Best Wishes Reload
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
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Capitolo 48 - Competizione ad Eindoak
"Ci dispiace, Damon. Apprezziamo molto quello che tu e i tuoi Pokemon fate
per noi, ma... no, su questo punto non possiamo proprio appoggiarti. Lo sai bene
anche tu... che cosa è successo a quei tempi, quando la Dragoenergia si è
ribellata agli eccessi dei nostri padri. Non possiamo permettere che succeda di
nuovo."
Questo sentito discorso era quello che stava in quel momento ascoltando un
giovane dai capelli bicolore (neri su un lato della testa e bianchi dall'altro)
che indossava dei vestiti tipici dei nativi americani, mentre assieme ad un
gruppo di persone, uomini e donne, con abbigliamenti simili, restava in piedi
sotto una tenda improvvisata, ascoltando le parole di un uomo anziano dal viso
rugoso e dagli occhi stanchi ma pieni di saggezza. In quel momento, si trovavano
in quello che sembrava essere una riserva indiana, in un piccolo villaggio di
tende che interrompeva il paesaggio arido ed assolato di quella zona di
Unima.
Nonostante l'avvertimento dell'anziano del villaggio, il ragazzo dai capelli
bicolore di nome Damon sembrava deciso a non lasciarsi convincere. "Anziano...
io rispetto molto la sua saggezza, e non mi sognerei mai di essere impertinente
nei suoi confronti." affermò. "Ma il nostro popolo non può continuare a vivere
così. In questo momento, mentre noi siamo qui che parliamo... la nostra gente
conduce un'esistenza ingrata, dispersi in questo sterile deserto, e costretti a
lottare ogni giorno per la sopravvivenza. Se... se il Regno della Valle tornasse
ai fasti di un tempo, potremmo porre fine a tutto questo! Potremmo tornare
all'età dell'oro, quando il nostro popolo godeva della stima e del rispetto di
tutte le genti di Unima... e non dovremmo più stringere i denti e rassegnarci al
nostro destino! Al giorno d'oggi... abbiamo i mezzi per prendere il controllo
della Dragoenergia, invece che lasciarci controllare da essa"
L'anziano scosse la testa. "Noi... non abbiamo il diritto di mettere in
discussione quello che Zekrom e Reshiram hanno deciso per noi." proseguì.
"Quello che gli uomini devono fare è accettare gli eventi, nel bene e nel male.
Cercare di cambiare l'ordine prestabilito delle cose, Damon... non porterà che
sofferenze a tutti noi. E ci sono draghi dormienti che è meglio non destare. Il
discorso termina qui."
Damon provò un impulso di rabbia, ma si trattenne per rispetto, e abbassò lo
sguardo. A quanto pareva, non sarebbe riuscito a convincere il capo anziano con
i discorsi... ma sicuramente, riflettè Damon, lui non era il solo a pensare che
il Regno della Valle potesse risorgere. Sicuramente, qualcun altro sarebbe stato
disposto a seguirlo e ad aiutarlo nel suo obiettivo. Era necessario tentare il
tutto per tutto... non poteva lasciare che la sua gente continuasse a vivere
così!
"Va bene, anziano... non insisterò oltre." disse infine Damon, facendo un
saluto reverenziale per poi incamminarsi verso i confini dell'accampamento,
seguito dagli sguardi di tutti i nativi che si erano riuniti sotto quella tenda.
Anche se non si fermò a vedere, riusciva comunque a capire che i sentimenti di
quelle persone erano decisamente variati: alcuni di loro sembravano preoccupati
per quello che aveva proposto, mentre altri, benchè muti, lasciavano trasparire
che erano d'accordo con il suo punto di vista. Senza voltarsi indietro, Damon
raggiunse il confine del villaggio, fermandosi soltanto quando vide la piccola
figura di una bambina della tribù che gli veniva incontro, accompagnata dallo
stesso Blitzle che lui e i suoi Pokemon avevano aiutato mentre raggiungevano il
villaggio.
"Damon! Damon!" esclamò la bambina, raggiungendo il giovane mentre agitava
una mano per salutarlo. "Damon... scusa se ti disturbo, ma volevo ringraziarti
per aver salvato il mio piccolo Blitzle! Ero tanto in pena per lui... grazie,
non so cosa avrei fatto senza di te!"
"Blitzle blitz!" esclamò Blitzle, camminando con passo zoppicante ma
sicuro, e chinando la testa non appena arrivato.
Un piccolo sorriso apparve sul volto indurito del nativo dai capelli bianchi
e neri, che accarezzò la bambina e poi il suo Pokemon aulla testa, mentre i suoi
due Pokemon - Reuniclus e Gothitelle - fluttuavano di fianco a lui, pronti a
riprendere il viaggio. "Era il minimo che potessi fare." affermò. "Mi
raccomando, Luise, prenditi cura del tuo Blitzle... e abbi fiducia. Presto,
questi temi bui finiranno... e il nostro popolo tornerà alla gloria di un
tempo."
"Buona fortuna, Damon. So che troverai molte persone disposte a sostenerti."
disse la bambina. Il suo Blitzle nitrì allegramente, come se volesse
riecheggiare il buon augurio della sua padroncina, e sia Damon che i suoi
Reuniclus e Gothitelle abbassarono un po' la testa e cominciarono ad
allontanarsi dal villaggio.
"Il nostro popolo... pensa che la mia sia un'impresa disperata. Ma io...
non voglio abbandonare la speranza che le cose possano migliorare, e che noi ci
risolleviamo da questa difficile condizione." pensò tra sè Damon,
lasciandosi dietro il villaggio e continuando il suo cammino nella grande
distesa rocciosa percossa dal sole, con Reuniclus e Gothitelle al suo fianco. I
due Pokemon Psico si voltarono l'uno verso l'altro, scambiandosi dei pensieri
tramite la loro telepatia... e la graziosa Pokemon nera annuì lentamente,
mostrando un sorriso appena accennato.
Ormai il tempo era venuto. Tra non molto, sarebbe stato tempo di far
risorgere il Regno della Valle, e tutti avrebbero capito che il loro allenatore
stava agendo per uno scopo più elevato...
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Touko doveva ammetterlo, la città di Eindoak era completamente diversa da
qualsiasi altra città lei avesse mai visto nel suo continente, ed era uno
spettacolo che lei non si sarebbe mai aspettata di vedere così vicino ad una
città moderna come Sciroccopoli. A soltanto un paio di giorni di cammino dalla
grande città della moda e del divertimento, si ergeva una graziosa cittadina
dalle case in stile di inizio secolo, dall'aspetto rustico e funzionale, con
tetti rossi di tegole e muri un po' usurati dal tempo, molti dei quali erano
ricoperti di piante rampicanti. Le strade non erano lisce ed asfaltate come
quelle che la ragazzina castana era abituata a vedere in altre città della sua
terra natale... e in generale, la città dava l'impressione di essere rimasta
ferma nel passato, conservando le sue tradizioni e le sue usanze anche nel bel
mezzo di un paese così moderno.
Ash, Pikachu, Misty, Panpour, Spighetto e Pansage non erano meno
impressionati, del resto. Era come andare indietro nel tempo, e anche
l'abbigliamento delle persone che si aggiravano per le stradine polverose della
città era chiaramente cosa d'altri tempi. In effetti, Spighetto ebbe modo di
notare che molti di loro avevano molto probabilmente cucito i loro vestiti da
soli. L'aria era pervasa da un forte profumo di fiori ed erba tagliata, e la
cittadina era pervasa da un'atmosfera festosa che faceva sentire Ash e Pikachu a
loro agio. Tuttavia, a nessuno dei ragazzi sfuggiva il particolare che rendeva
quel posto misterioso ancora più caratteristico: il grande castello che sorgeva
sulla montagna che sovrastava la città, e che assomigliava in maniera quasi
inquietante ad un'immensa spada, conficcata nel terreno e con l'elsa rivolta
verso il cielo, come la leggendaria spada Excalibur era stata infissa nella
roccia.
