Una notte rubata
Titolo: Una notte
rubata
Challenge:
sfida dei duecento prompt
Prompt: 22. Resa
Fandom: Game of
Thrones
Personaggi: Jorah
Mormont, Daenerys Targaryen
Raiting:
arancione1
Tipologia:
one-shot
Parole:
1653
La
notte era già
calata sull’accampamento quando lo vide entrare nella tende,
accompagnato da
Verme Grigio. Aveva il viso sporco di sudore e polvere e il sangue
colava dalle
ferite sul collo e sulla fronte, ma i suoi occhi azzurri brillavano di
orgoglio
e lui stava lì, ritto e fiero come un orso, mentre le
comunicava l’esito della
sortita.
Sulle
labbra di
Daenerys comparve un lieve sorriso che lui ricambiò, ma che
scomparve non
appena la regina pronunciò quattro semplice e odiate parole.
“Dov’è
Daario Naahris” chiese la Kahleesi,
guardandosi attorno.
La
risposta
arrivò poco dopo. Il comandante dei Secondi Figli
varcò la tenda, passandogli
accanto, e si inginocchiò davanti a lei, mostrando il drappo
della vittoria, il
simbolo della città che ora le apparteneva.
***
Ser
Jorah uscì
dall’accampamento e si diresse verso sud. C’era un
piccolo corso d’acqua che
scendeva verso il mare, correva per alcuni metri tra alberi nodosi e poco prima della foce si
apriva in una
radura verdeggiante.
Jorah
si avvicinò
allo specchio d’acqua e guardò il proprio
riflesso. Vide un uomo stanco, con la
barba imbiancata dalla polvere e una maschera di sudore e sangue dove
fino a
qualche ora prima c’era il volto fiero di un comandante. La
ferita sulla fronte
bruciava, anche se non era molto profonda. Un uomo saggio si sarebbe
fatto
medicare per evitare che si infettasse, ma lui non si riteneva
più un uomo
saggio. Non da quando aveva iniziato a spedire le lettere a Varys per
ottenere
il perdono, e soprattutto, non da quando si era innamorato di Daenerys.
Aveva
bisogno di
un bagno, doveva lavarsi di dosso il sangue e la delusione provata
nella tenda
della regina, quando le labbra di Daenerys avevano pronunciato il nome
di
Daario Naahris.
Era
rimasto nella
tenda il tempo necessario ad illustrare lo svolgimento della battaglia
e gli
accordi di pace. Aveva accettato una coppa di vino da Ser Barristan e
l’aveva
bevuta assieme a Daario Naahris e a Verme Grigio.
Si era congratulato con il
comandante dei Secondi Figli, ammettendo
di aver diffidato della sua lealtà e congratulandosi per le
sue doti di guerriero.
Ma appena la Kahleesi li aveva congedati si era incamminato verso i
limiti
dell’accampamento, con il solo desiderio di allontanarsi da
lì.
Ser
Jorah iniziò
piano a spogliarsi. Si levò la cintura che reggeva la spada
e la adagiò a
terra, sciolse i lacci di cuoio e si sfilò gli spallacci e
la panziera, e li
lasciò cadere accanto al fodero. Infine si liberò
dalla camicia, dal
gonnellone, dai calzari e dai calzoni, appoggiò gli
abiti sopra un masso
e ed entrò in acqua. Era fresca e il suo corpo nudo
rabbrividì al contatto. Si immerse
completamente, lasciando che l’acqua gli accarezzasse la
pelle.
***
Era
notte fonda
quando Daenerys uscì dalla sua tenda e si diresse ai limiti
dell’accampamento. Solo
il disco lunare, pieno e lattiginoso, illuminava i vessilli e le mura
gialle di
Yunkai. Le tende gettavano ombre scure e aguzze come le punte delle
lance degli
Immacolati. Ovunque regnava il silenzio.
A
battaglia
conclusa, dopo aver congedato i tre comandanti, la regina si era
concessa un
lungo bagno caldo assistita da Missandei e poi si era coricata in
attesa
dell’indomani. Ma il sonno sembrava non voler avere il
sopravvento. Per una
qualche ragione a lei sconosciuta le tornava alla mente
l’espressione di Jorah
quando lei aveva pronunciato il nome di Daario Naahris. La fierezza che
poco
prima aveva illuminato i suoi occhi chiari mentre le riportava il
successo
della sortita si era spento, e al suo posto c’erano solo
amarezza e delusione.
