Ti conosco

di Napee
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Lacrime

Resto di sasso.
Dopo la sua dichiarazione e quel "quasi bacio" non può andare via.
"Vado a sistemare in cucina. "
"NO!! Non puoi sistemarla ora! Ora che mi hai confessato i tuoi sentimenti non puoi andartene.. purtroppo conosco già come andrà a finire.. non riusciremo più a parlare di questo, ci sarà troppo imbarazzo e alla fine non riuscirò mai a stare con te!" Sono un fiume in piena. Tutto questo avrei dovuto dirglielo in modo diverso, non così tutto insieme e senza mezzi termini.
"... Nanami.." è frustrato..peggio.. irritato! Non voglio sentire quello che deve dirmi, non ce la faccio, so che lascerà cadere l'argomento e tutto finirà così.
"..Io.. non ho mai detto che voglio mettermi con te.. lo sai come la penso riguardo all'amore fra umani e demoni."
Freddo.
Risoluto.
Il suo volto perfetto non lascia trasparire alcun tipo di emozione. Ma il mio sì.
Le lacrime iniziano a scendere copiose. Abbasso la testa. Non voglio che mi guardi e in tutta sincerità non voglio guardarlo in faccia.
La sua freddezza ha riaperto ferite non ancora del tutto rimarginate, le sue parole mi hanno illusa. Mi sento una povera scema.
Sento i suoi passi che si avvicinano.
Mi accarezza i capelli. Perchè? Perchè Tomoe ti comporti così? Non ti basta vedermi piangere così?!
"Mi dispiace di averti ferita..io..ho paura dei miei sentimenti per te. In passato sono stato ferito e il mio cuore non ha mai smesso di sanguinare. Avrei potuto tacere, avrei potuto stare in silenzio riguardo a quello che provo, ma così avrei fatto un torto ad entrambi. Credimi è stata una decisione meditata a lungo, e se avessi saputo la tua reazione, o anche solo se me lo fossi minimamente immaginata..io non avrei detto niente."
Alzo lo sguardo per guardarlo in faccia, non m'importa se ho ancora gli occhi lucidi.
Oramai sono decisa.
"Come avrei dovuto reagire secondo te?" lo attacco. " Sei stato crudele ad illudermi e poi scaricarmi così!" Sono furente. "Questo come lo dovrei prendere? Come una giustificazione?" Non se lo merita.. ma non riesco più a fermarmi. " il tuo cuore sanguina? bhe il mio secondo te è sempre tutto intero?!" Riverso sempre di più la mia rabbia su di lui. " ebbene il mio cuore è massacrato.. massacrato da quello che provo per te e i tuoi rifiuti continui! Sanguina, Tomoe! e non ha mai smesso di sanguinare neanche per un attimo!" La bomba è stata sganciata ed il danno è stato fatto.
Esco velocemente, non voglio vederlo.. mi rinchiudo nella mia stanza. Mi getto sul letto e inizio a piangere silenziosamente. Anche se so benissimo che riesce a sentirmi.
                            ***
Mi sveglio all'alba a causa del mio stomaco brontolante.
Ricordo di essermi diretta in camera ed aver pianto, ma non di essermi addormentata.
Mi alzo e esco dalla mia stanza diretta in cucina per piluccare qualcosa.
La mattina presto Tomoe pulisce il giardino, dunque sono ben felice di non vederlo.
Entro in cucina e trovo la colazione già pronta sul tavolo dove accanto a questa noto un biglietto.
Lo prendo in mano e leggo.
'Ieri sera non hai cenato, dunque so che ti sveglierai affamata di prima mattina.
Scusa per ieri sera, ho meditato sulla situazione e vorrei chiarire definitivamente con te.
Appena hai mangiato raggiungimi in giardino.
Tomoe'
Definitivamente.. vuole chiudere la faccenda definitivamente.. non credo di riuscire a sopportare una cosa del genere soprattutto ora che vecchie ferite, non solo sono state riaperte, ma sono ancora troppo fresche per poterci infierire sopra.
Il rumore della porta che si apre mi desta dai miei pensieri.
Mi volto e vedo Tomoe sulla soglia.
è imbarazzato, non si aspettava di trovarmi già lì.
"Buongiorno Nanami.. vorrei parlarti"
"Non posso"
"beh.. anche dopo va bene"
"No.. non posso parlare.. non posso 'chiarire definitivamente', io.. non ce la faccio a rinunciare a te per.." le lacrime mi fanno morire la frase in gola. Non posso continuare. Sono scossa dai singhiozzi che purtroppo non riesco più a trattenere.
Cado in ginocchio e piango. Piango danati a Tomoe stringendo il boglietto al petto ormai straziato.
è immobile davanti a me e mi guarda piangere.
Ad un tratto si inginocchia davanti a me e mi abbraccia. Che stia tentando di consolarmi?
"Neanche io voglio rinunciare a te.. stanotte ho pensato tutta la notte a come risolvere ed ho deciso che voglio provare"
Mi scosto un po' dal suo petto, tanto da poterlo vedere in faccia, ma non abbastanza da sciogliere l'abbraccio.
"Dopotutto.. sai cosa penso.. che sia enormemente sbagliato, ma se è con te posso provare a sbagliare."
Piango.
Piango dalla gioia stavolta.
Gli butto le braccia al collo e lo stritolo in un abbraccio.
Mi sento così felice!
"..sapevo che avresti reagito così, dopotutto un po' ti conosco."




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