"E così... finalmente siamo arrivati ad Eindoak." affermò Misty, guardandosi
attorno mentre con una mano si faceva aria. La temperatura era già più
sopportabile rispetto alla grande prateria assolata nella quale avevano
camminato per un paio di giorni per raggiungere quel luogo, ma il caldo si
faceva ancora sentire. "Direi che è una città molto diversa dalle altre, ma...
se devo essere sincera, di tutte le città che ho visto qui ad Unima, nessuna di
esse assomigliava a qualcun altra."
"Pika pika..." squittì Pikachu, grattandosi la testa con fare
vagamente sorpreso. In effetti era vero... ad Unima, più che in qualsiasi altro
continente che avessero visitato, ogni città aveva qualcosa di suo, che la
caratterizzava e la rendeva unica nel suo genere. E la città di Eindoak non era
diversa, nella sua apparente arretratezza.
"Misty ha ragione... però devo ammettere che la cosa che mi impressiona di
più, di questa città... è quella gigantesca costruzione lassù!" affermò Ash,
indicando il grande castello a forma di spada che sorgeva sulla montagna vicina.
"Spighetto... quella dev'essere la famosa Spada della Valle di cui ha parlato
Camelia, vero?"
"Sì, dev'essere proprio quella." disse il giovanotto dai capelli verdi,
osservando ammirato l'impressionante ricordo dei vecchi tempi. "La signorina
Camelia ci ha certo raccontato una storia molto bella ed avvincente, e per certi
versi anche un monito verso coloro che vogliono abusare del potere che hanno
senza assumersene la responsabilità... però mi chiedo quanto di questa storia
sia andato smarrito nelle nebbie del tempo, e quanto sia davvero pervenuto fino
a noi. Succede sempre così, in fondo. Non si può mai essere sicuri, a meno di
non vederlo con i propri stessi occhi, di cosa sia successo, e inevitabilmente,
molti particolari vengono dimenticati. E' anche per questo che le lezioni della
storia si dimenticano..."
"Accidenti... beh... sai, Spighetto, io non sono molto intelligente, e certe
cose complicate non le capisco..." affermò Ash, aggiustandosi il berretto sulla
testa. "Però, credo di capire cosa stai cercando di dire in questo momento.
Hai... hai voluto sottolineare l'importanza della memoria, vero? Senza di
quella, nessuna lezione può durare a lungo..."
"In fondo, non è questo lo scopo degli storici?" chiese retoricamente Touko.
"Fare in modo che i fatti della storia rimangano per iscritto e non vengano
dimenticati da nessuno? Io... trovo che sia una professione molto eccitante, e
che possa dare molte soddisfazioni! In effetti, sto cominciando a pensare che
potrebbe essere proprio questa la strada che sto cercando!"
"Pika pikachu?" chiese Pikachu, non troppo sorpreso. Aveva visto, già
nel Castello Sepolto, come Touko fosse interessata ai reperti che avevano visto
in quel luogo mistico... evidentemente, era stato proprio lì che la ragazzina
aveva cominciato a scoprire una certa passione per la storiaantica e
l'archeologia, e quanto era venuta a sapere appena adesso non aveva fatto altro
che confermare questo suo desiderio.
"Hehehee... beh, sì, ammetto che è un po' presto per dirlo, e dovrei fare
esperienza di persona per rendermi conto se sia davvero così. Però... insomma,
mi sembra sempre meglio che niente, no? Almeno, adesso una linea guida ce l'ho!"
disse Touko, rivolta ai suoi compagni di squadra.
Ash sembrò approvare in pieno. "Non mi sembra neanche troppo presto, Touko!"
affermò, ssfoderando quel suo sorriso entusiasta che aveva sempre l'effetto di
contagiare tutti attorno a lui. "Provare cose nuove è una sensazione bellissima!
Magari poi scopri che non fanno per te, ma intanto... è un'esperienza che può
servire a molto!"
"Ovviamente, non bisogna fare il passo più lungo della gamba... quando non si
ha la giusta misura delle proprie capacità, si può finire per combinare qualche
guaio." affermò Misty, volendo dare un pizzico di razionalità all'entusiasmo che
Ash aveva messo nelle sue parole. "Però, fare una nuova esperienza è un buon
modo per conoscersi meglio e imparare qualcosa di più! Che si tratti di essere
un allenatore di Pokemon, un coordinatore come Vera o Lucinda... o qualsiasi
altra cosa, in fondo!"
"Accidenti, Misty, non sapevo che anche tu riuscissi ad essere così
profonda!" affermò Ash, dando una pacchetta sulla spalla alla sua fidanzata.
"Voglio dire, di solito sei così occupata a fare il maschiaccio che non me ne
accorgo!"
Misty si voltò verso Ash con espressione imbronciata e gli calò il frontino
del berretto sugli occhi, mentre Pikachu e Panpour si guardavano tra loro come
per dire che Ash se l'era andata a cercare! Spighetto e Touko ridacchiarono a
mezza bocca della buffa scenetta, prima che la loro attenzione venisse attirata
da una piccola figura che si stava avvicinando a loro con fare sicuro.
"Scusate?" chiese, con una voce femminile chiara e sicura. "E' la prima volta
che vengo qui, e vorrei sapere dove posso trovare il torneo di Pokemon annuale
di Eindoak Town. Sapete com'è, anch'io sono un'allenatrice, e non vorrei perdere
questa occasione!"
"Ah... chiedo scusa, mademoiselle, ma temo che non possiamo esserle d'aiuto
in questo momento..." cominciò a dire Spighetto, voltandosi verso la nuova
arrivata... solo per trovarsi inaspettatamente di fronte i ricci violetti e
l'espressione graziosa per quanto accigliata della sua poco esperta collega ed
autoproclamata rivale, Burgundy Sauvignon! Nel momento in cui il gruppo di Ash
si voltò e la riconobbe, la bambina dai capelli viola strabuzzò gli occhi
incredula e, dopo un istante in cui era rimasta bloccata al suo posto come
ipnotizzata, saltò indietro e puntò drammaticamente l'indice contro
Spighetto!
"AAAAAAH! C'est vous! C'est encore vous!" esclamò Burgundy, in quel
suo francese non proprio perfetto ma comunque pronunciato con entusiasmo.
"Monsieur Spighetto di Levantopoli, sembra che siamo legati dal filo rosso del
destino! Ti incontro sempre, ovunque io vada! Anche qui, in questa sperduta
regione di Unima, vieni a mettermi i bastoni tra le ruote!"
"Mademoiselle Burgundy, quale gradita sorpresa!" rispose Spighetto con tutta
calma, e con quel suo sorriso calmo ed accomodante che aveva il solo effetto di
far saltare ancora di più i nervi all'intenditrice dai capelli viola! "Certo non
immaginavo che le nostre strade si dovessero incrociare di nuovo tanto presto.
E' per me un onore e un grande piacere."
"Accidenti... dovevo aspettarmi che quella strana tipa si sarebbe fatta
vedere..." mormorò Touko, con un grosso gocciolone di sudore che le scendeva
dalla nuca. Burgundy emise un verso di indignazione e incrociò le braccia,
guardando dall'altra parte con un'espressione imbronciata sul suo grazioso viso.
"Hmph! Rallegrati quanto vuoi, signorino Spighetto, perchè tra non molto non
avrai più modo di farlo!" esclamò con voce quasi stentorea la ragazzina dai
capelli viola, sicura che questa volta sarebbe riuscita ad avere la meglio! "Non
sono più la Burgundy di un tempo, non monsieur! Ora sono rinata, e con la
mia nuova forza, finalmente potrò sconfiggerti e restituirti centuplicata
l'umiliazione che mi infliggesti quella volta alla tua Palestra!
