CAPITOLO 1
Kristy era in camera sua con addosso il pigiama con gli orsacchiotti
che le aveva regalato suo padre: “Così mi sognerai
ogni notte” le aveva detto prima di salutarla. Lei e la
sorella Marty erano state affidate alla madre dopo la separazione e
quindi si erano trasferite da poco a Newport, in California, a casa di
Jack, il suo nuovo compagno.
Sin dall’inizio Kristy non aveva gradito l’idea di
andarsene da Boston, la città dove era cresciuta e dove
aveva lasciato, oltre al padre, i suoi amici ma soprattutto la sua
migliore amica Naty. Adesso si sentivano ogni giorno per telefono e a
volte stavano ore a raccontare le giornate trascorse l’una
lontana dall’altra, ma non era certo la stessa cosa...Le
mancavano le chiacchierate a quattr’occhi, le passeggiate al
Quincy Market, i pomeriggi trascorsi sulle panchine del molo per vedere
i giovani marinai...Erano piccole cose ma che riempivano il cuore di
Kristy e che ora avevano lasciato un vuoto incolmabile. Nonostante la
presenza di Marty la confortasse, non riusciva a non sentire la
mancanza di Naty che per lei era più di una sorella,
praticamente avevano condiviso tutto.
Domani sarebbe stato il primo giorno di scuola e lei era molto ansiosa,
non aveva una grande ammirazione per quei ragazzini viziati che
gironzolavano a Orange County, tuttavia temeva il confronto con loro.
Proprio in quel momento entrò Marty nella stanza...
Marty: “Già pronta per andare a letto? Non vieni a
guardare la TV con me?”
Kristy: “No, sono stanca e poi devo preparare le ultime cose
per domani, lo sai che inizia la scuola...”
M: “ Si, lo so...tu non sei eccitata? Nuovi professori, nuovi
compagni... nuovi ragazzi!!”
K: “Mmm...Credimi, non saranno molto diversi da quelli di
Boston.”
Le due ragazze si scambiarono un’occhiata complice e poi
scoppiarono a ridere.
Kristy: “Da domani si aprirà un nuovo capitolo per
noi, sorellina mia. Saremo sole contro tutti, almeno
all’inizio, e ci dovremo aiutare a vicenda, intesi? Vieni
qui...”
Si strinsero in un abbraccio pieno di affetto.
Marty: “Kry, ti voglio bene!”
Kristy: “Anch’io.”
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La mattina seguente Kristy era sveglia da un pezzo e quando Marty
aprì gli occhi la trovò in piedi davanti
all’armadio...
Kristy: “Marty svegliati, dammi una mano!!!”
Marty: “Ma che ti prende, non dobbiamo andare al ballo di
fine anno, ma al primo giorno di scuola!”
K: “Appunto, è più importante!! Il
primo impatto con una persona è fondamentale,
dobbiamo dare una buona impressione.”
M: “Ma come? Proprio tu che fino a ieri mi dicevi che sono
tutti viziati, sono superficiali, non tengono ai sentimenti...Ora ti
preoccupi di cosa penseranno di te?”
K: “Vedi, il fatto che non sopporti qualcosa o qualcuno non
vuol dire che devi escluderlo dalla tua vita, devi imparare a
conviverci. Dopo tutto in questo posto dovremo starci per un bel
po’ e se non ci diamo da fare rischieremo di rimanere
sole...sai, niente amici niente feste. E
poi....”
M: “Ok, ok, ho capito perfettamente, hai paura di non piacere
ai ragazzi.”
K: “Ma che dici, sei impazzita! Quando mai ho avuto queste
paranoie.”
M: “E quando mai ti sei fatta tutti questi problemi su cosa
indossare?”
Kristy restò un attimo in silenzio. Poi sospirò...
K: “Beh, ecco...Qui sono tutte carine, alte, bionde, con
vestiti alla moda. E io sono così,
così...”
