Hairspray and blusher, eyelash curlers, eye-shadow palettes the size of tea-trays di charlotterocher (/viewuser.php?uid=151581)
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Disclaimer: I
fatti raccontati in questa storia non sono mai avvenuti. I
personaggi fanno parte dei One Direction, ma io non li possiedo
nè conosco. Non guadagno niente da tutto ciò.
A/N: Avevo promesso un sequel a How you feel inside, and it reflects in your eyes, ma,
mi dispiace, non riesco a completarlo. Questa storia doveva raccontare
il momento in cui Zayn incontra per la prima volta Louis, ma si
interrompe un bel po' prima purtroppo. Ci tenevo molto, a questa OS e a
questo verse in generale, ma, come si dice, my heart is not in it anymore
perchè sono cambiate tante cose nella RL. Clio!Zayn
resterà sempre nel mio cuore però. Grazie a tutti coloro
che vorranno leggere e recensire. x
La storia è parte di una serie: Lipstick shades' stains all over your hand - Clio!Zayn che ha una sua tag su Tumblr: Lipstick shades' stains all over your hands .
Per chi non fosse familiare con le altre parti e non avesse voglia di
leggerle (BOOOO!) vi basti sapere che Zayn non ha fatto il provino per
X Factor e ha deciso invece di frequentare una scuola di make up e che
diventerà in futuro un makeup guru su Youtube come Cliomakeup,
oltre a stare insieme a Louis dei One Direction, la famosa four-piece boyband.
Hairspray and blusher, eyelash curlers, eye-shadow palettes the size of tea-trays
Zayn stava rassettando un po' l'appartamento dopo la maratona di film
della sera precedente con Kathleen, Vanessa, Claire, Suzie, Martha, Sarah
e Anne - praticamente, la metà simpatica delle sue compagne di
corso, anzi, ex-compagne, da una settimana a quella parte.
Le maratone del venerdì sera erano un must a
casa Malik-Greenhill: arrivati al quinto venerdì di permanenza a
Londra Donyia, Tara e Zayn non avevano più soldi per uscire e
avevano
affittato i primi sei film della saga di Harry Potter e comprato vino
rosso
scadente, vodka alla pesca e pop corn. Il risultato era stato che a
metà di "Harry Potter e la Camera dei Segreti" erano ubriachi
marci e
avevano iniziato a tirare pop corn al televisore e a urlare sconcezze e
cazzate sopra le battute del film e a ridere come pazzi, finché
non si erano addormentati. Una figata assurda,
nonostante la sbornia e i crampi per le posizioni scomode in cui
avevano dormito.
Il venerdì successivo si erano ritrovati a guardare gli altri
tre film della saga, ma poco dopo l'inizio di "Harry Potter e il Calice
di Fuoco" si era presentata alla porta Kathleen che cercava compagnia
per un giro per locali. Rapidamente convertita al venerdì
Malik-Greenhill, era rimasta con loro e il lunedì, a scuola,
proclamava di non essersi mai divertita tanto. Le altre fanciulle si
erano incuriosite e il resto era storia.
Quel venerdì il tema era stato "musical rock" e Zayn ricordava
vagamente spezzoni di "Hair", "Grease", "Jesus Christ Superstar" ed
"Evita". Oh, e di "The Rocky Horror Picture Show". Era stata forse la
migliore delle loro serate, karaoke,
alcolici e cazzate di gran lunga più divertenti di meri alcolici
e cazzate. E gli effetti si vedevano, ripercossi sull'appartamento, che
al momento era l'incubo di ogni casalinga incarnatosi.
Perciò, Zayn stava raccogliendo le bottiglie e i sacchetti
di patatine vuoti sparsi attorno al divano, preparandosi mentalmente ad
accendere l'aspirapolvere, il loro antico, rumorosissimo aspirapolvere
che sarebbe stato una delicata, lenitiva carezza per la sua testa, che
sembrava voler esplodere, nonostante l'Advil. La carezza di un rullo
asfaltatore.
Tuttavia, questa gioia gli fu sottratta dalla vibrazione del telefono
(grazie a qualche dio lassù aveva tolto la suoneria) nella tasca
dei jeans. Quando lo estrasse, vide sul display un numero che non
conosceva: "Pronto?"
"Pronto, parlo con Zayn Malik?" rispose una voce femminile all'altro capo.
Il ragazzo si accigliò ancor di più: "Sì, sono io, chi è?"
"Oh, ciao! Sono Lou Teasdale." rispose allegramente la donna.
