Rinnovarsi

di Claa
(/viewuser.php?uid=72800)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Ciao a tutti! Mi sono accorta (con orrore) che quasi nessuna storia è stata dedicata a questa squisita coppietta, così mi sono messa d'impegno per porre (un po') rimedio. Mi auguro possa occupare piacevolmente qualche vostro minuto, e a presto!



 
Rinnovarsi
 


Ferma come un manichino, Jenny osservò la schiena di Vastra allontanarsi verso la cornice della porta del salotto. Il sole pioveva sui vetri, l'aria era tersa, ma il cuore di Jenny stava affondando. Avevano avuto un dissapore, una cosa da niente, come sempre, ma in quell'ultimo mese ne avevano collezionate fin troppe, di cose da niente. Jenny non c'era abituata, e non voleva abituarsi. Non si dovrebbe litigare nelle giornate soleggiate, pensò. E se per caso - per riflesso - i suoi occhi si posavano - si gettavano - su lei che si allontanava, un triste presagio arrivava a stringerle la gola. D'un tratto, si domandò sbalordita perché fino ad allora avesse solo osservato.
Mosse un piede timidamente, ma il suo corpo era già proiettato in avanti e in uno slancio fu dietro Vastra; sollevò la mano e la chiuse sul suo polso, con forza e gentilezza.
La Siluriana si voltò e incrociò gli specchi scuri degli occhi di Jenny, in cui innumerevoli volte aveva trovato conforto, o rimprovero - stavolta rimprovero.
"Credevo sapesse che il miglior momento per restare è quando si sta per andare via."
Le sopracciglia di Vastra si inarcarono.
Nell'attesa, sotto lo sguardo fisso della compagna, Jenny perse la tensione iniziale dello slancio e in compenso guadagnò un pizzico di disagio, ma non lasciò il polso.
Infine, Vastra sorrise materna e quieta come quel pomeriggio. Per Jenny non c'era niente di meglio nell'universo, e pensò che se non avesse continuato a rinnovarsi con lei, la fine delle cose l'avrebbe uccisa.
Vastra disse: "Se fossimo state in uno dei tuoi amati romanzi, sarebbe stata una scena avvincente. Su, dove vai? vieni qui", e nel salotto soleggiato la baciò.






Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2855313