Libri di vita

di Clerya
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Una libreria circolare si apriva dinnanzi a me. Era di ciliegio, lo riconobbi dal colore. Mio nonno era un falegname. Al centro vi era una forma circolare, con su incise delle foglioline e delle scritture geroglifiche, che non riuscivo a decifrare. C'erano migliaia di libri. Non riuscivo a leggere i titoli. Alcuni erano più chiari di altri, ma eran sempre offuscati. Alcuni enormi e corposi, altri con copertine maestose ma con un lieve spessore. Era la storia della mia vita. Erano tutte le persone che ne avevano fatto parte. Ora tutto mi era più chiaro. Mi avvicinai, e su ognuno di quei libri vi era un nome, una persona, un'anima. Era tutto così logico e semplice. C'erano libri senza un titolo, titoli senza libri, che volteggiavano nell'aria viziata di quella sconosciuta biblioteca. Su un lato, accostato alla libreria c'erano accumulate delle copertine vuote, che pian piano ardevano. Erano coloro che in vita mi fecero del male.




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