Dritti alla meta e conquista la preda

di RegalGina
(/viewuser.php?uid=769361)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino

Fu il risveglio più dolce di sempre. Non appena Regina aprì gli occhi, una marea di sensazioni la invase ed il calore delle braccia di Jack che l’avvolgevano era impagabile. Con la testa appoggiata alla sua spalla, si prese un momento per godere appieno di quel momento. Iniziò ad accarezzargli il petto mentre ripensava a ciò che era appena successo. Non era da lei lasciarsi trasportare in quel modo dalle emozioni, ma per la prima volta nella sua vita quella dolcezza, quella passione l’avevano fatta sentire completa. Questo però la spaventava, dopo quello che era successo con Daniel aveva una paura folle di amare di nuovo. Per il momento però, decise di accantonare la questione perché si sentiva felice, e non solo per ciò che era accaduto quella notte: aveva finalmente ritrovato la speranza di riabbracciare Henry. Il modo per arrivare a Neverland lo conosceva: “seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino”, l’aveva letto in uno di quei libri di favole che leggeva a suo figlio quando era piccolo, prima di addormentarsi. Doveva solo far volare la nave, ma per la sua magia non era affatto un problema.
Decise di alzarsi e di uscire all’aria aperta, ormai doveva essere giorno. Uscì dal letto cercando di non fare rumore, si rivestì (odiava quei vestiti da pirata, ma li avrebbe dovuti sopportare ancora per poco) e varcò la soglia della stanza. La luce del giorno quasi la accecò, il sole era caldo e già alto all’orizzonte. Tra i pirati non regnava più quell’agitazione del giorno prima, ognuno svolgeva le sue mansioni tranquillamente. L’uomo che si chiamava Gibbs la notò subito in lontananza e le andò in contro.
- Buongiorno signorina. Avete passato una buona notte con il capitano? – Disse malizioso. – State tranquilla, sono l’unico su questa nave a conoscere il suo segreto - Regina rimase sbalordita e con perfetta naturalezza rispose come se fosse ancora la regina cattiva. Da quando si era svegliata si sentiva tremendamente lei stessa, perciò non si trattenne.
- Come osate? Voi ed il vostro amico potreste anche essere a conoscenza dell’esistenza della foresta incantata, ma non avete idea di chi sono io. -
Completamente disinteressato a quello che Regina aveva appena detto, le fece cenno di seguirlo fino al timone, dove prese il posto del timoniere.
- E così voi… Sapete usare la magia? –
- Si è così. –
- Geniale! – Esclamò Gibbs.
- Oh si, anche io lo definirei geniale – Una voce dietro di loro fece venire i brividi a Regina. – Soprattutto quello che hai fatto stanotte tesoro… - le sussurrò all’orecchio facendola arrossire. Era incredibile come alla presenza di quell’uomo rimanesse paralizzata.
- Abbiamo finalmente una rotta capitano? –
- Sì Gibbs, ce l’abbiamo. Neverland...! – esclamò Jack con una punta di orgoglio nella voce – Allora dolcezza, come ci arriviamo? -  disse rivolto a Regina cingendole i fianchi e stringendola a se. I loro volti erano così vicini che lei ci mise un po’ di tempo per capire cosa dovesse dire. Poi, gli occhi piantati in quelli di lui:
- Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino. – disse tutto d’un fiato.
Gibbs e Jack rimasero interdetti.
- Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino? Ma che significa? – sbraitò Gibbs. – Jack sei sicuro che non ci stia prendendo in giro? –
- Non credo Gibbs… Lasciamola finire. –
- Ebbene… -  disse Regina liberandosi dalla presa del pirata – la vedete quella stella? – indicò un punto nel cielo, dove nonostante fossero in pieno giorno, brillava una stella. – Dobbiamo proseguire verso di lei, girare a destra e poi… Beh, dritto fino al mattino. Semplice no? –
I due pirati la guardavano sbalorditi.
- Dobbiamo volare – disse Regina irritata vedendo che gli uomini che aveva davanti non la stavano capendo.
- Volare? – esclamarono in coro Jack e Gibbs. – Che razza di diavoleria è questa? –
- Andiamo, con la magia! – aprì il palmo della mano e fece apparire una fiammella. I pirati fissarono sbalorditi il fuocherello. Quando Regina lo fece sparire si riscossero, gli occhi sbarrati e a bocca aperta.
- Ma come… - Iniziò a farfugliare Gibbs.
- Vogliamo andare? – Lo interruppe seccata la regina. Era sempre più impaziente di riabbracciare il suo bambino.
 