Hahahahahaaaa!"
Burgundy si mise le mani sulle anche e, gettando al vento per un attimo ogni
parvenza di eleganza, esplose in una fragorosa risata che riecheggiò quasi
sinistramente per le case della cittadina antica, e costrinse Ash, Pikachu,
Misty, Panpour e Touko a coprirsi le orecchie per lo strazio! Era come avere un
altoparlante appena davanti all'orecchio... che non trasmetteva altro che quella
risata trionfante!
Una volta che l'eco della risata si fu affievolito abbastanza, e Misty non
sentì più quel fastidioso dolore all'orecchio, la rossa ex-Capopalestra di
Celestopoli guardò con fare poco convinto verso Burgundy. "Non per farmi gli
affari degli altri, ci mancherebbe altro... Ma non credi che, prima di poterti
vantare di aver battuto Spighetto in una battaglia di Pokemon, dovresti prima
averlo fatto? E per farlo... credo che dovresti sapere dove si tiene il torneo,
non credi anche tu? Per carità, il mio è solo un suggerimento." concluse
sarcastica. Burgundy si voltò di scatto verso Misty e, sogghignando astutamente,
puntò l'indice verso di lei...
"Hah! Questi sono solo dettagli! Ammettilo, non vuoi che io partecipi al
torneo perchè hai paura di farti battere da me e che ti farò fare una magra
figura, vero? Soprattutto adesso che sai che i tuoi Pokemon non hanno un granchè
di compatibilità con te! Stai cercando di saporarmi, non è vero?" esclamò la
giovanissima intenditrice dai capelli viola... lasciando un po' tutti di stucco
davanti alla parola che sembrava essersi appena inventata!
"Ehm... non è che intendevi 'sabotarmi', Burgundy?" chiese con sarcasmo
Touko. "Voglio dire, capisco che vedere Spighetto qui ti faccia uscire di testa
per la gioia, ma magari se presti attenzione a come parli prima di aprire la
bocca, i risultati saranno apprezzabili!"
"SPIGHETTO NON E' IL MIO RAGAZZO! Mi sono spiegataaaaaa?" esclamò a
squarciagola, facendo in modo che Ash, Pikachu e Misty fossero nuovamente
costretti a tapparsi le orecchie con le mani per non essere assordati!
Touko, da parte sua, non battè ciglio. "E chi ha mai detto che lo fosse? A
quanto pare, qui c'è qualcuno che ha una bella coda di paglia." affermò. "Ma
lasciamo perdere, e piuttosto, parliamo di questo torneo al quale tu ti vorresti
inscrivere per... umiliare Spighetto, dico bene? Beh, spiacente di informarti
che visto che nessuno di noi sa dove si trova, e tu non lo sai... allora questo
significa che, a meno che non troviamo qualcun altro che ci dia le informazioni
che vogliamo, allorasiamo un po' nei pasticci... non ti sembra?"
"Ugh... perchè devi farmi tutti questi discorsi, che io so benissimo come
vanno le cose?" protestò Burgundy con acredine. C'erano poche cose che la
facevano arrabbiare tanto quanto la gente che faceva notare le cose più ovvie di
questo mondo... "Beh... poco male, non dobbiamo fare altro che chiedere a
qualcuno, no? Per esempio... ehm..."
Guardandosi attorno, Burgundy notò con un certo disappunto che, in effetti,
non c'erano molti passanti in giro per le strade a cui poter chiedere
informazioni. Evidentemente, la maggior parte delle persone era già nel luogo
dove si sarebbe tenuta la competizione... ma questo piccolo particolare non
scoraggiò la bambina dai capelli viola, che strinse una mano a pugno e annuì
seriamente. "E va bene, allora diciamo che tutto quello che dobbiamo fare è
seguire la massa! Non saremo certo gli unici a voler partecipare alla gara di
Pokemon, dico bene? Forza, seguitemi! Non vogliamo arrivare in ritardo per
l'iscrizione, vero?"
"Io spero soltanto che tu sappia quello che stai facendo..." mormorò Touko,
scuotendo la testa con fare desolato mentre il gruppo si affrettava dietro
Burgundy. La giovanissima intenditrice si era messa a seguire una delle poche
persone che si aggiravano per le vie della cittadina, immaginando che fosse uno
dei partecipanti...
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Per fortuna, l'intuizione di Burgundy si era rivelata corretta, almeno per
questa volta: dopo pochi minuti di cammino lungo le stradina pietrose della
città di Eindoak, il gruppo era arrivato in una piazzetta circondata da edifici
in marmo bianco, nella quale erano stati messi su diversi stand e bancarelle che
vendevano souvenir ed oggetti assortiti, e nella cui parte centrale si trovava
una sorta di pedana sopraelevata, che doveva essere il ring dove si sarebbero
svolti gli scontri tra i Pokemon. Quasi increduli del fatto che Burgundy avesse
avuto l'idea giusta, Ash, Pikachu e Touko si guardarono attorno, evidentemente
in cerca del luogo dove fare le iscrizioni... mentre la ragazzina dai capelli
viola si fermò nel bel mezzo della piazzetta, mettendosi le mani sulle anche e
sghignazzando tra sè.
"Beh, l'idea di mademoiselle Burgundy ha funzionato, a quanto vedo!" disse
Spighetto con tutta tranquillità. "Certo, sarebbe bastato anche chiedere a
qualcuno, e sarebbestata la soluzione più semplice, ma non importa. L'importante
è che abbiamo raggiunto il luogo dove si svolgerà la competizione."
"Visto? Questa volta sono stata io a surclassarti, caro il mio Spighetto! E
aspetta di vedere cosa succederà quando ci incontreremo nel torneo!" esclamò
Burgundy con fare spocchioso. "Attendo il momento in cui ti batterò, e ti
restituirò la pariglia per l'umiliazione che mi hai inflitto ala tua Palestra,
signorino!"
"Santi numi, quella proprio non ha intenzione di lasciar correre..." mormorò
Misty, mentre si dirigeva verso il banco delle iscrizioni accompagnata da Ash,
Pikachu e Panpour. Ignorando del tutto le spacconate di Burgundy, la ragazzina
dai capelli rossi raggiunse l'addetta alle iscrizioni, e diede la sua adesione,
seguita a breve distanza da Ash, e poi da Touko, da Spighetto... e dalla stessa
Burgundy, che si era precipitata ad inseguirli non appena si era accorta di
essere stata lasciata indietro! Fu una questione di qualche minuto, e dopo aver
ricevuto il loro visto di partecipazione, i ragazzi si misero ad attendere in
una fila... dove una signora di una certa età stava distribuendo a tutti i
partecipanti una sorta di collanina alla quale era appesa la riproduzione di un
dente di drago, una zanna appuntita e ricurva che era stata lucidata quasi alla
perfezione.
"Bene... vedo che ci sono anche degli allenatori di altri paesi, a
partecipare al nostro evento." disse la donna, raggiungendo anche Ash e Pikachu,
e mettendogli al collo il piccolo medaglione. Ash vide che si trattava di una
donna di circa una cinquantina d'anni, che indossava un abito lungo in stile
tradizionale, di colore principalmente rosso, con una grande riga nera
orizzontale sulla gonna e un elegante, per quanto semplice, motivo quadrettato,
un copricapo rosso di forma allungata, e un paio di sandali di cuoio marrone
rozzamente lavorato. I suoi capelli erano color grigio-blu, lunghi fino a metà
schiena e pettinati in voluminosi boccoli, e portava al collo un medaglione
azzurro e rosso grande come una moneta. "Benvenuti nella città di Eindoak. Il
mio nome è Juanita, gestisco un negozio di souvenir qui vicino, e faccio anche
parte del comitato di organizzazione di questo torneo. Vi auguro buona fortuna.
