Why?

di 5sos_and_1D_Hug_Me
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Aspettare i risultati di una TAC non è per niente facile. 
Mia mamma è accanto a me e ogni volta che la guardo mi sorride, stringendo sempre più forte la mia mano nella sua. 
Sono Vita e vivo a Sydney. Ho 14 anni e quest'anno dovrò frequantare la prima superiore. 
Sono nata senza una gamba e proprio per questo i miei genitori hanno deciso di chiamarmi Vita. E come se non bastasse, due anni fa, ho cominciato a sentire un dolore fortissimo all'unica gamba che avevo e i dottori -dopo molti esami-, hanno scoperto che si trattava di un cancro.
-Tesoro, vado a prendermi un caffé, tu resta qui d'accordo?- Mi chiede mia mamma per rompere il ghiaccio e io annuisco. Rimango lì, ferma, ad aspettare che mia mamma torni e che i dottori mi chiamano per sapere se il cancro è ritornato o no. 
Dovrei sembrare più agitata ma non lo sono. C'è qualcosa che mi fa stare calma dentro di me. 
Mi attorciglio intorno ad un dito la punta della mia treccia lunga e nera. 
Sento qualcuno sedersi vicino a me e penso sia mia mamma, ma invece, quando alzo la testa, trovo un ragazzo dai capelli biondo platino e mi guarda sorridente quando anche io lo guardo. Ha un pearcing sul sopracciglio destro ed ha gli occhi verdi. Indossa una T-shirt bianca e un paio di jeans neri. 
-Ciao.- Mi dice con un sorriso sulle labbra. 
-Ciao.- Rispondo timida e distolgo lo sguardo dai suoi occhi espressivi. 
-Come mai sei qui da sola?- Mi chide ancora il ragazzo con i capelli strani.
-Sono qui con mia mamma. Intanto che aspettiamo i risultati della mia TAC è andata a prendersi un caffé.- Dico e lui annuisce. -Tu perché sei qui?- Continuo io.
-Tempo fa donai il midollo ad una mia amica che ha la leucemia, e oggi l'hanno operata.- Dice e io annuisco abbassando lo sguardo. -Comunque sono Michael.- Aggiunge porgendomi una mano mentre mi sorride. Gliela stringo timidamente e dico: -Io sono Vita.- E lui annuisce.
-Un nome particolare! Come mai?- Domanda ancora e sta cominciando ad innervosirmi. 
-I miei genitori quando hanno scoperto che sarei nata con una malformazione fisica, hanno deciso di mettermi questo nome.- Dico timidamente e lui abbassa lo sguardo sulle mie gambe ma lo distoglie subito riportandolo al mio.
-Mi dispiace.- Dice e io scrollo le spalle dicendo: -Non fa niente.- 
Noto in lontanaza mia madre che mi sta fissando mentre finisce di bere il suo caffé per poi tornare verso di me. 
Quando vede il ragazzo seduto accanto a me, Michael, gli sorride e si presenta come: -Sono sua madre.- E lui ricambia il sorriso e si presenta come: -Michael.- 
-Vi conoscevate già?- Chiede mia mamma e io squoto la testa.
-Orange.- I dottori chiamano il mio cognome e il cuore comincia a battermi forte per l'ansia. Faccio un lungo respiro prima di cominciare a spingere le ruote della sedia a rotelle.
-In bocca al lupo!- Mi dice Michael e io lo guardo sorridendo timidamente.
-Crepi.- Dico timidamente mentre la mia sedia a rotelle viene spinta da mia mamma.
Appena entriamo nello studio del dottor Revers, lui ci saluta e ci fa accomodare. Mia mamma si siede in una sedia davanti alla cattedra del dottore, mentre io rimango nella mia carrozzina. 
Il dottor Revers ci guarda sorridendo prima di dire: -È rimasto tutto alla normalità.- E mia mamma fa un sospiro e mi abbraccia. Io sorrido. Qualcosa dentro di me si volatilizza e mi sento più leggera. 

***

Mia mamma ringrazia e saluta il dottore prima di afferrare la mia sedia a rotelle e cominciare a spingere verso l'uscita dell'ospedale.
Non so perché ma prima di uscire dal reparto, cerco con gli occhi il ragazzo che mi ha aiutato a passare il tempo e a non annoirami ma non lo trovo e rimango un po' delusa, volevo almeno salutarlo.
Appena torniamo a casa, mio papà mi aspetta a braccia aperte e quando vede la faccia di mia mamma, comincia a saltare di gioia il che mi fa ridere.
-Domani comincerai la prima superiore.- Mi dice dopo essersi calmato e io annuisco tristemente.
-C'è qualcosa che non va?- Mi chiede mia mamma. 
Il fatto è che non voglio andare a scuola perché ho paura che gli altri ragazzi mi prendono in giro, visto che alle medie mi prendevano tutti in giro. 
-Ho paura dei giudizi negativi degli altri... Poi sono tutti più grandi di me...- Sospiro e mio papà mi guarda facendomi un sorriso. 
-Dai, andrà tutto bene.- E io annuisco, prima di cominciare a far girare le ruote della sedia a rotelle per avviarmi in camera mia.


Ciao a tutti :)
Come avevo detto, ho cominciato a pubblicare la ff su Michael. Questa storia è diversa da tutte le altre. Non c'è il solito Bad boy e la solita nerd che prima si odiano e poi si innamorano. 
Spero che come primo inizio vi piaccia. 
Fatemi sapere se vi piace, attraverso un commentino, grazie :'33 
A presto,
xx




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