IL PERDUTO NON È ANCORA PERSO

di Luca96
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L'Ariosto scrisse in ottave,
Che sulla luna si va a cercare,
Armi, lame, crani, nave, 
Tutto la si può trovare.
Ciò che non si trova in questa terra ovale
La, posso trovare, senza disperare. 
E nel canto trentaquattresimo mandò 
Astolfo sulla luna, il quale andò.

È sulla luna che Astolfo
Il genio del furioso cercò 
Lassù tra monte e golfo 
Anche il suo trovò!
Tra pietre, metalli e zolfo 
Molti altri ne notò
Stupito di quel che aveva visto
Prese pure il suo anche se non era previsto.

Quella bianca-neve luna
Da quaggiù amiam vedere
Nel ciel solo una
Splende a belvedere.
Grossa e tonda come nessuna 
Splende nel blu accanto alle sfere,
Color che quando son cadenti
Portan fortuna a chi le tenti.

Ma se anc'oggi succedesse questo 
Quale enorme posto
Come un cesto 
Raccoglierebbe i nostri beni senza costo? 
Forse codesto 
Sarebbe straripante e nascosto.
Tanti sono i nostri valori persi,
La luce della verità dovrebbe riaccendersi.

Tornando a parlare del luogo, moderno,
Pensavo potesse essere un monte 
Come quel di Dante, purgatorio o inferno,
Magari, "quel lago di Como", come orizzonte,
Un dolce azzurro eterno
E Sir Manzoni come conte.
Ma la fantasia dove ci potrebbe portare?
Di luoghi strani ci si potrebbe abbuffare!

Forse il sito adatto
Sarebbe un posto lontano,
Con cui non esiste contatto, 
Dove per arrivare non basta un battito di mano 
E non esiste alcun matto,
Solo un severo cappellano.
Potrebbe, quel  posto, essere Plutone,
Dato che ormai non è più un pianeta, bensì un cartone.

Tutti i nostri valori sono andati persi
Vedo solo diavoli vestiti d angeli
E allora non basta un solo pianeta, ma quattro universi! 
Persone solo maligne brutali e crudeli
La lampadina dovrebbe accendersi 
Portare avanti la parola dei vangeli
Se il mondo non è avverso
il perduto non è ancora perso.




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