Là dove tramonta l'estate, sorge l'autunno.

di _Black 10
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Nome EFP/Forum:
Shattered_Heart/Lelle10


Titolo storia: Là dove tramonta l'estate, sorge l'autunno.


Genere: Poesia, Slice of Life.


Avvertimenti: Nessuno.


Lunghezza: 280 parole.


Breve introduzione:

{Fiction partecipante al contest ''Autumn Winds'' indetto sul forum da Chaotic Alaska.}


Era vero, le persone andavano via, poi tornavano solo quando gli servivi.


Era davvero così difficile restare sempre invece che alternare?


Il bambino a passo felpato si avvicinò alla sua bici.


La esaminò con lo sguardo e ricordò il suo passato, solo una parola: tragico!

                                                                                             


Là dove tramonta l'estate, sorge l'autunno.


Là dove tramonta l'estate,
giunge in fretta l'autunno.
Colorato del suo giallo ambrato,
e del ciel, il suo grigio temperato.

Guarda il sole tramontare, mentre la ringhiera gli fa da appoggio.
Richard è un bambino di soli otto anni. Guarda il cielo sorridendo alle nuvole.
-Oggi è il mio compleanno, ventuno settembre...- mormorava il bambino elargendo un sorriso.
Tutti se n'erano dimenticati, ma ormai ci aveva fatto l'abitudine, era una cosa che succedeva spesso.
I suoi occhi misti fra un grigio scuro e il celeste chiaro osservarono la sua bici al fianco del tronco di un albero.
Sorrise, era rossastra, proprio come una delle foglie che si era appena staccata dall'albero.

Foglie secche giaciono al suolo,
guardando con interesse, l'andar via degli uccelli.
Strappiam dell'estate ogni pagina,
per ricominciare allegramente una felice stagion.

Il suo sguardo tornò a posarsi sul cielo che lentamente cambiava colore.
Le rondini migravano già altrove, in paesi lontani...
Sarebbero andati via, poi sarebbero tornati.
''Esattamente come le persone.''
Sembrò riflettere Richard. Era vero, le persone andavano via, poi tornavano solo quando gli servivi.
Era davvero così difficile restare sempre invece che alternare?
Il bambino a passo felpato si avvicinò alla sua bici.
La esaminò con lo sguardo e ricordò il suo passato, solo una parola: tragico!


Ricordi,
ecco cosa ci resta.
Di quell'inutile bicicletta,
che abbiamo ormai abbandonato.


Fui un bambino,
ma mi fu rubata l'infanzia.
Proprio come a queste foglie,
io rubo il lor verde colore.
 

Era troppo cresciuto per continuare ad andare in bici,
stanco di tutto la lasciò lì... mentre varie foglie cadevano dall'albero madre.
Non sarebbe più tornato,
ma sarebbe soltanto... migrato altrove.






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