35
anni
dopo.
Era strano passeggiare ancora per queste strade.Tanti ricordi
affollavano la
mia mente,questa piccola città conservava la mia
adolescenza.Un adolescenza monotona,quasi
vecchia per
l’età che avevo,sacrificata
a una vita ‘perfetta’,senza essere
felice,finchè non arrivò Cameron.
Arrivai in caffetteria
“cosa le porto signora?”
“un cappuccino semplice,due muffin al cacao e due a
vaniglia..da portare”
“si,sono 15 sterline”
“ecco..ah mi siedo al tavolo,appena sono pronti mi
chiama”
“certo”
Mi accomodai al piccolo tavolino in fondo alla sala.Guardai alla
finestra.Le
luci addobbavano tutta la città,donavano un’aria
quasi calorosa,ti faceva
sentire a suo agio,mi sentivo quasi a casa.
“Ally”
mi girai di scatto.una melodia.lui.
“Cameron?!”
Si era lui,non era cambiato per niente.Era sempre bellissimo,con un
fisico da
mozzare il fiato, i capelli sempre brizzolati e un accenno di barba.Ah
giurto
non portava più l’orecchino al labbro.
“che ci fai qui” mi sorrise e si sedette vicino a
me.Sembravamo dei vecchi
amici che non si vedevano da anni,ed
era così.
“Passo il natale con i miei”
“capisco”
“e tu?”
“Sai Nash e Holland mi hanno invitato da loro”
“si..Matilde è una bambina pestifera”
Matilde era la figlia di Nash e Holland.E bene si,si erano
sposati;ancora ricordo
quel giorno,lei era vestita di un bianco sporco e Nash con un completo
di ‘Armani’,io
e Cameron eravamo i due testimoni…un’emozione
unica.
“allora dove sei finita tutti questi anni Torres”
“ah Dallas,quante cose non sai”
“mi dica qualcosa allora”
“mi sono sposata”
“chi è stato il fortunato?”
risi “un uomo bellissimo si chiama Bill..e tu?”
“divorziato”
“figli?”
“si un pazzo adolescente”
“io una pazza adolescente e una bambina di 10 anni”
“ordiniamo qualcosa?”
“no..scusa sono venuta a prendere delle cose,ma devo scappare
a casa,problemi
con la pazza adolescente”
“amore?”
“si”
“la capisco” disse e gli diedi un buffetto sulla
spalla
“non sei cambiata per niente Ally”
“hai ragione,solo qualche ruga in più.”
lui sbuffò e sorrise “sei sempre
bellissima”
“oh grazie Dallas,mi mancava il tuo romanticismo”
“mi scusi..i muffin e il cappuccino”
il cameriere portò le ordinazioni
“grazie”
mi alzai,Cameron prese al bancone la sua ordinazione e insieme uscimmo
dalla
caffetteria.
“Allora ci si vede Torres”
“ci si vede Dallas”
rise e portò la mano in alto e mi salutò
“ah salutami i ragazzi e tuo figlio” dissi
“certo,tu salutami la tua famiglia” rispose e poi
scomparse dietro palazzi
troppo alti.
Mi affrettai a tornare a casa.Ah Dallas.E’ proprio vero certe
cose non cambiano
mai.
Arrivai all’appartamento dei miei,salutai mia madre e con la
busta dei muffin
salii al piano superiore.La porta della stanza era chiusa,segno che
Megan non
era uscita.
Picchiettai vicino alla porta,ma le uniche parole che sentii furono
‘vai via’.
Mi adagiai piano vicino alla porta e iniziai a parlare.
“sai ho incontrato Cameron”
silenzio
“quel ragazzo..ti ricordi?!”
silenzio
“non lo vedevo da anni,mi ha riconosciuto prima lui”
“quel Cameron?”
Aveva parlato,ma la porta era sempre chiusa ma me lo feci bastare.
“si,proprio lui”
“che vi siete detti?”
“nulla,mi ha detto che è divorziato e ha un
figlio”
“e poi?”
“nulla”
lei sbuffò e piano sentii la porta aprirsi.Mi alzai e mi
fece entrare.
“ho portato i muffin a cacao e due a vaniglia per
papà e Alissa”
“grazie”
prese il suo muffin e l’addentò.
“ti mancava?”
“Cameron?”
lei annuì
“troppo”
silenzio
“dovresti farlo venire qualche volta qui,voglio
conoscerlo”
“si..qualche volta” gli sorrisi
“dai andiamo giù,nonna a preparato una cena
buonissima”
Annuì e insieme scendemmo.
---
“Papà lo sai mamma ha incontrato Cameron”
Mi girai di scatto e vidi i miei genitori quasi strozzarsi con la carne
e mio
marito con aria dubbiosa
“chi sarà mai?” rise
“il mio vecchio fidanzato”
“devo essere geloso?”
“amore mio sei troppo ironico,e no,non
c’è bisogno”
gli lasciai un bacio all’angolo delle labbra e continuai a
mangiare.
“Ah stasera andiamo all’Hide park?”
“siiii” Alissa iniziò ad urlare
felicemente e io accettai
“sono le 10 andiamoci a preparare ragazze”
---
Tin tin
se vedi una stella cadente dedicala a noi
-Cam
Risi.Certe cose non cambiano mai.
“chi è tesoro?”
“nulla,amici che ci fanno gli auguri”
Bill annuì e insieme ci
sedemmo sull’erba.
Un flash-back. Ritorno al passato.
Mi girai di lato e lo vidi.Bello come tanti anni fa,con un cappotto
nero a
fasciargli i muscoli.Mi sorrise e ricambiai.
“Mamma guarda una stella cadente”
“ho visto Alissa”
risposi e guardai in
cielo.
In fondo eravamo ancora AllyeCam,in qualche parte,in quel parco
c’era ancora il
ricordo di quel bacio,tanto atteso.In qualche parte stiamo ancora noi
che ci
abbracciamo,e ci guardiamo come solo due ragazzini adolescenti sanno
fare.In
qualche parte del mondo ci sarà sempre AllyeCam che si
amano,o meglio in una parte
del nostro cuore.
Perché sì,certe cose non possono essere
raccontate,vanno solo vissute.
Salveeeeeeee,*piange*
Lo so che è triste,forse qualcuno mi odierà per
questa fine,ma in fondo i
momenti belli li hanno vissuti,e anche noi con loro.
Questa storia mi dispiacerà tanto lasciarla,insomma
è la primache ho scritto ,ma
tutto ha una fine *che amarezza* !
Ringrazio a chi ha sempre commentato,a chi ha recensito,seguito ecc.
Ringrazio
i lettori silenziosi,e chi ha seguito la storia costantemente
Ringrazio anche chi non ha letto più. Lol.
La storia è finita,ma io starò ancora qui a
tartassarvi con altre ff.
Non vi abbandono.
-BLOE
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