Scritti di particolare follia

di edoardodamico1896
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La parte migliore di me rimane un mistero. Indago da anni sulla causa che ha scatenato tutta la mia irrazionalità esagerata e ho trovato le risposte in alcuni avvenimenti caratterizzanti che segnano e restano impressi splendidamente nel mio animo.
Il mio cuore continua come ad allora ad essere diviso tra illusione e realtà.

Il mio cervello continua a sciluppare idee, a creare, a proiettarmi in alcune realtà parallele che solo io conosco e di cui sono solo io il padrone.

Nel mio mondo tutto è perfetto e tutto è sbagliato.

Ogni cosa viene creata da me ma non tutto combacia con la mia vera essenza.

Indago ancora sulla mia esistenza ma in modo flebile, mettendo da parte tutte quelle domande impossibili per dare spazio ad una sola verità: che io come tutti sono folle.

Questa follia rimane in me e viene fuori come asocialità o isolamento, ma non sempre rimango nel mio guscio.

Parecchie volte riesco ad usurpare il ruolo di alcuni nella forma di società in cui vivo. Ogni aggregazione che frequento ha un capobranco o ,se non ne ha uno, tutti cercano di diventarlo.

Odio rileggere ogni mio scritto perchè viene formato così, senza ragione.

Difatti è così che la mia follia si manifesta: attraverso la mia irrazionalità.

L'esplosione continua avviene proprio nel mio cervello che sembra sempre riformare certi arnesi esplosivi.

Tutto mi sembra sbagliato e tutto mi sembra giusto, a seconda del momento che vivo.

Se vivessi da solo farei tutto il contrario che etica e società vuole.

Ovviamente non parlo di azioni illecite o illegali come omicidi o altro ma parlo proprio di azioni contro la società come omicidi o furti.

Qualsiasi azione esterna conforme alla società mi rende nuovamente inerme e ipnotizzato da tutto, ma non voglio criticare niente che riguarda società in generale.

Scrivo per documentare e per scrivermi, per trasferirmi in queste pagine cosicchè chi si ritrova nella mia situazione possa capire di non essere solo.

Spero di appasionare e di non suscitare commovenza alcuna.





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