M: “Così perfetta! Kristy, tu sei bellissima anche
appena sveglia, spettinata e senza trucco. Sii te stessa e sono sicura
che farai morire d’invidia tutte quelle Barbie. A volte mi
sembra di essere io la sorella maggiore! Su, sbrigati, altrimenti
arriveremo in ritardo già al primo giorno!”
K: “Ok, hai ragione. Vediamo...”
Frugò dentro l’armadio e finalmente scelse
qualcosa.
Quando furono pronte scesero in cucina per una colazione veloce. Jack e
Allie erano già a tavola..
Marty: “Buongiorno mamma, buongiorno Jack”
Kristy: “Buongiorno.”
Jack: “Ehi signorine, siete stupende!”
Jack Parker era una brava persona. Anche se aveva mandato a monte il
matrimonio dei genitori Kristy e Marty non lo odiavano. Certo
all’inizio avevano avuto un po’ di
rancore nei suoi confronti, ma poi lui si era mostrato simpatico e
disponibile, non per fare colpo su di loro ma perché era il
suo carattere. Forse per questo Allie aveva perso la testa per lui...
Jack: “Volete un passaggio per andare a scuola? Oppure potete
prendere il mio fuoristrada, ti va Kristy?”
Kristy: “Non credo sia capace di guidarlo...E poi
c’è una bella giornata, faremo una
passeggiata.”
J: “Come vuoi, magari quando sarò libero un giorno
di questi potrò farti un po’ di scuola
guida.”
K: “Si, magari...Adesso è meglio se
andiamo.”
J: “In bocca al lupo per la scuola. Vedrete, vi troverete
bene.”
K: “ Lo spero...”
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Kristy e Marty si guardarono intorno... Ragazzi e ragazze che
chiacchieravano animatamente, si salutavano, si abbracciavano e
ridevano. Erano finite le vacanze e ognuno di loro aveva qualcosa da
raccontare, qualche avventura di cui vantarsi.
Kristy: “Cos’hai in programma stamattina?”
Marty: “Ho appuntamento per le otto e trenta in punto in
palestra dove verrò assegnata a una guida.”
K: “Una guida?”
M: “Si, ogni matricola viene affidata a un
“anziano” per avere informazioni e consigli in
ambito scolastico...e non solo!”
K: “Bene, così io che sono del terzo anno
dovrò cavarmela da sola...Il problema è che non
conosco niente di questa scuola. Non so nemmeno dove sono i
bagni!!”
M: “Non ti preoccupare, ci sono io: sarò la
tua...sottoguida!
K: “La mia sotto che?”
M: “Lascia perdere...Adesso vado, non voglio farlo aspettare.
Spero almeno che sia carino!”
K: “Sai già che è un ragazzo?”
M: “No, ma me lo auguro! Ciao sorellona...a dopo!”
K: “A dopo!”
Kristy scrollò il capo sorridendo tra sé mentre
Marty si avviava verso la palestra. Diede un’occhiata
all’orario delle lezioni e incominciò a cercare
l’aula di letteratura.
“Coraggio Kry, diamoci da fare...”
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Le prime ore erano trascorse velocemente anche perché gran
parte del tempo era stato dedicato alle presentazioni degli
studenti, cosa che a Kristy non andava molto a genio: come potevi
descriverti su un foglio di carta in così poco tempo?
Scrisse qualche riga alla meno peggio, e poi fece un sospiro di
sollievo quando, prima ancora che il prof l’avesse chiamata,
udì il suono della campanella.
Uscirono tutti frettolosamente dall’aula, accompagnati da un
vocio generale...tutti avevano qualcosa da dire....tutti tranne lei.
Si incamminò velocemente alla ricerca dell’aula di
biologia...Cavolo, quella scuola era immensa e lei era sola,
perché non aveva una guida anche lei come Marty!
