F r e e d o m

di Celine_Falilith
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Freedom

 F R E E D O M

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«Sei noioso, Ryuzaki» decretò la ragazza rivolta alle spalle del suo interlocutore.
Elle alzò gli occhi al cielo: «Non preoccuparti. Yagami tornerà presto» mugugnò, un po’ mogio.

«Ciò non toglie che tu sia noioso. Misa non può stare  con uno che mangia sempre dolci senza guardarla» esclamò Misa-Misa, alzandosi agilmente dal divano e avvicinandosi ad Elle saltellando: «Misa non può stare con uno con uno che non sorride mai.»

Elle si portò alle labbra una ciambella glassata, sempre con gli occhi rivolti al soffitto. Poi si mise a fissare lo schermo del computer sul quale lavorava con aria assente.
«Ryuzaki!» gli strillò Misa nell’orecchio scuotendo i codini biondi impaziente. «Rispondi!»

«I dolci carburano il mio cervello. Non posso stare senza. E mi piacciono molto. Anche se tu non te ne accorgi, non è detto che io non ti guardi. Infine, non credo che Yagami sorrida più di me.» borbottò Elle piattamente, mordicchiando la sua ciambella.

Ora toccava a Misa ribattere, cosa che non fece subito.
Infine emanò la sua sentenza: «Tu hai le carie.»
Elle distolse lo sguardo dal computer e la guardò, un po’ stupito: «Come?»

«Hai le carie. Ti imbottisci tutto il giorno di zuccheri e non sorridi mai. E’ perché non vuoi mostrare i tuoi denti neri» concluse Misa annuendo saviamente. «E non paragonarti a Light! Lui non sorride perché…»

«Perché…?» incalzò Elle, che aveva finito il suo spuntino.

«… perché… lui è già interessante di suo! Non ha bisogno di sorridere per essere adorabile. Ma tu» squittì chinandosi un poco per guardare Elle in faccia:
«Devi sorridere, perché sei noioso.»

Elle sbuffò. Amane applicava una logica estremamente infantile, ma doveva ammettere che discutere con lei era piacevole: per la prima volta non si sentiva in dovere di competere con la persona che gli era davanti, cosa che gli era stata inculcata da quando aveva appreso di essere un bambino speciale. Si sentiva libero di esprimersi, libero da quel peso opprimente che la sua formidabile materia grigia comportava, libero di disquisire senza la paura di sbagliare, senza la paura di essere giudicato.

 
Tuttavia, dato che l’ultima cosa che desiderava era che si mettessero in giro voci fasulle riguardo il suo apparato masticatorio, sorrise.

 

 

E Misa-Misa, guardando i denti candidi e perfetti di Elle, lanciò una risatina.

«Lo sapevo» trillò giuliva.

«Hai le carie!»

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•Celine’s Space•

 

Un’altra schifezzuola scritta di getto! ^^’’ Spero vi sia piaciuta! Recensite, mi raccomando! ^___^
Come al solito, se è già stata scritta una storia simile alla mia, avvertitemi!

Grazie,

Celì





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