I partecipanti, quest'anno, sono particolarmente agguerriti, e credo che dovrete
fare un po' di fatica per uscirne vincitori."
"Beh, meglio così. Io... non sono uno che si sente soddisfatto, se gli
avversari non sono di un certo livello!" esclamò Ash con decisione, dopo essersi
messo al collo l'amuleto simile ad una zanna di drago, che Pikachu cominciò
subito ad osservare con fare interrogativo. "Hmm... a questo proposito, vorrei
chiederle... a cosa serve esattamente questo amuleto? Come mai ce lo
distribuite?"
"Quello è, per così dire, il vostro lasciapassare per il torneo!" esclamò una
ragazzina di circa diciassette anni vestita in maniera abbastanza simile a
Juanita... con la differenza che il suo vestito terminava in vita, anzichè
coprirle anche le gambe, e indossava una sorta di minigonna in jeans dai bordi
frastagliati, e un paio di stivaletti rossi alti fino sotto il ginocchio. Il suo
copricapo era un po' meno alto di quello di Juanita, e portava al collo, oltre
alla collanina che serviva ad identificare i partecipanti, anche un medaglione
uguale a quello di Juanita. "Tenetelo sempre al collo, così vi potremo
identificare. A proposito... quindi voi siete di un altro continente,
giusto?"
"Sì... almeno, io e il mio ragazzo veniamo da Kanto." rispose Misty, tenendo
in braccio il suo Panpour. "Siamo in viaggio per imparare quanto più possibile
sui Pokemon e vedere quanto più possibile del mondo che ci circonda... solo così
potremo realizzare i nostri sogni! A proposito, io mi chiamo Misty Waterflower,
e ho 15 anni... e lui è il mio fidanzato, Ash Ketchum, della mia stessa età! E
poi con noi ci sono Touko, di Soffiolieve... Spighetto, della città di
Levantopoli... e Burgundy, che non so da dove venga!". Touko e Spighetto
risposero con un saluto, mentre Burgundy si limitò a storcere il naso e alzare
una mano.
"Piacere di conoscerti... ehm, non credo che tu ci abbia detto il tuo nome!"
salutò Ash.
La ragazza più grande si schiarì la voce, appoggiando una mano sulla spalla
di Juanita. "Giusto, avete ragione... il mio nome è Carlita, e lei è la mia
mamma, Juanita. La nostra famiglia si occupa di un negozio di souvenir, e al
tempo stesso ci occupiamo di ricerche riguardanti le antiche leggende sulla
Spada della Valle. Immagino che abbiate già sentito parlare di quel castello che
domina la vallata, giusto?" chiese, alzando poi lo sguardo verso quella bizzarra
costruzione a forma di spada che sembrava conficcata nella vetta della montagna.
"Le leggende dicono che sia lì che la Dragoenergia che una volta dava potere e
prosperità al popolo della Valle è stata sigillata."
"Sì, abbiamo avuto modo di documentarci almeno un po' sull'argomento..."
cominciò a dire Spighetto... senza accorgersi che, in mezzo ai partecipanti,
c'erano due persone familiari ma abilmente mimetizzate che stavano tenendo
d'occhio la loro conversazione, affiancati da qualcun altro che sembrava in vena
di dare loro qualcosa a cui pensare...
"Hey, Jessie... ma non siamo un po' ridicoli, con questi travestimenti?"
chiese un giovanotto dai capelli neri a caschetto e i baffi alla francese un po'
arricciati, che indossava un'elegante giacca bianca sopra un corpetto rosso,
pantaloni lunghi dello stesso colore e scarpe nere. Sembravano vestiti di
marca... ma un esame un po' più attento avrebbe permesso di vedere che si
trattava semplicemente di un'ottima imitazione, fatta così bene che non si
sarebbe vista la differenza a prima vista. Il ragazzo, in quel momento, stava
parlando ad una ragazza della sua stessa età - attorno ai vent'anni o giù di lì
- con lunghi capelli biondi lunghi che scendevano lungo la schiena, tenuti fermi
da un cerchietto rosa sulla testa, e che indossava una maglietta azzurra con
l'immagine stilizzata di una Jynx disegnata sul petto, una gonna lunga di colore
giallo chiaro, un paio di stivaletti rosa dall'aspetto appariscente, e un paio
di occhiali da vista dalle lenti fini... che non sembrava per niente contenta di
essere lì in quel momento!
"Ugh... non dirlo a me, James! Sono già abbastanza infastidita dal fatto che
ho dovuto rinunciare alla mia bellissima pettinatura per infiltrarmi in questa
stupidissima gara!" sussurrò lei, a voce quanto più bassa possibile. "Ugh... non
potevamo metterci semplicemente uno dei nostri soliti travestimenti, e farla
finita? Noooo... la signorina Domino ha insistito tanto sul fatto che dovevamo
indossare dei travestimenti degni di questo nome... e visto che è la preferita
del capo, non possiamo controbattere!"
Un Meowth che stava in piedi accanto alla ragazza bionda le diede una
gomitata sulle ginocchia, prima di rimbeccarla severamente. "Insomma, Jessie!
Capisco che ti da fastidio, anch'io vorrei potermi prendere la rivincita su quel
Persian che fa sempre le moine al capo... ma adesso devi stringere i denti e
partecipare a questo torneo! Intanto io andrò in giro a raccogliere più
informazioni possibili... e chissà che non riesca a sapere qualcosa anche su
quello che stanno facendo i mocciosi!"
"Va bene, Meowth... fai del tuo meglio!" mormorò James, per poi deglutire,
toccare il medaglione che portava attorno al collo, e tenersi pronto. Ci sarebbe
stato molto da fare, sia per lui che per Jessie...
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Finalmente, tutti i preparativi erano stati ultimati... e il gruppo di Ash,
Burgundy compresa, si era piazzato nella zona di attesa, dove tutti i
partecipanti attendevano il loro turno. Il primo round del torneo stava per
iniziare... e a salire sul ring per prima era una ragazzina bionda con addosso
un abito intero nero senza maniche, dai pizzetti bianchi sulle gambe, e scarpe
nere su calzettoni bianchi, che aveva al suo fianco un Pokemon dall'aspetto
fiero e regale, che Ash immaginò subito essere la versione ulteriormente evoluta
di un Servine: si trattava di un enorme serpente dal corpo bianco, ricoperto da
una pelle di un verde chiaro dal petto fino alla coda e di un verde più vivo
sulla schiena. Inoltre a metà del corpo presentava due motivi gialli che
ricordavano dei rami stilizzati. Le aperture della sua pelle si prolungavano in
due lunghe foglie arricciate. Presentava delle foglie anche sulla parte finale
della coda... e al contrario delle sue pre-evoluzioni, Snivy e Servine, non
aveva arti. Il suo sguardo era acuto e spocchioso, e deve l'impressione di
essere un Pokemon potente e maestoso.
"Wow, avete visto che roba?" esclamò Misty, guardando ammirata il Pokemon che
affiancava la biondina. "Quella dev'essere la forma finale di uno Snivy! Puoi
darci un'occhiata, Touko?"
"Certamente, Misty! Lo stavo già facendo!" rispose la ragazzina castana,
tirando fuori il suo Pokedex ed esaminando il Pokemon simile ad un serpente.
"Serperior, il Pokemon Regale. Tipo Erba, forma evoluta di Servine."
disse l'enciclopedia elettronica. "Può bloccare i movimenti dell'avversario
con il solo sguardo. Amplifica l'energia solare all'interno del suo corpo.
Intimidisce i nemici alzando la testa. Dà il meglio di sé quando combatte contro
un avversario molto forte, che non resta intimidito dal suo nobile
sguardo."