Chissà cosa stava facendo lei...aveva fatto amicizie? Si era
ambientata subito? Sperava di si. Lei invece si sentiva un pesce fuor
d’acqua. Stava pensando a tutto questo e a tante altre cose
quando girando l’angolo dell’ennesimo corridoio
ebbe un piacevole incontro (o meglio scontro!) .
“Ops....Scusa non ti avevo visto....”
Kristy alzò gli occhi e per un attimo restò
immobile senza aprir bocca. Poi si scosse (rischiava di fare la figura
dell’idiota.) e finalmente pronunciò qualche
parola confusa.
Kristy: “No, scusami tu...stavo camminando senza guardare.
Sono proprio una stupida, ma praticamente mi sono persa”
Per un attimo i loro sguardi si incrociarono e indugiarono qualche
secondo, poi Kristy imbarazzata abbassò gli occhi...
“Comunque io sono Ryan Atwood e, beh, se ti posso aiutare,
dì pure...Ma non ci siamo già conosciuti
noi?”
K: “Credo di no...Sono nuova di qui ed è il mio
primo giorno in questa scuola che devo dire è immensa...Ah,
io sono Kristy, Kristy McKenzie”
Si strinsero la mano e lui la guardò sorridendo. Poi
corrugò la fronte...
Ryan: “McKenzie...Ho conosciuto una McKenzie stamattina. Una
matricola a cui sono stato assegnato come guida. Accidenti,
è una ragazzina molto...come dire...esplosiva! Un vulcano di
energie, sono sfinito!”
Mentre diceva quelle parole si accorse che le stava ancora stringendo
la mano.La ritirò quasi di scatto, arrossendo.
Kristy lo guardò con stupore: non aveva mai visto un ragazzo
arrossire, per di più per lei.
Ryan: “Ah, eccola lì!”
Kristy si girò temendo di sapere di chi stesse
parlando...già era proprio lei.
Marty: “Ciao Ryan! A quanto vedo voi due non avete perso
tempo nelle presentazioni!”
Ryan: “Vi conoscete?”
Kristy: “Ecco, praticamente il vulcano di cui parlavi prima
è mia sorella.”
R: “Ecco perché avevi un volto così
familiare.”
M: “No, no, scusate...mi sono persa qualcosa. Chi sarei
io?”
K: “Ryan mi raccontava di quanto tu sia stata così
tranquilla...”
M: “Ah, bravi! Vi divertite a prendere in giro le povere
matricole!!!”
R: “Ma no, tranquilla, stavo solo dicendo a tua sorella
quanto mi sono divertito stamattina. Sai, di solito il primo giorno di
scuola è così noioso, ma stavolta è
stato piacevole.”
K: “E poi quella che si è persa sono io, semmai
dovreste prendere in giro me.”
M: “Ti sei persa? E’ che problema
c’è. Anch’io non sarei andata molto
lontano se non ci fosse stato Ryan con me. Devo dire che è
stata proprio una bella trovata questa dell’orientamento
scolastico...anche se all’inizio ero un po’
scettica...Ho un’idea!! Ryan che ne dici se Kristy si unisce
a noi? Voglio dire, non è che dovrai portarci sulle spalle,
quindi non fa differenza se siamo due invece di una.”
R: “Stavo proprio dicendo questo poco fa. Kristy, se ti serve
una mano per qualsiasi cosa non ti preoccupare, chiedi pure. So come ci
si sente in un ambiente nuovo.”
M: “Pensa che Ryan abitava a Chino. Per seguire il fratello,
era entrato in un giro sporco di auto rubate, ma un bel giorno la
polizia li becca mentre ne stavano rubando una finendo così
dietro le sbarre. Ed è proprio questa la sua salvezza! Il
suo avvocato d’ufficio prende a cuore la sua causa anche
perché in passato era stato un po’ sfigato pure
lui, così, vedendolo in difficoltà, lo accoglie
nella sua famiglia, i Cohen, sai i proprietari di quella stratosferica
villa con piscina che abbiamo visto stamattina venendo a
scuola...”
