acqua e morte

di SCA
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Erano le undici di sera e, come sempre al Campo, ognuno era nella propria casa, compreso me. Ero sdraiato sul mio letto leggendo “Il prossimo sarai tu”, un libro che mi stava tenendo sulle spine da giorni, quando sentii un rumore proveniente dalla finestra. Era dell'acqua, come se piovesse. Il che era assurdo visto che nel campo non poteva piovere. Un pensiero mi entrò in testa: Che i confini si fossero indeboliti nuovamente? Nah, Crono e Gea erano stati sconfitti e nessun mostro qualunque poteva recare un danno così.

Allora la spiegazione era solo una. Quello stupido di Percy stava giocando con l'acqua. Mi affacciai alla finestra e o vidi richiamare la finta pioggia.

-Che diavolo vuoi, Percy?-Dissi scocciato.

-Devo parlarti, aprimi-

Lo aprii, era vestito con la solita maglietta arancione del Campo e bermuda stile “spiaggia”. Era così bello ma così impossibile.

Ci sedemmo sul mio letto.

-Non dovresti andare in giro a quest'ora, se il sign...-Mi tappò la bocca.

-Io e Annabeth ci siamo lasciati.-Disse tranquillo.

-E me lo dici così?!-

-Come dovevo dirtelo? In arabo? Non so parlare arabo-

-No, cioè...Non me lo sarei mai aspettato-Assunsi la faccia più dispiaciuta possibile anche se in realtà ero felicissimo. Eppure lui non sembrava molto turbato.

-Mi dispiace-Mentii.

In quel momento una strana idea mi frullò per la testa: E se mi fossi dichiarato? Tanto non avevo più nulla da perdere e soprattutto se avessi aspettato magari si sarebbe già trovato una nuova ragazza.

-Sono gay.-Dissi di scatto.-E sono innamorato di te, Percy.

-Non sono sicuro...Non sono sicuro di voler essere più tuo amico.-

Ero sul punto di mettermi a piangere. Mi alzai per aprire la porta e farlo andare, ma lui mi afferrò per la mano.

-Voglio essere il tuo ragazzo-Disse prima di tirarmi giù e baciarmi.

Fu come se all'improvviso tutti i miei pensieri svanissero per lasciar spazio ad una sola parola: Percy.

Percy passò la notte con me, nel mio stesso letto. Non vi racconto nulla di cosa successe, lascio a voi l'immaginazione. Riassumerò il tutto con una semplice ma efficace parola: WOW.





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