Sospettava
il
motivo di quella tristezza. Da tempo sapeva che i sentimenti del suo
consigliere
avevano oltrepassato i confini dell’amicizia, ma non vi aveva
mai dato molto
peso. Eppure quella notte, il pensiero di Jorah continuava a tenerla
sveglia.
“Kahleesi.”La
sua
ancella l’aveva vista uscire dalla tenda e ora la stava
seguendo.
“Non
è necessario
che tu venga con me.”
“Non
è sicuro
andare soli, fatti accompagnare. Chiamo uno degli uomini.”
Un
grido acuto
echeggiò in quel momento sopra di loro. Le donne alzarono la
testa e videro sei
paia di ali ondeggiare sopra di loro.
“Non
sono sola.
Non preoccuparti Missandei, non starò via molto.”
La
donna osservò
la sua regina allontanarsi verso sud e seguire il corso del fiume.
Avrebbe voluto
seguirla, ma Daenerys era stata chiara, voleva essere lasciata sola. La
presenza dei draghi, comunque, la rincuorava, non avrebbero lasciato
che
accadesse qualcosa alla loro madre. Quando la vide sparire oltre la
cortina di
alberi, ritornò verso la sua tenda.
Daenerys
camminò
senza fermarsi, aveva un meta precisa. Quando erano giunti nei pressi
di Yunkai
aveva scorto un bacino d’acqua circondato dal verde non
lontano dalla foce del
fiume e le era parso un posto incantevole e tranquillo dove fermarsi a
riflettere. E solo gli dei sapevano quanto avesse bisogno di pensare in
quel
momento.
Comandava
un
esercito, era circondata da uomini valorosi, ancelle che si prendevano
cura di
lei, Ser Barristan e Verme Grigio le erano affezionati, ma a volte
sentiva che
le mancava qualcosa.
Drogo
era il
primo e unico uomo che avesse amato e che ricambiasse quel sentimento.
Alla sua
morte era andata avanti, più forte e fiera di quando era
partita, ma ne
avvertiva l’assenza. L’amore e la devozione che
Jorah provava per lei la facevano
sentire meno sola, ma quanto poteva andare avanti? Per quanto tempo
poteva
fingere indifferenza e sfruttare quel sentimento senza restarne
coinvolta?
Il
bacio2
che Jorah le aveva dato le ritornò in mente; le sue labbra
morbide, la lingua
ardente e la presa salda delle sue braccia. Si era sentita al sicuro e
protetta
come non le accadeva da tempo. Un piacevole calore le salì
allo stomaco e alle
gote, mentre ripensava a quel bacio. Ser Jorah la amava, non lo aveva
mai
negato e glielo aveva detto e dimostrato molte volte, ma lei cosa
provava?
Il
rumore di un
tuffo la riportò alla realtà. Era giunta al
limite della fascia di alberi, davanti
e lei il fiume si allargava in un piccolo lago, circondato da un prato
verde. Il
disco lunare si rifletteva sulla superficie increspata
dell’acqua. Un uomo
nuotava nel lago, colpiva l’acqua con possenti bracciate,
spostandosi da una
sponda all’altra. Daenerys non riusciva a vedere chi fosse
perché il suo volto
restava in ombra, ma scorse l’armatura e le vesti abbandonate
sopra le pietre e
riconobbe gli abiti di Jorah.
Avrebbe
dovuto
allontanarsi, girarsi e tornare all’accampamento, invece
avanzò di un passo. Poi
un secondo e un terzo finchè non si avvicinò a
sufficienza per essere vista.
Jorah
uscì
dall’acqua, accorgendosi troppo tardi che qualcuno lo
osservava dalla riva.
“Kahleesi!”
esclamò, riconoscendo la sua regina.
Daenerys
non
provò alcuna vergogna, ferma nella sua posizione
osservò l’uomo. I capelli
bagnati gli ricadevano sul viso e il corpo muscoloso era cosparso di
goccioline
d’acqua. Nonostante l’età non
più giovane i muscoli erano ancora tonici, merito
dei combattimenti e degli allenamenti a cui veniva sottoposto. Gli
occhi
scivolarono lungo il petto segnato da cicatrici e più
giù, verso la virilità
dell’uomo e le gambe longilinee ben salde
nell’acqua.
