Flash
Allora, piccola specifica
prima di iniziare: questa è una raccolta sperimentale - dal mio punto di vista,
almeno. XD
La protagonista assoluta
sarà Haruhi, come già accennato prima, che sarà affiancata da un personaggio
maschile in ogni storia. Un unico personaggio maschile. Chi?
Bella domanda. Sapete perchè? Perchè il ragazzo in questione, in realtà... non
ha un volto! XD Né un nome, di conseguenza. XD E no, non sto scherzando: il
protagonista maschile non l'ho creato fin dal principio con un'identità precisa,
perciò non cercatevi riferimenti a personaggi dell'anime o del manga. Questo,
per permettervi di immaginare chi più vi aggrada, da uno degli Host, ad Arai, al
vostro cugino di quinto grado che fa l'imbianchino. XD
Infine, sappiate che ogni
storia ruoterà intorno ad un'unica parola giapponese che le darà il titolo. In
fondo alla pagina la spiegazione di tale parola. ^^
Buona
lettura.^^
1-
SUKI
Stava in piedi di fronte a lei. Haruhi, confusa, si chiedeva
perché avesse insistito per incontrarsi dietro la scuola appena finite le
lezioni, quando non c’era più anima viva, per poi ostinarsi a guardare per terra
come se ne andasse della sua vita. Erano lì da quasi dieci minuti e ancora non
l’aveva guardata in faccia. Decisamente, c’era qualcosa che non
andava.
“Ha-Haruhi!” finalmente, il ragazzo alzò gli occhi per
fissarla: era stranamente rosso in viso, notò lei “Suki!”
Haruhi chinò la testa di lato, confusa.
“Hoe?”
“Suki! Ma non come amica!” precisò subito lui temendo
fraintendimenti “Come ragazza!” Detto questo espirò profondamente, sollevato.
Haruhi, invece, lo fissava incerta.
“Come ragazza… ?”
“Esatto, Haruhi. Finalmente sono riuscito a
dirtelo.”
La fissò assorto mentre spalancava gli occhi, comprendendo
quello che intendeva dire. Poi, con un sorrisino incerto e imbarazzato,
aggiunse.
“Non preoccuparti, non c’è bisogno che tu mi risponda
ora.”
Haruhi si chiese vagamente perché le diceva così quando si
vedeva benissimo che era impaziente.
Vedendola silenziosa, il ragazzo s’incupì appena, poi tentò
un sorriso forzato.
“Allora… io te l’ho detto. Pensaci, d’accordo?” si voltò,
girando poi la testa per salutarla “Ci vediamo, Haruhi! A domani!”
Aveva però fatto solo un paio di passi, quando si sentì
tirare per il braccio. Si voltò sorpreso, fissando la mano di Haruhi che gli
aveva afferrato la manica; la proprietaria, invece, lo stava guardando negli
occhi col suo solito sguardo impenetrabile.
“Suki” disse semplicemente.
“Hoe?” ora era lui quello confuso; la prese per le spalle,
avvicinando il suo viso a quello della ragazza “che intendi con
‘suki’?”
Haruhi sorrise divertita.
“Suki. Ma non come amico” precisò “Come ragazzo.”
“Davvero?”
Una risata uscì dalle labbra di Haruhi, insolita e
inaspettata: lei non rideva mai senza motivo. Decise di conservare bene questo
ricordo.
“Davvero” confermò.
Un enorme sorriso di dipinse sulle labbra del ragazzo; un
attimo dopo, scoppiò in una risata liberatoria, e si lanciò letteralmente contro
di lei, abbracciandola. Haruhi, col respiro mozzo, si ritrovò a pensare che i
ragazzi, in fondo, sono davvero strani. Ma, mentre sorrideva a sua volta, pensò
anche che basta poco per renderli felici. E per esserlo. In fondo, quattro
lettere non sono poi tante, no?
Suki è
una delle parole giapponesi per indicare un sentimento d'amore. E' la meno forte
delle tre (suki, koi e ai) e può essere tradotta con un semplice "Mi piaci."
Bene, la prima storia è
andata. xD
Lo so, lo so, è strana.
Molto, molto strana. Ma che volete, è uscita così. XD Spero solo che vi sia
piaciuta almeno un pochetto. ^^'''
Avverto che anche qui la
pubblicazione sarà bisettimanale, dato che la raccolta è già quasi ultimata.
Ogni martedì, in alternanza con "The kidnapping" (lo so, oggi è mercoledì, ma
non fate le pignole. XD). ^^
Alla prossima
storia!
Besos^^
|