Color
declines,
All
that defines me
Il
falling away, far
behind
Nothing
to keep me with
the time:
The
here and now.
-
Unleashed, Epica -
“Al
fine, hai dato
un nuovo significato alla parola “dolore”, vero
Amhal?”.
Sei di fronte a
me, con le spalle incurvate verso il basso, afflitto.
Il tuo viso è rigato dalle lacrime di pura e sublime
disperazione; gli
occhi sono gonfi e rossi; le labbra serrate per contenere parole
taglienti e
indicibili.
“Contro
chi è rivolto il tuo odio? No, non parlare... è
arrivato il
momento di agire! Saranno fiumi di sangue a tracciare il sentiero che
percorrerai...”.
Sul
volto ho un’espressione di commiato, di tristezza e
comprensione,
ma il mio animo esulta, semplicemente deliziato del drammatico atto
appena
andato in scena.
Mira, il tuo amato e rispettato maestro, è stato ucciso
senza un
motivo apparente, per giunta in un modo tanto stupido.
“Ai
tuoi occhi nessuna giustificazione riuscirebbe a dare un senso ad
una tale perdita, vero Amhal? So cosa si prova... ora tocca a te
assaporare
l’amaro dolce che è la Morte!”.
Se
solo tu sapessi che l’autore di questa tragedia sono proprio
io,
l’uomo che tanto rispetti! Continueresti ad ammirarmi pur
sapendo che se il tuo
maestro è morto, la colpa – o il merito?
– è solo mia?
La risposta è sì, Amhal, sì.
Seguiteresti ad essere attratto da me,
perché io e te siamo maledettamente complementari.
Si dice che senza luce non esisterebbe l’ombra e che senza
ombra, non
ci sarebbe nemmeno la luce... come potrebbero, allora, due Abissi di
pura forza
distruttrice come noi sussistere separati?
Tranquillo Amhal, asciuga le tue lacrime.
T’insegnerò a dimenticare, vedrai che tutto il
dolore che stai
provando ora, può annullarsi proprio dentro
l’Abisso che ti alberga nel cuore.
Ti poggio una
mano sulla spalla, guardandoti dritto negli occhi.
Non puoi immaginare quanta furia è riflessa nel tuo sguardo,
Amhal,
quanto desiderio di uccidere arda nel tuo animo. Posso vederlo, posso
sentirne
il feroce bruciore.
“È
tempo di andare, non c’è più posto per
te qui” ti dico.
Tu
annuisci a stento e io ti stringo a me, impedendoti di vedere il
sorriso trionfante che ha piegato le mie labbra.
Sai Amhal, l’uomo si sforza sempre di cambiare il proprio
Destino e di
rinnegare la propria Natura, deviando il suo cammino verso sentieri
invasi da
ipocriti ideali, da menzogne e false credenze: libertà,
bontà, pace, vita,
amore... scempiaggini!
Per quelli come noi, invece, tutti i sentieri portano sempre allo
stesso punto.
Mi chiedi quale? Non lo so con esattezza, non ci sono ancora giunto.
Ma posso dirti che per arrivare alla meta, dobbiamo calcare le strade
del Male.
“Non
ha più senso fingere, Marvash”.
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