Lei

di Sisters Otaku
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"Il pubblico era in piedi, ogni tifoso batteva le mani a tempo, gridando il suo nome👍

A lei però quel tifo non piaceva.

La spaventava.

Le gambe le tremavano, le braccia scottavano, i polsi cedevano,

il cuore batteva forte , le sembrava quasi che ogni battito nel suo petto potesse rivelarsi l'ultimo.

Il respiro era affannato, la vista doppia.

Le girava la testa, più si concentrava più le sembrava di perdere l'equilibrio.

Il mondo le pareva sottosopra, le frasi gridate dai tifosi le riempivano la mente.

Lei aveva paura, paura di deludere quelle persone che erano li, lei sapeva che per un suo errore la squadra ne risentisse, se le avversarie facessero punto in quel momento, lei sapeva che ogni speranza, ogni sforzo andava perduto, perduto dietro al nome

"I falchi che non volano"

Lei questo non lo voleva.

Per la prima volta si vide sola, sola contro sei.

Una tremenda fitta di dolore interruppe i suoi pensieri.

Lei stava male, lei non aveva la febbre, lei aveva una rara malattia al cuore, ma nessuno lo sapeva,

se, anche una sola compagna, venisse a sapere del suo problema, ora non poteva trovarsi li, con le ragazze che considerava sorelle, con la maglia che orgogliosa indossava, a giocare lo sport che amava.

 Arbitro fischiò, quel fischio le parve non finire, non voleva che finisse.

Vide la palla alzarsi in volo, solo quando essa stava per toccare terra, lei si accorse dell'errore che stava commettendo. Era un servizio corto, lei però si era preparata solo per un servizio lungo, forse perché non aveva le forze per muoversi...

Senza esitare, con le intime forse rimaste nel corpo, si buttò.

Chiuse gli occhi, la paura di veder quel pallone rimbalzare a terra era troppa.

Quando ripari gli occhi, la prima cosa che vide fu quella sfera, quella sfera che aveva adorato.

La sentì anche, sulla sua mano dolorante, quella fantastica sensazione che l'aveva spinta fino li, 

La gioia di aver salvato la partita,

di volare oltre la rete, lei rivide tutte quelle emozioni.

Lei era felice,

era a terra, le faceva un male terribile il cuore,

ma esso batteva, finché avrebbe continuato a battere,

lei avrebbe lottato.

Questo perché...

Lei amava la pallavolo❤️"




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