Forse nessuno conosce il valore di un secondo.
Per i saggi, un secondo non è altro una parte di un minuto, che a sua volta fa parte di un ora, che fa parte di un giorno. è importante, certo, quasi quanto una foglia che cade dal ramo di un albero d'autunno.
Per i bambini, un secondo è il tempo che impiega un aquilone a spiccare il volo. è importante, certo, ma cos'è in confronto alla gioia di vedere tornare il padre dopo una guerra, abbracciarlo e rendersi conto che è di nuovo lì con te?
Per i soldati, un secondo è quello che separa loro dalla riuscita dalla missione. è importante, certo, ma mai quanto le ore che passerai con la tua famiglia finito lo scontro.
Ma cosa può cambiare in un secondo?
In un secondo, i saggi potrebbero smettere di pensare, e i secondi diventano minuti, che diventano ore, che diventano giorni.
In un secondo, i bambini smetterebbero di giocare, perchè le armi sono troppo pesanti per riuscire a tenere in mano anche un aquilone.
In un secondo, i soldati comincerebbero a combattere, e allora capiscono che quel momento tanto atteso probabilmente è poco più di una bella storia con un bel finale, come quelle che raccontavano alla sera ai loro bambini prima di andare a dormire.
Ma per un condottiero, che valore ha un secondo?
Potrebbe alzare la spada e dichiarare guerra, distruggendo o sé tesso o i suoi nemici, massacrando innocenti e assumere il ruolo che gli spetta di diritto.
Oppure potrebbe ritirasi e cominciare a vagare da Ramingo come faceva un tempo.
O ancora potrebbe chiedere una pace momentanea, ben sapendo che presto il Nemico attaccherà di nuovo.
"Sì, un secondo vale." pensa Aragorn. Solleva la spada e carica a cavallo per le pianure del Pelennor contro gli orchetti che assediano Gondor
"Vale una vita da re!" |