Si
sentì attratta
dalla forza che sprigionava da quel corpo, fece un altro passo ed
entrò in
acqua. Daenerys indossava un abito di lino chiaro che ad ogni passo
aderiva
maggiormente al suo corpo, avvolgendo le sue gambe tornite e i fianchi
morbidi.
“Jorah.”
Rispose
lei, fermandosi davanti a lui.
Gli
appoggiò una
mano sul petto e lui non si ritrasse, né si mosse quando lei
si alzò in punta
di piedi e lo baciò.
“Perdonami,
Jorah.” Si scusò, credendo di averlo offeso.
Lui
la attirò a
sé e la zittì con le sue labbra. Se il loro primo
bacio era stato delicato, in
questo Jorah mise tutto il bisogno che aveva di lei. Vorace e famelico
la
strinse a sé e Daenerys si lasciò trasportare da
quella bocca, facendo aderire
il proprio corpo a quello caldo e nudo di lui. Sentì le
proprie difese crollare.
Aveva cercato di innalzare un muro, ma erano solo pareti di sabbia che
ora si
sgretolavano tra le braccia dell’uomo. Era tempo di
arrendersi.
Il
desiderio del
cavaliere premeva contro il suo ventre e la regina gemette sulle sue
labbra. Le
mani di Jorah scivolarono lungo la sua schiena, afferrarono la veste
sottile e
la sfilarono dalla testa, gettandola oltre la riva. Ora anche Dany era
nuda e
lui osservò il suo corpo perfetto sotto la luce lunare.
La
baciò ancora,
sulle labbra e lungo il collo che lei gli offrì
generosamente, reclinando la
testa. La sollevò da terra e lei gli allacciò le
gambe al bacino. La tenne tra
le braccia mentre uscivano dall’acqua e la distese sul prato.
Le
labbra di
Jorah scesero ardenti sul suo seno, lungo il ventre, fino al punto
più
sensibile del suo corpo. La barba le solleticava la pelle morbida e
accaldata, Drogo
non l’aveva mai baciata con tanta voluttà da farle
dimenticare chi era.
Sospirò
trattenendolo per i capelli “Jorah.
Aspetta…”
Il
cavaliere si
sollevò a guardarla. Sapeva di essersi spinto troppo oltre
ed era certo che ora
avrebbe pagato per questo
suo
comportamento con la regina.
“Kahleesi,
io…”
“Daenery.
Oggi
non voglio essere altro. Non una Kahleesi, non una Targaryen. Solo
Daenerys.
Solo tua.” Gli
accarezzò il viso,
passandogli una mano tra i capelli e lo baciò ancora, con
rinnovato trasporto.
Lo
sentì entrare
in lei con una spinta vigorosa che le tolse il fiato; ogni spinta fu un
gemito
di piacere che saliva verso l’alto dove solo la luna vegliava
quella passione, come
muta testimone.
Si amarono a lungo
perdendosi l’uno nel corpo dell’altra. Erano
entrambi consapevoli che quella
notte stava accadendo qualcosa di unico che mai si sarebbe ripetuto e
che il
mattino dopo la realtà sarebbe tornata a far loro visita. Ma
nulla sembrò più
perfetto di quella loro unione che parve durare una vita intera.
Note
dell'autrice:
1 Il raiting
è arancione perchè non sono scesa eccessivamente
nel dettaglio e il raiting rosso mi sembrava eccessivo.
2 Come ho
già ricordato anche nelle altre storie dedicate a
questo fandom io non ho ancora letto i libri. So che tra
Daenerys e Jorah c'è stato un bacio, ma non so esattamente
se si colloca prima o dopo la battaglia nella Baia degli Schiavisti, o
se avviene prima. Io qui, come avete avuto modo di leggere, l'ho
collocato prima della sortita a Yunkai. Se la mia cronologia
è corretta, allora bene, se il bacio dovesse essere avvenuto
dopo, fatemelo sapere così provvederò a
rimediare. Sia chiaro, non cambierò la storia, ma tra gli
avvertimenti inserirò un AU o un What if. Detto questo spero
vi sia piaciuta almeno un pochino e grazie per l'attenzione.
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