Un altro mondo

di amanda mellark
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-Katniss! Su sbrigati, il ballo sta per cominciare e sarebbe molto scortese presentarsi in ritardo.

Effie è entrata in camera mia due ore fa per prepararmi personalmente per il ballo a Capitol City in onore dei 74. esimi Hunger Games.

Peeta, io, il nostro mentore ed Effie ci troviamo in mezzo a un centinaio di capitolini e capitoline e sebbene anche noi siamo vestiti adeguatamente, non capisco cosa cavolo ci facciamo qui, anzi no, mi correggo, tutti tranne Effie, che è al settimo cielo. Devo dire che sono veramente felice per lei, finalmente ha ottenuto la fama e la gloria che la spettava.

Da dietro le spalle arriva una coppietta di Capitol City che mi prende sotto braccio e mi accompagna al buffet ricco di ogni cibo immaginabile e bevande coloratissime. Come se non bastasse essere circondata da uccelli cinguettanti, i due di prima iniziano a parlare ininterrottamente della nuovissima moda, dei tagli di capelli più gettonati, del colore più in voga e così via.

Avevo già pensato che la serata non poteva diventare peggio e qui mi sbagliavo, il loro prossimo tema sono gli Hunger Games, i miei Hunge Games.

Sto cercando disperatamente con lo sguardo Peeta, deve pur essere da qualche parte. Lo intravedo in mezzo a una folla, in compagnia di un ometto abbastanza basso, non mi sarà d' aiuto...

-Signorina Everdeen? Si sente bene? Le ho fatto una domanda!

I capitolini sono ancora qua e pretendono una risposta, ma cosa mi hanno chiesto?

-Scusa, mi ero distratta. Qual' era la domanda?

-Dicevamo che è stata davvero coraggiosa nei giochi! Mi è piaciuta molto la scena dove lei si prendeva cura della piccioncina del 11, eravate così tenere! E che intelligenti siete state nell' distruggere le provviste dei favoriti! Spettacolare! Ancora non ci posso credere che la piccina sia caduta.

Nelle sue parole non trovo né affetto né rimorso. Anzi, trovo un vuoto totale. Ha descritto Rue come una pedina nel loro show, adesso capisco cosa intendeva dire Peeta e ha completamente ragione. A loro non importa vederci “cadere”, a loro importa solo il divertimento di vederci morire, per loro questi non sono momenti tristi e pericolosi, ma “scene” che si possono vedere quando ne hanno voglia. Loro non vedono la morte, la vita strappata a bambini innocenti che devono macchiare la propria anima di sangue per sopravvivere e a volte nemmeno quello è abbastanza. Loro vedono soltanto 24 figure, che quando diventano noiose, spariscono.

-Ah, dimenticavo il tuo carissimo ragazzo! Anche lui è stato coraggiosissimo e ti ha anche salvata dagli insetti! Ah, no perdonami quella era la ragazzina, lui ti ha salvato dal maschione del 2. Ah, che bel ragazzo lui, non è vero?

Ho la tentazione di sputarle la mia saliva dritta in faccia, ma non penso sia una bella idea, rovinerei tutto il lavoro di Effie, perciò, senza dire nulla, giro i tacchi e me ne vado, con tutta la rabbia immaginabile che invade il mio corpo.





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