VEDO AD OCCHI CHIUSI
Come se mi sentissi libero, voglio volare. Sono una formica tra i giganti, ma nessuno riuscirà a calpestarmi. Adesso, quando tutti si aspettano che io scappi, volo.
Ecco, ora chiudo gli occhi e inizio. Corro veloce con l’immaginazione che corre più veloce del pensiero e niente e nessuno riesce a fermarla. Una serie di immagini mi sovrasta la mente, colma. Sogno, sogno e vedo, ad occhi chiusi, si perché è ad occhi chiusi che io vedo veramente. Posso far sì che io sia quello che vorrei essere senza alcun ostacolo. Posso separare le acque di un oceano e poi richiuderle con un battito di mani, posso volare, e con un salto arrivare a sfiorare le nuvole, posso contare le gocce di un temporale e catturarle una ad una, e su un arcobaleno, come se fosse uno scivolo, scendere per poi tuffarmi in quella grande piscina quale è il cielo. Urlo, urlo fino a sfondare porte, pareti, case, montagne, eppure non mi sente nessuno. Quassù sogno e realtà sono quasi sulla stessa linea d’onda e io con la mia fantasia ho il potere di dominarla.
Io, che ho le chiavi di quella magica porta che nasconde dietro di lei il segreto delle parole, quelle che ti fanno provare un brivido indominabile, quella goccia che ti scende sulla schiena facendole un solco sottile, come un onda che corre sulla pelle che si indurisce come se volesse diventare piattaforma perfetta per il veloce correre di quella fragile e umida lacrima di emozioni.
Qui vinco sempre.
Poi però, d’un tratto, precipito in un baratro fino a quando, con un gran sospiro, mi sveglio. Ecco sono di nuovo qui nella solita monotonia. Voglio tornare nel mio mondo dove posso essere chi vorrei, ma la realtà è un'altra purtroppo. Torno ad essere formica e attorno a me rivedo i soliti giganti che non riesco ad affrontare se non sono nel mio mondo.
Devo per forza star sveglio?
Già, sveglio.. ma chi mi dice che questo non è che un altro dei mie sogni e che presto ricadrò in un profondo baratro? |