Senza una meta

di lapoetastra
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Vaghi, senza una meta.
Non sai dove andare.
E' tardi.
Fa freddo.
Non puoi tornare a casa.
I tuoi non sanno che ti hanno espulso.
E, se lo sapessero, di sicuro ti ripudierebbero.
Hanno sempre voluto che diventassi avvocato, come tuo padre.
Ma ora quel sogno è svanito, come fumo nel vento.
Non puoi intraprendere quella importante carriera se sei stato cacciato dal college.
Ma tu non potevi rimanere, alla Welton Academy.
Non dopo tutto quello che è successo.
Dopo la morte di Neil.
Dopo la soffiata di Cameron.
Sei rimasto fedele a te stesso.
Perchè tu non sei semplicemente una ragazzo come tanti.
Non sei solamente Charlie Dalton.
Tu sei anche Nuwanda.
Hai in te un grande spirito indiano, che ti dà la forza di resistere e combattere per le tue idee.
Sei l'unico a non aver tradito la "setta dei poeti estinti".
L'hai fatto un po' per te, e un po' per Neil.
Lui, che l'aveva creata e alla quale aveva dedicato sempre tutto se stesso.
Lui, che era il tuo migliore amico.
Lui, che ora è sotto terra.
Piove.
E non sai se sono gocce o lacrime quelle che ti rigano il volto.
Cammini, ancora e ancora.
Senza fermarti.
Senza una meta.
Passa il tempo, trascorrono i minuti, le ore se ne vanno.
E tu continui a camminare.
Alzi gli occhi.
Non sai dove ti trovi.
Il buio e la tristezza hanno confuso i confini della realtà.
Ti sorprendi.
Vedi, capisci, dove sei.
Dove i tuoi passi ti hanno portato inconsciamente, spinti non dal cervello, ma dal cuore.
Al cimitero.
Di fronte alla sua tomba.
La tomba di Neil.
La guardi, la accarezzi.
E' così vuota, così spoglia.
Non fa onore alla splendidità della sua vita.
Lui, che era sempre pronto ad aiutare gli altri, a regalar loro un sorriso.
Lui, che era il tuo migliore amico.
Lui, che ora è lì, sotto terra, al buio, al freddo.
Da solo.
Come te.
Gocce calde ti rigano il volto.
Ma ha smesso di piovere.




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