Come un veleno
Non posso evitare la
tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore
Però
posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
[Jorges Luis Borges]
“Per lui provi un amore totalizzante che ti avvelena ogni
giorno di più, quando la parte razionale di te sa di doverlo
odiare.”
La guerra è finita e non ha lasciato nulla, se non la
consapevolezza che i cocci non potranno essere riattaccati come credevi.
Kakashi ti guarda di sfuggita, seduto sul suo letto d'ospedale, mentre
tu – fisicamente guarita ma moralmente distrutta –
posi dei fiori sul comodino davanti a te.
Ha ragione; glielo vorresti dire, ma tenere gli occhi bassi, piantati
sul pavimento, è l'unica cosa che ti riesce in quel momento.
Sasuke non tornerà a Konoha, non l'attaccherà
più.
Non tornerà
più.
“Quest’amore totalizzante non è servito
a niente,” ti ritrovi infine a rispondere, sedendoti accanto
al tuo maestro con uno slancio inaspettato; il materasso si abbassa
sotto il tuo peso, dandoti la sensazione di sprofondare maggiormente in
una delusione soffocante.
È
così amara, la realtà.
“Quest’amore totalizzante non può
nemmeno trasformarsi in odio, perché non ci
riesce.”
Lo sconforto, così radicato in te da cancellare persino la
gioia per la guerra vinta e una pace in attesa di essere vissuta,
è così doloroso che Kakashi leva una mano e ti
accarezza il capo, accogliendo le tue parole in silenzio.
Ti senti svuotata, persino distrutta, ma quando percepisci il calore
delle dita del tuo maestro fra i capelli, non puoi fare a meno di
pensare a quante volte quel semplicissimo gesto ti è stato
d’aiuto, a quanto il calore di una delle persone
più importanti della tua vita abbia rasserenato il tuo animo.
Chiudi gli occhi.
“Questo amore è come un veleno,”
sussurri, “forse mi basterà trovare un
antidoto.”
Malinconica, spalanchi lentamente le palpebre e sollevi il viso verso
Kakashi; lui ti studia per una frazione di secondo, poi si apre in un
sorriso – le labbra piegate verso l’alto
s’intravedono sottilmente attraverso la stoffa che le copre,
celandole, eppure sembra quasi di poterle vedere davvero, quelle
labbra.
E a te, improvvisamente, viene voglia di sorridere.
“Grazie, maestro Kakashi.”
[Partecipa alla
challenge La sfida dei 200 prompt indetta da msp17 | Prompt 3 (bonus):
'Veleno']
Note
dell'autrice
Posto
rapidamente questa cosetta, scritta di getto mentre valutavo le storie
di un contest (della serie: 'Farsi venire l'ispirazione nei momenti
meno opportuni') e... bon. Accenno SasuSaku, con forse - FORSE - un
accenno invisibile di KakaSaku - li SHIPPO, sì! - che potete
prendere come sola amicizia in questa flashfic o comunque come un
rapporto affettuoso fra maestro e allieva (e poi andiamo, nel manga
Kakashi è sempre dolcissimo con Sakura - o quasi). Come
sempre, non scrivendo mai di Kakashi e Sakura, temo l'OOC, ma a 'sto
giro niente avviso che non ci sta fra le indicazioni. E poi magari non
sono così tanto OOC *povera illusa*. Piccolo regalino per
Marica, un po' perché a questo giro la musa è
stata lei, un po' perché sono in ritardo e non ho finito il
suo regalo di compleanno *fugge*.
Bene, credo di aver detto tutto. Grazie a chiunque leggerà
questa cosetta!
Un bacione,
Mokochan
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