La ragazzina bionda sembrava un po' impaziente, e battè il piede sulle tavole
di legno del ring mentre attendeva che si facesse vedere. "Allora?" esclamò.
"Quanto ci mette il mio avversario ad arrivare? Non sono qui per aspettare i
suoi comodi!"
"Heheheee... non lo sai, mia cara, che nella vita c'è chi aspetta e chi si fa
aspettare?" rispose una voce femminile che ad Ash e ai suoi compagni sembrò
stranamente familiare... e infatti, quando videro salire sul ring la figura dai
capelli fucsia e dall'inconfondibile berretto giallo, si resero conto di non
essersi sbagliati: a salire sul ring in quel momento, con loro grande sorpresa,
era Georgia l'Annientadraghi in persona, con al proprio fianco il suo poderoso
Beartic! "E in questo caso... chi si è fatta aspettare sono stata io! Ma non ci
sarà da aspettare a lungo prima che il risultato di questa battaglia diventi
noto!"
La biondina guardò Georgia con espressione infastidita. "Hmph... certo che ti
dai un bel po' di arie, eh, rossa?" esclamò. "Beh, in questo caso sei cascata
male! La sottoscritta Mako e il suo Serperior ti daranno una bella lezione... e
non credere che il tuo Beartic ti potrà salvare dall'umiliazione che ti sto per
infliggere!"
L'enorme orso polare ringhiò spocchiosamente, sostenendo lo sguardo
dell'enorme Serperior che strisciava a fianco della ragazzina bionda... e la
cacciatrice di Draghi sghignazzò, aggiustandosi il berretto sulla testa.
"Perfetto, allora perchè non me lo fai vedere? Vediamo se il tuo Serperior è
davvero all'altezza del mio Beartic? Certo avrei preferito combattere contro un
Pokemon Drago, ma il tuo Pokemon non sembra tanto male come avversario! Fatevi
sotto!"
"Bearrrrr!" ringhiò Beartic, mettendosi in posizione di guardia nello
stesso momento in cui Serperior strisciava agilmente davanti a Mako. Il serpente
di foglie iniziò subito, scagliando un attacco Parassiseme che colpì l'orso
bianco sul petto, germogliando rapidamente in un reticolo di rampicanti che si
avvinghiò attorno al suo corpo muscoloso e cominciò ad assorbire la sua energia.
Beartic grugnì infastidito, sentendo le liane che iniziavano a costringerlo, ma
ci sarebbe voluto un attimo di tempo prima che il Parassiseme iniziasse a fare
effetto e a risucchiargli le forze... e Georgia aveva tutta l'intenzione di
sfruttare al meglio il tempo che aveva a disposizione.
"Tutto qui? Scusa tanto se non mi faccio impressionare, mia cara!" affermò
Georgia. "Forza, Beartic, dagli un assaggio del tuo Ventogelato!"
Il gigantesco plantigrade ruggì fragorosamente e soffiò una raffica di vento
gelido, frammisto a cristalli di ghiaccio, dalla bocca armata di denti aguzzi,
investendo il malcapitato Serperior, che si strinse nelle spire e rabbrividì,
sentendo i propri muscoli irrigidirsi per il gelo! Furiosamente, Serperior si
scosse e cercò di attaccare Beartic da lato, ma i suoi movimenti erano stati
rallentati, e non riuscì ad attaccare con abbastanza rapidità, e Georgia e il
suo Beartic furono rapidi a difendersi. "Presto, Beartic! Respingilo con
Sfuriate!" esclamò la rossa Annientadraghi, e il suo Pokemon attese a piè fermo
finchè Serperior non fu giunto a tiro, per poi assalirlo con una raffica di
artigliate che colpirono il serpente in pieno! Uno, due, tre colpi... al quarto
colpo, Serperior venne scagliato dolorosamente sul ring, e a poco servì il fatto
che il Parassiseme scegliesse quel momento per risucchiare un po' di energia a
Beartic, trasferendolo a Serperior. Beartic grugnì infastidito e incespicò per
un paio di secondi, mentre Serperior riprese un po' le forze e si drizzò in aria
per metà della sua ragguardevole lunghezza.
"Serperior, usa Fulmisguardo... e poi attacca con Schianto!" esclamò Mako,
decisa a far sì che ogni minimo vantaggio contasse. Il suo Serperior squadrò il
Beartic di Georgia con un'espressione feroce, facendolo tentennare per un
istante... e poi, sferrò un poderoso colpo circolare con la sua coda ricoperta
di foglie, centrando Beartic al fianco, e riuscendo a farlo barcollare. Ma
Georgia aveva allenato il suo Pokemon meglio di quanto la biondina sembrava
pensare... e dopo un attimo di esitazione, Beartic lanciò un possente ruggito e
scagliò via Serperior con una zampata!
"Non perdiamo troppo tempo, Beartic. Finiscilo con Scagliagelo!" esclamò
Georgia. Il gigantesco orso polare alzò le braccia e scagliò una raffica di
grossi pezzi di ghiaccio frastagliati contro il Pokemon serpentino... che,
intirizzito dal precedente attacco Ventogelato, non fu in grado di schivarlo con
la sua consueta agilità, e venne centrato in pieno, finendo a terra con gli
occhi trasformati in spirali!
"No! Accidenti, abbiamo perso..." commentò Mako, per poi sfilarsi con
riluttanza il ciondolo dal collo e richiamare il suo Serperior sconfitto.
"Sigh... e va bene, inutile recriminare. Andrà meglio la prossima volta."
"E se posso darti un consiglio, informati meglio su che avversario avrai
davanti, okay? Per adesso... un'altra vittoria per la grande Georgia
l'Annientadraghi!" commentò Georgia, per poi avvicinarsi al suo Beartic e dargli
una pacca amichevole sulla spalla. "E bravo, Beartic. Ma sapevo che ce l'avresti
fatta, dopotutto ti ho allenato per affrontare avversari anche più tosti di
questo!"
"Bearrrr!" esclamò Beartic, incrociando le braccia sul petto mentre il
pubblico applaudiva alla sua dimostrazione di abilità. Georgia annuì e fece
ritornare Beartic nella sua Pokeball, poi cominciò a scendere dal ring, sempre
accompagnata dagli applausi del pubblico.
"Hmm... non mi aspettavo che Georgia partecipasse! E devo dire che il suo
Beartic è diventato ancora più forte, da quando l'abbiamo vista per l'ultima
volta." affermò Touko, seguendo l'Annientadraghi con lo sguardo. "Devo ammettere
che se la incontrassimo in questo torneo... non so se io e i miei Pokemon
saremmo in grado di battere quel suo Beartic!"
"Hmph, tutta scena! Chi si crede di essere, quella lì, in ogni caso?" esclamò
Burgundy con fare spocchioso. "Aspettate che tocchi a me salire sul ring, e
vedrete se non faccio le scintille! A proposito, quand'è che mi
chiameranno?"
Come se qualcuno avesse sentito la sua domanda e desiderasse risponderle
subito, la voce di un annunciatore si fece sentire dagli altoparlanti che
circondavano l'arena. "Uno scontro davvero intenso anche se breve, amici fan
di Pokemon! Georgia e il suo Beartic hanno conseguito una impressionante
vittoria contro Mako e il suo Serperior... e ora, tocca al secondo round! Si
presentino sul ring... Burgundy e Tatsuki!"