K: “Ok Marty, ti prego, basta così...”
le lanciò un’occhiataccia “Scusala, ma
quando inizia a parlare non la ferma nessuno!”
R: “No, anzi, è stata abbastanza chiara...certo,
non è stato tutto così semplice, ma alla fine mi
è andata bene. Adesso mi ritrovo a vivere in una bella casa,
con una camera tutta mia, due persone splendide che mi fanno da
genitori e un fratello chiacchierone che ha sempre bisogno di
consigli...”
K: “E la tua famiglia?”
R: “Mio padre se n’era andato già da
tempo, mia madre è scappata col suo compagno di turno e mio
fratello dovrà passare un bel po’ di tempo in
prigione...Questo è quello che rimane della mia
famiglia.”
M: “Hai detto che hai un fratello?? E frequenta questa
scuola?? Posso conoscerlo??”
K: “Marty!” altra occhiataccia.
R: “Certo, si chiama Seth, il fatto è che per
adesso è troppo “impegnato” con la sua
ragazza.”
M: “Ah, è fidanzato...E tu? Sei impegnato come
lui?”
R: “Beh, a dire il vero si...anzi forse mi starà
cercando.”
“Ah, eccoti finalmente! Ma dove ti eri cacciato?”
disse una voce dietro di loro...
R: “Marissa...ciao. Stavo proprio per chiamarti.
Com’è andata?”
Marissa: “Come al solito...Invece vedo che tu hai fatto nuove
amicizie.”
R: “Si...vedi...lei è Marty, la matricola che mi
è stata assegnata, ti ricordi? Te ne avevo parlato...E lei
è Kristy sua sorella. Ragazze, lei è Marissa
Cooper.”
Marissa: “La sua ragazza. Piacere. Vivete a Newport? Non vi
ho mai visto in giro.”
Kristy: “Ci siamo trasferite da poco. Siamo di Boston. O
meglio....eravamo”
Marty: “Mi dispiace interrompere questa bella conversazione,
ma è suonata la campana. Ryan, forse è meglio
andare. Kristy, allora, vieni con coi?”
Marissa: “Kristy, sei una matricola anche tu? Pensavo avessi
la mia età.”
Kristy: “Infatti. Ma mi sono persa
così...”
Marty: “Così Ryan si è offerto di fare
da guida a tutt’e due...non è gentile?”
Marissa: “Si, molto...”
Kristy: “Grazie lo stesso, ma forse è meglio che
me la cavi da sola, vado. Ciao Ryan, Marissa, è stato un
piacere conoscervi. Marty ci vediamo dopo!”
Marty: “Ma, aspetta...”
Kristy girò sui tacchi e andò via a passo
sostenuto. Si sentiva stupida, il modo in cui le aveva parlato quella
Marissa l’aveva irritata...ma chi si credeva di essere?
Però era proprio carino Ryan... No, non doveva pensarci. Si
fermò un attimo per riprendere fiato. Poi
sospirò, scosse la testa e riprese a camminare dirigendosi
verso l’aula di biologia dove avrebbe trascorso le prossime
due ore...
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Kristy stava aspettando Marty nel cortile della scuola. Era assorta nei
suoi pensieri: tutto sommato come primo giorno di scuola non era andato
poi così male...beh, a parte quel piccolo episodio che non
sapeva se catalogare come piacevole o spiacevole. Oltre Ryan e Marissa,
non aveva conosciuto nessuno in particolare e questo le dispiaceva un
po’. Se solo ci fosse stata Naty con lei...sorrise ripensando
ad alcuni episodi delle loro giornate trascorse insieme. Formavano una
bella squadra tutte e due. E ora da sola si sentiva così
vulnerabile. “Mi manca tanto” disse tra se, quando
finalmente vide sua sorella avvicinarsi con uno sguardo di
disapprovazione...