Lou Teasdale era una makeup artist che aveva tenuto una master class alla Glauca Rossi la
settimana precedente. Era
una donna minuta, con i capelli grigio platino ed era bravissima, specialmente nel trucco da uomo; la sua lezione era
stato molto interessante, specialmente la parte del dibattito sulla
metrosessualità.
"Salve Ms. Teasdale, come ha avuto il mio numero?" rispose con cortesia Zayn.
Lou sbuffò: "Ti prego, Zayn, dammi del tu e chiamami per nome, ho solo qualche anno più di te!
Il numero me lo sono fatta dare dalla tua scuola, e normalmente
non me l'avrebbero dato, ma si tratta di un'emergenza e tu mi sei subito venuto in
mente."
Il ragazzo rimase decisamente stupito dall'alffermazione: "Ok, ehm, wow, sono onorato, ma... un'emergenza?"
"Sì. Sai che lavoro ad X Factor, vero?" chiese la makeup artist.
Zayn, ancora confuso, rispose semplicemente: "Sì."
"Beh, la mia collega è malata e non riesco a trovare nessuno che
la possa sostituire" iniziò a spiegare Lou: "e stasera c'è lo show, in diretta, ed
è Halloween, quindi puoi immaginarti che casino ci sia, qui nel
backstage. E mi sei venuto in mente tu, perché ho visto come
lavori, l'altro giorno, e mi piace da morire il tuo stile; ho visti
anche il tuo portfolio a scuola e un po' di tue foto su Facebook, lo so
che sembro una stalker, ma... beh, in breve, ti adoro e ho bisogno di
qualcuno, tu potresti farci dei bei soldi, quindi... sei disponibile
per venire a lavorare a X Factor con me, Zayn Malik?" concluse, solennemente, la donna.
"Cosa?" esclamò il ragazzo, del tutto incredulo.
"Oddio, ti prego, non dirmi che devo seriamente ripetere tutto quel discorso!" si lamentò la makeup artist.
"No, no, ho capito... sono solo un filino stupito, voglio dire..
così, dal nulla, mi offri di lavorare in televisione dopo
nemmeno una settimana dalla fine del mio corso di make up?" cercò di spiegarsi Zayn.
Lou rise: "Beh, messa così suona come una truffa, ma ti giuro che non lo
è, ho seriamente bisogno di te. Cominciamo alle cinque, se vuoi
per le quattro e mezza ti passo a prendere, se mi dai il tuo indirizzo?"
Zayn si ritrovò a spiattellare l'indirizzo dell'appartamento
ancora prima di rendersene conto e Lou lo stava già salutando
quando la interruppe: "Aspetta! Ma non ho accettato!"
"Ops, beh, so dove abiti e mi servi, quindi fatti trovare pronto, vestiti comodo e lava i pennelli! Ciao!" e Lou mise giù il telefono.
"Cazzo." sibilò Zayn, lasciando cadere sul divano il telefono e
guardando l'orologio. Erano del due del pomeriggio, aveva circa due ore
per ri-rendere vivibile l'appartamento, svegliane Doniya e Tara e
prepararsi al suo primo lavoro da makeup artist professionista. Bella merda.
***
Lou guidava in modo terrificante. Zayn
aveva una certa esperienza di pessimi guidatori, visto che Doniya aveva
preso la patente poco prima della fine della scuola, ma quando scese
dall'auto della makeup artist per poco non baciò la terra sotto i suoi piedi.
La parte migliore era che Lou non se ne rendeva minimamente conto:
quando lo aveva visto assumere un colorito decisamente verdino gli
aveva detto che se si sentiva così nervoso per il lavoro da dover vomitare lo
facesse in un sacchettino e che aveva un bronzer nella borsa, che era a
sua disposizione. Zayn avrebbe riso un sacco a una scena del genere se
fosse stata in un film, ma viverla era tutto un altro conto.
A dispetto delle aspettative, tuttavia, Zayn e Lou giunsero integri
agli studios di X Factor. Entrarono da una porta di servizio e Lou
iniziò trascinarlo per una miriade di corridoi. Il backstage del
programma era babelico: cento porte tutte uguali, ma da una
usciva una ballerina con gli scaldamuscoli rosa shocking, da una un
tecnico un grosso cavo in spalla, da un'altra una ragazza con un rella
piena di abiti colorati, in una entrava un tipo con sei bicchieri di
Starbucks e dentro un'altra ancora si vedeva una parete tappezzata di
schermi illuminati.