Il grazioso viso di Burgundy assunse immediatamente un colorito blu cobalto
per un misto di sorpresa, imbarazzo ed eccitazione... mentre Ash, Misty, Pikachu
e Touko ridacchiavano sotto i baffi, e Spighetto si mise a posto la giacca con
tutta calma. "Beh, come si suol dire, questa domanda è capitata proprio al
momento giusto." affermò il ragazzo dai capelli verdi, guardando la persona che
si stava presentando sul ring: un ragazzo dell'età di Burgundy, piuttosto
sovrappeso, con addosso un vestito simil-cinese rosso con i bordi gialli e un
simbolo simile ad una fiamma stilizzata cucito accanto ad una tasca, e i capelli
castani pettinati in tre "punte" sopra e ai lati della testa. Aveva già fatto
uscire il suo Pokemon, un umanoide corpulento, con una pelle rossa e
dall'aspetto roccioso. Sembrava indossare una divisa per arti marziali bianca e
nera, la sua testa era ovale, con una sezione a forma di "Y" che copre il naso e
le sopracciglia. Il colletto del suo vestito era nero, mentre sulle maniche era
presente un motivo incrociato. Era dotato di tre dita per mano e per piede, e
possedeva inoltre una cintura nera da karate e i suoi pantaloni bianchi avevano
delle toppe nere sulle ginocchia. Sembrava alquanto forte e determinato... e Ash
non perse tempo ad inquadrarlo con il suo pokedex per vedere di cosa si
trattasse.
"Throh, il Pokemon Judo. Tipo Lotta." spiegò il Pokedex. "La
cintura da karate lo rende più forte. I Throh selvatici si costruiscono le
cinture usando piante rampicanti. Quando incontra un avversario più grande di
lui, lo assale l'istinto di lanciarlo via. Cambia cintura quando diventa più
forte."
L'espressione stravolta di Burgundy si trasformò rapidamente in un ghigno
convinto. "E va bene! Adesso tocca a me! Guardate un po' di cosa sono capace!"
esclamò la bambina dai capelli viola, dirigendosi rapidamente verso il ring,
cercando di sembrare quanto più elegante e distinta possibile... ma finendo per
risultare fin troppo legata nei movimenti! La ragazzina tirò fuori una Pokeball
dalla sua cintura e la soppesò tra le mani mentre saliva sull'arena e si
preparava ad affrontare Tatsuki e il suo Throh. "Eccomi qui! Bonjour, è
l'ora dell'assaggio, s'il vous plait!"
Il ragazzo di nome Tatsuki sbattè gli occhi meravigliato, mentre Burgundy
lanciava in aria la sua sfera, e da essa ne usciva un altro Pokemon che Ash e i
suoi compagni non avevano mai visto: era simile a una pallina di cotone, e al
posto delle braccia aveva due foglie verdi, con occhi arancioni posti nella
fascia centrale bianca più chiara del suo corpo, contornati sopra e sotto da
batuffoli di cotone. Sul retro aveva una sezione di forma stellata simile alla
parte dove il frutto è connesso alla pianta, e fluttuava in aria senza peso,
quasi per magia. Ancora una volta, Ash non perse tempo e diede un'occhiata al
suo Pokedex per capire cosa fosse quel Pokemon.
"Wow... certo che oggi ne stiamo vedendo un bel po', di nuovi Pokemon!"
commentò il ragazzo, mentre il piccolo computer portatile cominciava a dare le
spiegazioni.
"Cottonee, il Pokemon Cotonpalla. Tipo Erba... Erba... Erba..." il
Pokedex si incantò per un attimo, e Ash lo scosse un po' infastidito per vedere
se così si rimetteva a posto. Per fortuna, il piccolo computer portatile si
rimise a posto un attimo dopo e riprese a spiegare. "Si sentono più sicuri in
gruppo. Quando incontrano i loro simili, non li lasciano e insieme formano una
grande nuvola. Si sposta sospinto dal vento. Nei giorni di pioggia si
appesantisce e trova riparo ai piedi di grossi alberi. Se viene attaccato crea
una nuvola di cotone per confondere il nemico, poi ne approfitta per
fuggire."
"Pika pi?" chiese Pikachu, toccando il Pokedex con una zampina come
per assicurarsi che funzionasse correttamente. Ash diede un'altra occhiata al
suo computer portatile, e alzò le spalle, non spiegandosi cosa fosse successo.
"Non ne ho idea, Pikachu... all'improvviso, il mio Pokedex si è come
incantato..." rispose il giovane allenatore di Biancavilla. "Però adesso
funziona. Non capisco, non lo aveva mai fatto prima d'ora..."
Burgundy e il suo Cottonee, non badando a quello che stava succedendo tra il
pubblico, si prepararono alla sfida, e il Pokemon di cotone fluttuò
leggiadramente in aria attorno alla sua allenatrice, mentre Throh si inchinava
con grazia prettamente orientale prima di mettersi in una posizione di
combattimento. Tatsuki, che non sembrava essere il tipo da sprecare tante
parole, fece un piccolo sorriso e annuì, dando inizio allo scontro! "Okay,
Throh, cominciamo noi! Parti con un bel Movimento Sismico!"
"Cottonee, usa Paralizzante!" ordinò Burgundy... e con grande sorpresa di
Tatsuki, il Pokemon Cottonpalla agì per primo, scuotendo il proprio corpo con
energia e rilasciando una finissima polvere argentata in aria che creò una
nuvoletta scintillante attorno a lui. Throh, ormai troppo vicino al suo
bersaglio per scansare l'attacco, si ritrovò nel bel mezzo delle spore
paralizzanti, e i suoi movimenti rallenatrono bruscamente, facendolo incespicare
e cadere su un ginocchio!
"Cosa?" esclamò Tatsuki. "Ma come... che significa, il mio Throh avrebbe
dovuto raggiungere il tuo Pokemon prima che lui potesse reagire! Che significa
questo scherzo?"
"Oh, puoi ben dire che si trattava di uno scherzo!" esclamò Burgundy con
espressione altezzosa. "Vedi... questa è l'abilità speciale del mio Cottonee,
Burla! In pratica, gli permette di agire più velocemente quando usa delle mosse
che non provocano danni diretti! Niente male, eh?"
"Nee nee! Cottonee!" esclamò il simpatico Pokemon di cotone, muovendo
le sue braccia-foglie in aria come se fossero state ali, ed emettendo un acuto
richiamo con la sua voce melodiosa. Tuttavia, per quanto fosse in difficoltà,
Throh non era ancora sconfitto... e lo diede a vedere un istante dopo,
approfittando del momento in cui la ragazzina dai capelli viola aveva abbassato
la guardia!
"Capisco... ma a quanto pare, neanche tu sai qual è l'abilità speciale del
mio Throh... e adesso è il caso di mostrartela!" esclamò Tatsuki. Throh era
riuscito a rialzarsi, e stava in quel momento facendo qualche passo indietro per
sfuggire alla nube di vapore paralizzante che circondava Cottonee... e un attimo
dopo, il suo corpo tozzo e robusto venne circondato da una scintillante aura
azzurra, che Ash conosceva già fin troppo bene! L'aveva vista già due o tre
volte, osservando lo Ursaring del suo rivale Paul in azione!
"Oh, cavolo... ragazzi, quello significa che Throh ha l'abilità
Dentistretti!" esclamò il ragazzo.
"Cosa? Dentistretti? E cosa significa? Che cosa fa questa abilità?" chiese
Touko, non avendo mai avuto modo di confrontarsi con un Pokemon dotato di questa
capacità speciale.
Fu Misty a rispondere per Ash. "Si tratta di un'abilità speciale che aumenta
la forza del Pokemon quando questo viene colpito da un cambio di status
negativo, come la paralisi, l'avvelenamento o una scottatura." spiegò la rossa.
"Adesso... la potenza di Throh è aumentata moltissimo, e temo che senza volerlo,
Burgundy si sia messa nei guai con quella mossa!"
"Il Throh di quel giovane allenatore... è in effetti alquanto più forte di
prima. Si vede anche da qui." disse Spighetto, dando l'impressione di essere
sinceramente dispiaciuto per Burgundy. Tatsuki, da parte sua, non indugiò oltre
e diede un altro ordine al suo Pokemon Lotta.
