Di respiro ed asfissia
Pensa a me che senza te non son nato
ma tante volte son morto
Pensa ai giorni passati in cui il sole
era spento
Pensa alle notti passate a farci compagnia
nei sogni e nei pensieri, lontani
divisi.
Ho cercato indizi, tracce, segni di te
Ho cercato vita nel flebile respiro nel tuo collo bianco
ho respirato e son nato di nuovo.
Ho rubato i tuoi battiti costanti, rallentati dal sonno
ho rubato i battiti del tuo cuore dal tuo petto
scoglio tra infinite rotte durante la tempesta
Io che son morto affogato nel pianto e in quella tempesta,
nella vita senza freno e nelle tue ciglia nere
e in te.
Ora e quando non ci sei, è dolore
Quando ci sei è morte ad ogni tuo passo
e vita in ogni tuo battito
e morte in ogni tuo sguardo sfuggevole
e vita in ogni tuo pensiero felice.
Morte in ogni tuo passo scalzo
sui vetri rotti che sono la mia anima
e mai ogni tuo passo fu così vivo
e io mai così morto.
Io ho vissuto e son morto mille volte per te
Per te che sei l’immensa ombra dietro la più bella luce
Io ombra che segue i tuoi affanni
E mai un respiro fu così asfissiante
E mai una vita fu così poco
E mai io fui così morto.
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