"Questa è la mia tana!" annunciò Lou quando giunsero ad
una porta blu, che varcarono. Poi presentò: "Tutti quanti, un
attimo d'attenzione: questo è Zayn e mi dà una mano.
Tesoro,
questi sono gli hair stylist e.. dov'è Jamie?"
Una ragazza le rispose: "Sta arrivando, lo sai che è sempre in ritardo."
La makeup artist sospirò: "Oh, quell'uomo mi farà
incazzare di brutto un giorno. Beh, Zayn, Jamie è il loro capo.
Comunque, io sono il tuo e tu ascolti me ok?"
"Sissignora." rispose beffardo il ragazzo, unendo i tacchi. Le ragazze
risero e anche Lou si ritrovò a sorridere controvoglia, ma gli
diede uno scappellotto sulla nuca e gli ordinò: "Avanti, vuoi
vedere le face chart che sono stata così premurosa da prepararti o ti
arrangi e improvvisi?"
Un nodo di nervosismo stava iniziando a formarsi nello stomaco di Zayn,
ma sorrise a quella prospettiva, rassicurato di non dover fare proprio
tutto da solo. Era il suo primo lavoro e già stava per finire in
televisione, era già sotto un bel po' di pressione, senza dover pensare anche all'aspetto creativo.
"Guarda, non ti ho dato niente di troppo impegnativo, tranne Cher. Oh,
sai chi è, vero? Voglio dire, guardi X Factor?" chiese Lou.
"Sì, certo, non vivo mica sotto una roccia." ribattè Zayn.
"Fantastico, allora ti ho lasciato tutti i ragazzi." iniziò a spiegare la makeup artist, sfogliando le chart:
"Hai Matt - facile, naturalissimo, Wagner - attento alla barba, per
amor del cielo, Aiden, gli One Direction e Paije, per cui ho pensato a
una cosino un filino più in tema... e poi hai Mary e Rebecca,
smokey semplice, e Cher che sarà quella che forse ti
richiederà un po' di più pechè hai gli strass. Ma
non ti preoccupare, non devi truccare la regina, ok? Mi sono tenuta io
i big shots, visto che devi
lavorare nei loro camerini personali, ho pensato che ti potessero
rendere più nervoso... voglio dire, abbiamo Rihanna stasera. E
Simon sa essere abbastanza rompicoglioni."
"Ok. Credo di aver capito tutto. Anche se mi hai un filo terrorizzato
con la tua velocità di locuzione." ammise il ragazzo, cercando
di scherzare.
"Molto divertente, troverai che parlo nel modo perfetto per dare
ordini, ragazzo. Adesso, preparati la postazione e controlla di aver
tutto che tra un quarto d'ora a occhio dovrebbero iniziare ad arrivare.
Potrebbe darsi che, con le ragazze, soprattutto, tu debba lavorare
attorno a Jamie o a uno degli altri mentre finiscono acconciature e
quant'altro... fai il bravo e non dargli fastidio, ma se stanno davevro
in mezzo alle palle, cacciali, hai il mio benestare. Ora, ti voglio al
massimo." avvertì Lou e poi iniziò a prepararsi,
allacciando il brush holder sui fianchi e disponendo ordinatamente
fondotinta e palette.
Zayn si affrettò ad imitarla. Era meno nervoso di prima, ma iniziava ad essere impaziente, in compenso.
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Zayn
inizia truccare a uno a uno i concorrenti di X Factor e all'inizio
è un po' intimidito, ma piano piano comincia a ridere e
scherzare con loro. Harry, Niall e Liam arrivano per faar truccare, ma
non c'è traccia di Louis, che ha deciso di fare uno scherzo e
far venire un attacco di cuore a tutto lo staff di X Factor
nascondendosi poco prima dell'inizio del live. Alla fine, annoiato per
essere stato nascosto da solo per quasi due ore, Louis ricompare e va
da Zayn per farsi truccare. Nel momento in cui Zayn vede Louis per la
prima volta, gli torna in mente il suo meraviglioso ombretto blu
preferito, Deep Truth di Mac, rimane un po' ipnotizzato e balbetta e
arrosisce quando tenta di parlare all'altro ragazzo, ma cerca di
comportarsi da professionista. Louis è il suo charming self
mentre si fa truccare e Zayn si rende conto appena il cantante se
ne va che l'attrazione fisica che provava nei confronti dell'altro
ragazzo guardandoo da casa si è tramutata in una mezza cotta, ma
sa che non se ne farà nulla perchè per lui quello di
stasera è un lavoro occasionale, mentre Louis sta diventando una
pop star.
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