"Adesso, Throh... attacca con un bel Vitaltiro!" esclamò il ragazzo, mentre
Burgundy, fiutando che cominciava a mettersi male per lei, corrugava la fronte e
cercava di pensare ad un modo che poteva avere di avere la meglio...
"Presto, Cottonee! Contrastalo con un attacco Megassorbimento!" esclamò la
bambina dai capelli viola, nel tentativo di guadagnare tempo e pensare ad un
altro modo di affrontare il Pokemon Judo. Ma il tentativo non andò a buon fine -
Cottonee riuscì a mandare a segno il suo attacco, assorbendo un po' di energia
dal suo avversario, ma quest'ultimo non subì più di tanti danni, e contrattaccò
con un ampio movimento del braccio, afferrando Cottonee in una sorta di
atterramento da judo, e poi scagliandolo via con forza! Il malcapitato Cottonee
si schiantò a terra, rimanendo stordito e dando la vittoria a Tatsuki, mentre
Burgundy digrignava comicamente i denti per la rabbia!
"Grrr... spero che tu perda subito! Mblllll!" esclamò Burgundy, mostrando la
lingua al suo avversario per poi richiamare Cottonee e marciare in direzione
opposta al ring, con tutta la grazia di un rinoceronte, pestando i piedi a terra
ad ogni passo. Alcuni degli spettatori la guardarono con disapprovazione, non
esattamente contenti della scarsa eleganza con cui aveva preso la sconfitta...
ma in quel momento, a Burgundy la cosa noninteressava minimamente. Che
pensassero quello che volevano di lei! Quello che la seccava di più era aver
fatto quella figura meschina davanti a Spighetto... ed ora, lei ne era sicura,
lui avrebbe provveduto a farla sfigurare vincendo il suo incontro e piazzandosi
più in alto di lei!
Ash e i suoi compagni, da parte loro, sembravano più preoccupati del fatto
che Burgundy ci fosse evidentemente rimasta così male - anche se cercava di
coprirlo con la rabbia e la superbia - e Touko per prima, per quanto non
provasse un'eccessiva simpatia nei confronti della giovanissima intenditrice,
cercò di seguirla per dirle di andare troppo lontano, e magari per consolarla un
po' per la sconfitta subita. Tuttavia, pur con riluttanza, Spighetto le fece
cenno di non fare così.
"Aspetti, mademoiselle Touko. Io... temo che non sia una buona idea, in
questo momento, correre dietro a mademoiselle Burgundy." disse il ragazzo dai
capelli verdi, per poi anticipare la domanda che Touko stava per fargli.
"Mademoiselle Burgundy è molto orgogliosa... e temo che potrebbe interpretare la
sua sollecitudine come condiscendenza, come un modo per farla sentire inferiore,
anche se sono sicuro che non è questa la sua intenzione. Per adesso... è meglio
lasciare che vada un po' a riflettere da sola. Non si preoccupi, sono sicuro che
quando si sentirà un po' meglio, tornerà da noi."
Misty si disse d'accordo. "Sì, è vero. Posso immaginare come Burgundy si
senta in questo momento, e... credo anch'io che non apprezzerebbe se qualcuno le
venisse dietro. Temo che lo prenderebbe come un modo per compatirla, e per lei
sarebbe una vergogna essere compatita." affermo.
"Va... va bene, Spighetto, se lo dici tu..." mormorò Touko, gettando uno
sguardo preoccupato alla direzione nella quale Burgundy era scomparsa. Pikachu
le fece cenno che andava tutto bene, e che non era il caso di preoccuparsi -
Burgundy sarebbe tornata presto.
"Pika pika pichu, pikachu!" disse il topolino elettrico.
"Sì, lo penso anch'io." disse Ash, che ormai aveva sviluppato una certa
esperienza nel trattare con le persone. "Persone come Burgundy non amano quando
gli sembra che la gente abbia compassione di loro. Non vogliono farsi vedere
deboli. Vedrai che andrà tutto bene, e sarà di ritorno prima di quanto tu
pensi."
"Spero che tu abbia ragione, Ash..." mormorò la ragazzina castana.
Qualche attimo dopo, l'annunciatore provvide ad avvertire tutti che era
giunto il momento dello scontro successivo. "Ehm... purtroppo, non tutti gli
allenatori riescono a reagire ad una delusione con la stessa dignità... ma
andiamo avanti! Ci congratuliamo con Tatsuki per l'abilità da lui dimostrata, e
chiamiamo sul campo i nuovi due allenatori: diamo il benvenuto a Misty
Waterflower di Kanto, e al giovane Leeku, proveniente da un villaggio qui
vicino! Prego, i concorrenti si presentino sul campo!"
"Okay, tocca a me! Vediamo cosa riesco a fare!" esclamò Misty, annuendo in
direzione dei suoi compagni. Ash le si avvicinò e le diede un bacio sulla
guancia, mentre Pikachu e Panpour fecero il segno del pollice in alto, per
augurarle buona fortuna. Misty ricambiò e si diresse verso il ring improvvisato,
dove stava già attendendo un ragazzo della sua stessa età dai capelli blu a
caschetto, con un ciuffo ribelle su un lato della testa e una frangia che
nascondeva in parte il suo occhio sinistro, con addosso una semplice veste di
colore neutro e un paio di pantaloni lunghi blu, un paio di scarpe polverose e
un po' consunte, e delle fasce bianche attorno agli avambracci, dai gomiti fino
ai polsi. Al suo fianco, si trovava un altro Pokemon dall'aspetto nobile e
battagliero, che ricordava un leone marino blu con delle zanne triangolari che
fuoriuscivano dalla sua bocca. Dei lunghi baffi bianchi spountavano dal suo muso
allungato, e aveva gli occhi e il naso rossi. La sua testa era protetta da un
elmetto che sembrava la conchiglia di un paguro, con una minacciosa escrescenza
a forma di lancia che spuntava sulla fronte. Un carapace di colore
azzurro-grigio copriva il ventre della creatura, e le sue zampe erano protette
da delle spesse piastre di armatura che sembravano essere fatte di conchiglie.
Due spade in miniatura erano rinfoderate nelle placche di armatura che
proteggevano le zampe anteriori, che facevano da foderi per le due potenti armi.
"Quel Pokemon dev'essere una forma evoluta di Dewott! Le somiglianze sono
impressionanti!" esclamò Touko, scannerizzando anche lui...
Il responso del Pokedex confermò le sue supposizioni. "Samurott, il
Pokemon Dignità. Tipo Acqua, forma evoluta di Dewott. Usa parte dell'armatura
degli arti anteriori come fosse una grande spada. Intimidisce il nemico col solo
ruggito, e può zittirlo con una sola occhiata. Riesce ad estrarre le sue spade,
colpire il nemico e riporle al loro posto nelle zampe anteriori in un batter
d'occhio."
"Pika pikachu! Pika pika, pika pi?" squittì Pikachu rivolto ad Ash,
che ridacchiò brevemente.
"Heheheee... hai ragione, un giorno anche il nostro Dewott evolverà in un
Pokemon bello e forte come quel Samurott!" commentò il giovane allenatore... e
come in risposta, il suo Dewott emerse dalla sua Pokeball, e lanciò un grido di
gioia, tenendo alte le sue conchiglie-spade!
"Dewwwwww!" esclamò.
Misty osservò ammirata il maestoso Pokemon d'Acqua che si ergeva davanti a
lei... e al Pokemon che aveva appena fatto uscire, il suo Alomomola, che si
teneva sospeso in aria agitando elegantemente le sue pinne. "Wow... devo
ammettere che quel Pokemon ha un aspetto davvero impressionante!" esclamò la
ragazzina dai capelli rossi, osservando Samurott con attenzione. "Ho
l'impressione che sarà uno scontro molto combattuto!"
