dal suo amato riccetto
dormiente.
In pochi minuti venne fuori uno schizzo di segni neri, o
meglio uno schizzo del ritratto di Darren che dormiva pacioso.
Dio, se era sexy anche quando dormiva.
Storse la testa da un lato mordicchiando il tappo della
penna che impugnava e scrutando il suo lavoro: niente male.
Si sentiva nei panni di Leonardo di Caprio in Titanic, intento a ritrarre la sua donna
su un pezzo di carta dopo averci amoreggiato, mentre lei era distesa su una
poltroncina, completamente nuda.
Il disegno non era perfetto, e di certo lui non stava
ammirando il corpo totalmente spoglio di Darren per colpa delle coperte, anche
se ammise tra sé e sé che non gli sarebbe per niente dispiaciuto una cosa del
genere…
No. Stava scrivendo un libro per bambini, non per
sessantenni con strane voglie sessuali.
Il disegno ritraeva l’intero corpo del moro nelle sue curve
più erotiche; Chris aveva sottolineato con l’inchiostro il poderoso
fondoschiena che spuntava tra le lenzuola, andando ad annerirlo il più
possibile…
Ovviamente aveva fatto quel ritratto solo per farsi un’idea di
come sarebbe apparso quel bizzarro personaggio sulla copertina del suo nuovo
libro una volta trasformatolo in una creatura delle fiabe.
Ed avrebbe tolto la natica scoperta. Ovviamente.
Ora bastava solo aggiungergli dei piccoli particolari: magari
due brevi corna, degli zoccoli e della morbida peluria sul petto, perché no…Simile
ad un centauro.
Magari lo avrebbe fatto vivere in una specie di grotta o in
un posto segreto nel bel mezzo della Terra delle Storie…
Non aveva idea che nome aggiudicargli o quale ruolo
assegnargli nel corso della storia, ma l’unica cosa che lo rassicurava era il
fatto di aver trovato un individuo alquanto insolito e divertente.
Tutto questo grazie al suo ragazzo dalle mille sfaccettature.
Posando il foglio disegnato sul tavolo, s’immaginò la faccia
di Darren quando sarebbe venuto a conoscenza che il suo ragazzo l’aveva letteralmente
sfruttato per realizzare un
personaggio fantastico nella meravigliosa Terra delle Storie…
O forse non glielo avrebbe mai detto.
Chissà.
Probabilmente l’avrebbe scoperto da solo. Sarebbe stato
divertente.
Diede un fugace sguardo al foglio scarabocchiato e sorrise
soddisfatto della sua opera.
Intanto il moretto accennò un piccolo sbadiglio e poi si
risistemò teneramente sul cuscino, ignaro di tutto ciò che la fantasiosa mente
del biondino stava contemplando.
Chris lo guardò e sorrise, poi si avvicinò al tavolinetto e
cominciò a scrivere sorridente sulla prima pagina bianca del file,picchiettando
veloce sulla tastiera:
The Land of Stories
(A Beautiful Creature)
By Chris Colfer
Manuscript
10/06/14
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