La Perla Nera era in volo ormai da diverse ore, la magia di Regina era stata impeccabile e tutti ne erano rimasti colpiti. Secondo i suoi calcoli, sarebbero dovuti arrivare a Neverland entro sera. Si avvicinò a Jack, che aveva ormai preso il posto di Gibbs al timone, per intavolare una discussione e cercare di scoprire qualcosa in più sulla sua storia. Infondo, non sapeva nulla di lui.
- Allora Jack… - iniziò con un tono curioso – cos’è successo tra te e tuo figlio? –
Il capitano non rispose, sembrava alquanto reticente, come se la semplice domanda l’avesse ferito.
- A me puoi dire tutto Jack…  E poi, mi sembra il giusto prezzo da pagare per averti aiutato. –
- Non siamo ancora a destinazione Regina. Potresti avermi ingannato – disse con una serietà che non gli si addiceva per niente.
- Certo, ma avrei anche potuto distruggere te e la tua ciurma di imbranati se avessi voluto, lo sai bene. E poi anch’io ho perso qualcosa, per questo ho  acconsentito di condurvi a Neverland.–
Jack la guardò con aria interrogativa: - Cosa? –
- Piano capitano, se non sbaglio l’ho fatta io la prima domanda. – Ancora una volta Jack non rispose. Non era da lui quel silenzio, assolutamente no. Era come se fosse… Triste.
Dopo una lunga pausa si decise finalmente a parlare.
- Molti anni fa, sentii parlare di un luogo dove fosse possibile conquistare l’immortalità. Si vociferava che esistesse una fonte con queste proprietà straordinarie, ma non si trovava nella Foresta Incantata, bensì in un altro mondo, un mondo senza magia. Questo. –
- Quindi anche tu… anche tu vieni da lì! – esclamò Regina sbalordita.
Jack annuì e continuò il suo racconto.
- Decisi di intraprendere questo viaggio per ottenere l’immortalità ed essere finalmente libero dalla morte, perciò, partii in cerca di un fagiolo magico per aprire un portale e venire qui a cercare la fonte. Mio figlio aveva due anni quando lo lasciai, era un viaggio troppo pericoloso per portarlo con me. Lo affidai ad un amico che aveva contatti con la marina e gli feci promettere che se non fossi tornato entro un anno, avrebbe dovuto occuparsene lui.
- E non sei più tornato… -
- Avrei dovuto pensarci Regina. Avrei dovuto portarmi un altro fagiolo per poter tornare indietro! Ma ero troppo occupato a pensare a me stesso e alla mia immortalità per preoccuparmi di trovare un modo per tornare da mio figlio. E così, sono rimasto bloccato qui. –
- E la fonte? Sei riuscito a trovarla? –
- Si… -
- E ha funzionato? Sei riuscito ad ottenere quello che volevi? –
- Si… Ma come saprai bene, la magia ha sempre un prezzo… -
- Tuo figlio… -
Calò un silenzio assordante tra i due. Regina non sapeva che dire e Jack era troppo immerso nel suo dolore per poter continuare il racconto.
Improvvisamente però, Regina ebbe un orribile presentimento e chiese:
- Ma Jack… Questo significa che… MA QUANTI ANNI HAI? –
- Troppi Regina, troppi… -
- Ecco perché avevi perso la speranza di ritrovarlo. Tu credi che sia morto! –
- E come potevo credere il contrario? La mia avidità mi ha portato via tutto quello che avevo! Ma quando sei arrivata tu, quando mi hai parlato di Neverland, dei bimbi sperduti, ho capito che forse non era tutto perduto! Se è vero quello che dici, che in quel luogo si riuniscono i bambini che hanno perso i genitori e rimangono giovani per sempre, Allora ho pensato che forse… -
- …Che forse potrebbe essere ancora vivo! –
Si guardarono negli occhi, poi Regina gli gettò le braccia al collo baciandolo. Era felice per lui. Ed era anche felice per lei. Tra qualche ora avrebbe potuto riabbracciare Henry
 
Era ormai notte inoltrata quando la Perla Nera atterrò nelle acque nei pressi di Neverland. Non una luce, non un rumore, l’atmosfera era magica. Regina si sentì a casa. Cercarono un luogo dove ancorare la nave per poter raggiungere l’isola all’interno della barcaccia. Videro un veliero in lontananza: aveva le vele bianche ma non aveva per niente l’aria di essere una nave della marina o qualcosa di simile. Regina la riconobbe, era la nave di Killian. Per fortuna, loro erano riusciti ad arrivare a destinazione senza problemi e se ne rallegrò. Dal canto suo Jack apprezzò molto l’imbarcazione che stava osservando.
- Niente male… - Commentò tra se e se.
Il capitano ordinò ai suoi uomini, compreso Gibbs, di rimanere a bordo, sarebbero scesi a terra solo lui e Regina.
Quando scesero dalla scialuppa, c’erano solo alberi davanti a loro.
Regina si sentiva impaziente.
Jack lo era ancora di più.
Si incamminarono insieme nel folto della foresta alla ricerca dei loro bambini. 





Eccomi finalmente con il terzo capitolo. Spero davvero che stiate apprezzando la storia, è molto particolare ne sono consapevole, soprattutto per il fatto che Jack in realtà viene dalla Foresta Incantata e che il mondo in cui si è trovato è diverso dal nostro.
Però, ora che Jack e Regina sono finalmente arrivati a Neverland, si ricongiungeranno con il resto del gruppo e faranno una scoperta un po'... particolare. xD
A presto con il prossimo capitolo!!
Lus ^^




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2881817