"Se il tuo Alomomola è allenato come si deve, immagino di sì. Altrimenti, non
aspettarti di durare a lungo contro un Samurott." affermò il ragazzo dai capelli
azzurri di nome Leeku. "Bene, se non hai nient'altro da dire... allora
cominciamo pure! Samurott, attacca con Tagliofuria!"
"Alomomola! Usa il tuo attacco Doppiasberla!" esclamò Misty, ben consapevole
che il pesce luna gigante poteva ben permettersi di prendere un colpo o due.
Samurott attaccò per primo, lanciando un acuto e al tempo stesso melodico grido
di battaglia mentre sferrava un poderoso fendente con una delle spade nascoste
nella sua corazza, e riuscì a colpire Alomomola al fianco, facendolo barcollare!
Tuttavia, Alomomola non venne rallentato che di un secondo, e dopo essere
scattato ad un lato del suo avversario, lo attaccò con una raffica di colpi
sferrati con la sua pinna dorsale, schiaffeggiandolo in faccia per tre volte di
seguito. Samurott fece un passo indietro, scuotendo la testa per il dolore, ma
si rialzò rapidamente e si preparò ad attaccare di nuovo!
"Bravo, Alomomola! Adesso, invece... proteggiti con Acquanello!" esclamò
Misty, pensando che almeno per il momento fosse più saggio concentrarsi sulla
difesa. Quel Samurott dava l'impressione di essere un avversario
formidabile...
Alomomola canticchiò allegramente il proprio nome e creò dei risplendenti
anelli d'acqua limpida attorno a sè, facendosi scudo con essi e recuperando quel
po' di forze che il Tagliofuria di Samurott gli aveva sottratto. Frustrato,
Leeku decise di tornare all'attacco, questa volta con una mossa un po' più
pericolosa. "Non importa, Samurott, puoi farcela ancora! Adesso usa
Vendetta!"
Samurott ruggì e si scagliò contro Alomomola, sferrando un potente colpo di
taglio con la zampa anteriore destra... ma il pesce luna rosa si difese
efficacemente all'ultimo momento, riuscendo ad amortizzare il colpo, che riuscì
soltanto a scuoterlo un po', e a fargli qualche graffio. Tuttavia, così facendo,
il nemico si era portato a distanza sufficiente... e Leeku sorrise lievemente,
pensando che il prossimo colpo sarebbe stato quello decisivo. "Perfetto! Adesso
usa Lacerazione, presto!"
"Samur!" esclamò con voce possente la lontra samurai, scuotendo la
testa e sferrando un colpo formidabile con la lama affilata posta sul suo elmo!
Alomomola venne raggiunto in pieno e scagliato a terra... e questa volta, ci
mise un po' più di tempo per rialzarsi. Alomomola scosse la testa, e prese fiato
per non farsi cogliere dal panico. Per fortuna, gli addestramenti che aveva
fatto con Misty si rivelarono fruttuosi, e il Pokemon Assistenza riuscì quasi
subito a ribattere.
"Continua così, Alomomola, stai andando bene!" esclamò Misty. "Ora forza...
usa il tuo attacco Acquadisale!"
"Momo!" con un'esclamazione acuta, Alomomola scagliò un potente getto
di acqua salata che schiaffeggiò Samurott in piena faccia, institendo sui punti
in cui la lontra samurai era già stata colpita!
"Forza, Samurott, è il momento di fare sul serio!" esclamò Leeku. "Attacca
con Nottesferza, ora!"
"Alomomola, evitalo con Protezione!" Misty reagì con la pronteza di
un'allenatrice esperta, ed Alomomola le strizzò un occhio con fare complice
prima di creare una barriera di energia davanti a sè! Samurott scattò in avanti,
con il corno risplendente di luce nera, e cercò di colpire Alomomola con un
altro fendente... ma l'attacco Nottesferza venne bloccato dallo schermo di
energia dell'avversario, e Samurott rimbalzò indietro con un grugnito di
frustrazione! Alomomola annuì soddisfatto, sentendo che le forze gli ritornavano
grazie ad Acquanello... e il pubblico applaudì brevemente, soddisfatto di come
stava andando lo scontro!
"Misty ed Alomomola lavorano davvero bene insieme!" disse Touko, che non si
stava perdendo neanche un istante dello scontro. "I loro allenamenti stanno
dando frutto... in particolare, quelli che hanno fatto a Sciroccopoli, al Metrò
Lotta! Ora li vedo molto più sicuri, nell'usare le loro mosse!"
"Già, hai ragione... cavolo, dovrò darmi una mossa, se vorrò stare alla pari
con la mia cara Misty! Heheheee..." ridacchiò Ash... un attimo prima che una
strana sensazione, la stessa che aveva provato durante quella sosta fatidica,
lungo la strada attraverso le lande deserte! La sensazione di un'Aura
particolarmente potente, appartenente a qualcuno che lo stava osservando da una
posizione sicura! "Huh? Un momento, e questo cosa... accidenti, ancora questa
strana sensazione!"
"Dewott?" chiese Dewott, con del tutto certo di cosa volesse dire il
suo allenatore. Anche Pikachu drizzò le orecchie, voltandosi nella stessa
direzione in cui stava guardando Ash... e cercando di vedere qualcosa sui tetti
della città! Anche Touko, Spighetto e Panpour si accorsero dell'improvviso
cambiamento di umore del loro compagno, e fecero presto a fare due più due!
"Ash, che succede?" chiese il giovane intenditore. "Hai... di nuovo sentito
quella strana sensazione? Si tratta di nuovo dell'Aura?"
"Sì... sento che c'è qualcosa sui tetti... in quella direzione..." affermò il
ragazzo, corrugando a fronte mentre cercava di percepire un po' meglio l'Aura
che incombeva su di loro. La sua scarsa dimestichezza non gli consentì però di
fare molto. "Ma non riesco a capire cosa sia..."
Carlita, che si trovaa poca distanza ad attendere il suo turno come tutti, si
accorse a sua volta del cambiamento di umore di Ash... e sbattè gli occhi, in
parte confusa, e in parte curiosa. Quel ragazzo poteva essere qualcosa di più di
quello che sembrava...
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Poco lontano dalla città, un giovane allenatore che stava tornando al luogo
che lui chiamava casa, accompagnato dal suo Reuniclus e dalla sua Gothitelle,
stava a sua volta guardando verso il cielo, seguendo la direzione che la sua
elegante Pokemon Psico dall'aspetto cupo ed affascinante al tempo stesso gli
stava indicando. Il giovane, i cui capelli erano stranamente per metà bianchi e
per metà neri, sembrava alquanto sorpreso... ma un attimo dopo, la sua
espressione cambiò, e sul suo volto severo si dipinse un sorriso speranzoso.
"Potrebbe davvero essere lui, questa volta... Reuniclus, Gothitelle, forse
questa volta ci siamo! Dopo tanti secoli, finalmente la leggenda del Popolo
della Valle avrà nuova vita..." affermò Damon, per poi incamminarsi con passo
più deciso verso Eindoak, impaziente di vedere con i suoi stessi occhi se quello
che sperava con tutte le sue forze si sarebbe avverato...
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CONTINUA...
Nota dell'autore: Come potete vedere, ho aggiunto Burgundy e Georgia alla
trama rielaborata del 14° film... come andranno le cose, con anche quelle due
pazze scatenate in lizza? Nel prossimo capitolo, le vicende del film di Victini
entreranno davvero nel vivo, allorchè il grazioso Pokemon Vittoria farà il suo
ingresso trionfale! Spero che non mi ci vorrà troppo per aggiornare, e nel
frattempo vi auguro buon proseguimento!