Marty: “Si può sapere che cosa ti è
preso? Ci hai mollati così di punto in bianco. Ryan era
stato così disponibile e tu lo ricambi in quel modo,
scappando?”
Kristy: “Forse perché non hai visto la faccia di
Marissa quando le hai detto che si era offerto di aiutarmi. Lo ha
fulminato con lo sguardo e io non voglio che abbia dei casini per colpa
mia. Dopo tutto non è così grande come pensavo
questa scuola, basta solo orientarsi.”
M: “Sarà, ma sei stata una stupida lo stesso. Come
pretendi di farti degli amici in questo modo?”
K: “E dai, non saranno gli ultimi ragazzi di Newport. Su
andiamo che ho una fame...!”
M: “Come vuoi. E per il resto come è andata la
giornata?”
Le due ragazze iniziarono a conversare su come avevano trascorse le
ultime ore...quando si sentirono chiamare alle spalle.
“Ragazze...scusate se vi interrompo. Mi chiamo Alex, Alex
Tyler, vi ho visto stamattina mentre venivate a scuola, ero dietro di
voi. Non che vi abbia seguito...praticamente siamo vicini di casa e
così avevo pensato che magari potevamo fare due passi
insieme. E poi visto che vi siete trasferite da poco posso aiutarvi a
scoprire le bellezze di Orange County, conosco bei localini in cui
servono dei drink ottimi....Ops, forse sto correndo un po’
troppo, perdonatemi...”
Kristy: “Ok, sarebbe carino da parte tua...e poi abbiamo
bisogno di conoscere gente nuova! Dimenticavo: io sono Kristy e lei
è Marty, ma forse saprai anche questo...”
Alex: “Veramente si, ma solo perché una volta ho
sentito vostra madre che vi chiamava...”
K: “Sto scherzando, andiamo!”
I tre si avviarono lentamente. Kristy trovò Alex molto
simpatico e allegro, per tutto il tempo non aveva fatto altro che
raccontare degli aneddoti divertenti sugli abitanti del posto e lei
aveva riso di gusto...era proprio quello di cui aveva bisogno!
Arrivarono a casa e, quasi a malincuore, si separarono...
Alex: “Allora, domani vi aspetto per andare assieme a
scuola?”
Kristy: “Volentieri, è stato un piacere
conoscerti.”
Marty: “A domani Alex!”
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Appena entrate in casa, Kristy salì di corsa in camera per
telefonare alla sua amica Naty, aveva un gran bisogno di sentire la sua
voce.
Allie: “Ciao ragazze, com’è andata oggi?
Kristy dove corri, il pranzo è già
pronto!”
Kristy: “Iniziate senza di me, io arrivo subito...”
Marty: “Deve chiamare Naty, lo sai che erano
inseparabili.”
Allie: “Si, lo so... Allora, raccontami, vi siete trovate
bene? Avete fatto nuove amicizie?”
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Naty: “Pronto?”
Kristy: “Ciao, Naty...sono io.”
N: “Kry!!!!!Come stai?”
K: “Non ti puoi immaginare quanto mi sei mancata,
oggi” le disse quasi con le lacrime agli occhi...
N: “Dai, non fare così che mi fai
piangere...dimmi, c’erano ragazzi carini?”
K: “Beh, uno ci sarebbe, ma è impegnato.”
N: “E allora? Dagli la possibilità di
scegliere...!”
K: “Stai scherzando?!? Non mi conosce nessuno qui, e rubare i
ragazzi delle altre non è certo un ottimo biglietto da
visita.”
N: “Forse hai ragione, ma non ti arrendere...non è
detto che siano fatti per stare insieme tutta la vita. Ehi, mi sei
mancata anche tu...”
Parlarono per circa una mezz’ora, Kristy raccontò
nei minimi particolari tutto quello che aveva fatto. Naty la fece
parlare...lei era sempre stata la più forte delle due, anche
se adesso non ne era più così sicura...
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