Lui

di tice
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Sa che non tornerà, ne è consapevole, sa che non potrà rintanarsi più tra le sue braccia, ma quando Merlino entra nella sala del trono, il suo sguardo viaggia alla ricerca di qualche briciolo di speranza. Ma i suoi occhi dicono già tutto, non c'è bisogno che dica niente. Volge lo sguardo alla finestra e poi in un sussurro flebile chiede "dov'è...- le parole le muoiono in gola -dov'è il corpo?". Merlino, inginocchiatosi fa voto di silenzio fino a che la regina non lo affianca. "Portami da lui, portami da mio marito". Quando escono dal castello sei guardie la circondano, ma basta un solo cenno da parte sua che si fanno da parte e li lasciano andare. Eccoli li, davanti a quel lago, ormai dimora dell'adorato marito. Poggiò piano una mano nell'acqua, versando poi tutte quelle lacrime che tanto premevano. Singhiozzando entrò nell'acqua fino alla vita "addio amore!". Appena raggiunse la riva si sdraiò puntando lo sguardo verso le acque, quasi sperando in una risposta. Merlino dietro di lei aspettò, fino a che non si addormentò poi la prese in braccio e piano piano la ricondusse al castello. "Non è morto invano!" Le disse infine adagiandola su letto e posandole un lieve bacio sulla fronte. "Il mio compito qui é finito, addio"




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