giorni d'inferno - Forgive me for not telling you of hell

di Lady_Whytwornian
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- Voi!... disse l’ufficiale a cavallo.
Il silenzio che era calato tra i due venne interrotto dal rumore degli zoccoli di un cavallo e dalle voci dei bambini che uscirono di corsa da casa.
- Mamma! Mamma!
Elbereth scese da cavallo, raccolse le redini e si avvicinò ai due uomini tenendo per mano i due figli.
- Vi avevo detto di restare in casa! – disse William.
Elbereth guardò l’ufficiale a cavallo.
- Colonnello. Anzi. No, Generale Martin. Congratulazioni. Cosa vi porta da queste parti?
- Stiamo seguendo le tracce di alcuni disertori e abbiamo notato la vostra casa. Ci chiedevamo…
Elbereth alzò un sopracciglio, poi giocherellò con il suo anello, non aveva mai perso quest’abitudine.
- Questa non è più la nostra guerra. L’abbiamo già combattuta. Anni fa…
I bambini andarono verso il padre, curiosi di vedere chi fosse quell’uomo arrivato.
Benjamin scese da cavallo e si tolse il cappello. Si avvicinò a William e guardò i bambini.
Si inginocchiò e chiese alla bambina che era abbracciata alla gamba del padre: - Che bella bimba che sei. Come ti chiami?
- Si chiama Anna. – rispose Tavington.
- Anna. Che bel nome.
- Grazie, signore. – rispose una voce angelica.
- E tu giovanotto?
William chiuse un attimo gli occhi, poi con un filo di voce disse: - Thomas – deglutì - …L’ho …voluto chiamare Thomas.
Martin si alzò in piedi e fissò il suo vecchio nemico.
- Thomas…- Annuì.
- Papà! Cosa sta succedendo? – chiese con voce tremante la piccola Anna.
- Niente tesoro. Niente.
- Ma allora perché piangi?
William chiuse gli occhi poi disse – Thomas, prendi tua sorella e va da tua madre.
- No papà. No! – urlò Anna stringendosi ancora di più alla gamba del padre – Io non ti lascio.
- Ti prego tesoro mio. Fa come dice papà. Io devo… . Poi si rivolse a Benjamin: - Una cosa sola – continuò William – non davanti ai miei figli. Non vi chiedo altro.
Benjamin si rimise il cappello e prima di rimontare in sella, si girò: - Colonnello Tavington. Ve l’ho già detto una volta e adesso ve lo ripeto: io non sono come voi.
Tornò verso i cavalieri che erano rimasti poco più indietro. – Colonna! Avanti!
E come erano arrivati così se ne andarono via. E con loro, i suoi giorni d’inferno.
 




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