Le Tonalità dell'Impuro

di Princess Kurenai
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§ L'Aforisma appartiene all’opera di Oscar Wilde “Il Ritratto di Dorian Grey”. §

 

 

§ Le Tonalità dell’Impuro §

Le cose sacre sono le uniche cose che valga la pena profanare

 

Mani che carezzavano.

Labbra che lambivano.

Corpi che si scontravano in danze primordiali.

E denti che lasciavano sei segni rossi - quasi sanguinei - in quella candida pelle.

Hidan amava il sapore del sangue.

Amava assaporarlo e se era quello di una donna lo faceva impazzire.

La baciò violento, facendole gustare il suo stesso sapore ferroso che per lui era dolce ambrosia mista a un senso di trionfo per essere finalmente riuscito a possedere quell’Angelo maledetto dalle ali nere.

Perché Konan era un Angelo anche ai suoi occhi ma era sempre stata proprietà di Pein - di un falso Kami nel quale Hidan non riusciva le tracce divine che gli dessero l’autorizzazione di godere della presenza di un araldo divino.

Per quello l’aveva fatta sua.

Le aveva strappato l’innocenza che aveva sempre conservato.

L’aveva resa il perfetto sacrificio per Jashin e per lui, il suo messaggero.

Violenza e forza avevano segnato quel peccaminoso rito che aveva macchiato quell’etereo e sacro Angelo con il sangue demoniaco del Crudele Kami.

La nivea rosa che Konan indossava, suo unico gioiello materiale, era stata profanata del suo candore e si era impregnata delle scarlatte tonalità dell’impuro.

 

 

Questa fic, come le altre che tra poco posterò, facevano parte di una raccolta per un contest.

Alla fine ne ho presentato solo una e quindi queste le sto postando.

Per spiegarla... beh, non c'è molto da dire. XD

Hidan è morbosamente attaccato a Konan e, con i suoi modi violenti, la possiede XD

Spero vi sia piaciuta!

baci!

 

 





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