TITOLO:
La mia vita per lui
AUTORE:
Akane
SERIE:
One Piece
GENERE:
sentimentale, malinconico
TIPO:
yaoi
RATING:
giallo/PG13
PARTI:
One Shot
PERSONAGGI:
ZoroXRufy
MODO:
Pov di Zoro
AMBIENTAZIONE:
Numero 50, dal capitolo in cui Orso Bartholomew incontra la ciurma di
Cappello di Paglia: in quell’episodio, dopo aver sconfitto
Moria,
Rufy perde i sensi troppo provato dal dolore della sua impresa non da
poco, quindi quando appare l’altro membro della flotta dei
sette,
Orso Bartholomew, spetta agli altri affrontarlo per difendere il loro
capitano. Ma è tutto inutile. L’unico che rimane
in piedi
dopo i primi attacchi è solo Zoro che provato anche lui non
riesce ad averla vinta sul nemico. Questo è intenzionato a
prendere la testa di Rufy e Zoro pur di salvarlo decide di
consegnargli la propria per la vita del suo capitano. Per conoscere
il resto leggete la mia storia che è ambientata esattamente
in
questo punto!
DISCLAMAIRS:
I personaggi non sono miei ma dell’autore che ne detiene ogni
diritto….sig!
NOTE:
Dopo aver trovato delle doujinshi interessanti su OP, mi sono decisa
a scrivere su questi due e siccome avevo in mente da tempo di fare
qualcosa su codesta parte meravigliosa, ecco che spunta questa nuova
fanfic. L’episodio è davvero commovente e
bellissimo, è
l’apoteosi dell’amore di Zoro per Rufy e penso che
dopo di questo
nessuno oserà separare quei due deliziosi esseri! Ora vi
auguro semplicemente buona lettura. Baci Akane
DEDICHE:
A tutti quelli che adorano questa coppia proprio come l’adoro
io.
RINGRAZIAMENTI:
A chiunque leggerà e commenterà.
LA
MIA VITA PER TE
Ottobre
Non
posso correre più
Cado
prima di te
Sono
qui
Non
ho
lasciato niente
Sebbene
ho provato a dimenticare
Tu
sei tutto
quello che io sono
Portami
a casa
Lo
attraverso combattendolo
Rotto
Senza
vita
Cedo
Tu
sei la mia unica forza
Senza
te
Non
posso andare avanti
Ancor
più
Non
di nuovo
Mia
unica speranza
(tutte
le volte che ho
cercato)
mia
unica pace
(di
allontanarmi da te)
mia
unica
gioia
mia
unica forza
(cado
nella tua abbondante grazia)
mio
unico potere
mia
unica vita
(e
l’amore è dove sono
io)
mio
unico amore.
Non
posso correre più
Do
me
stessa per te
Mi
dispiace
Mi
dispiace
In
tutta la mia
amarezza
Ignoravo
Tutto
quello che è reale e vero
Tutto
quello di cui ho bisogno sei tu
Quando
la notte cala su
di me
Non
chiuderò gli occhi
Sono
troppo viva
E
tu
sei troppo forte
Non
posso mentire di più
Cado
giù
prima di te
Mi
dispiace
Mi
dispiace
Mia
unica speranza
(tutte
le volte che ho cercato)
mia
unica pace
(di
allontanarmi da te)
mia
unica gioia
mia
unica forza
(cado
nella tua abbondante grazia)
mio
unico potere
mia
unica vita
(e
l’amore è dove sono io)
mio
unico
amore.
Costantemente
ignorato
Il
dolore mi consuma
Ma
questa volta è una ferita troppo profonda
Non
mi
disperderò mai di nuovo
Mia
unica speranza
(tutte
le
volte che ho cercato)
mia
unica pace
(di
allontanarmi da
te)
mia
unica gioia
mia
unica forza
(cado
nella tua
abbondante grazia)
mio
unico potere
mia
unica vita
(e
l’amore è dove sono io)
mio
unico amore.
/October
– Evanescence/
Non
riesco più a controllare nemmeno il mio corpo.
Il
dolore che sento in ogni parte di me stesso è lancinante e
perfino il fiato non mi esce come vorrei.
Sono
tutti privi di conoscenza e il primo fra tutti che è
crollato
è stato Rufy.
Come
ha fatto ad arrivare fino in fondo è un mistero, anzi,
è
un miracolo visto tutto quello che ha dovuto subire.
Troppe.
Questa
volta ne ha fatte troppe.
Non
si sveglierà in tempo per affrontare questa ultima grana,
anzi… non si sveglierà in tempo per
salutarmi…
La
cosa mi intristisce notevolmente ma quello che è da fare
è
da fare.
Sto
qua davanti a quest’enorme cyborg che ha ingerito un frutto
del
mare altrettanto potente, sono pieno di ferite e in generale mi sento
passato dentro ad un tritacarne, ma finché non sono tutti al
sicuro la mia tensione non mi abbandona, la mia forza di
volontà
mi terrà in piedi anche se mi rendo conto che tutto quel che
potevo fare l’ho fatto. Sono troppo mal messo per riuscire a
battere questo essere a dir poco invincibile.
No,
nessuno è invincibile ma è arrivato nel momento
sbagliato, dopo una lotta con un altro membro della Flotta dei Sette
che ci ha debilitati tutti.
Ascolto
le sue parole che mi danno un quadro completo della situazione.
Ebbene
lo capisco, in fondo lui esegue degli ordini e poteva andarci
peggio…
poteva fare di testa sua e non rispettare nessun codice.
Non
tocca Rufy perché è svenuto e non può
difendersi
ma allora come finirà?
Se
lo porterà via?
Non
lo permetterò.
Lui
deve avere una testa ma non sarà quella di Rufy.
Gli
do un ultimo sguardo, è steso a poca distanza coperto di
ferite come me.
Ciao
Rufy.
Non
devi preoccuparti di nulla.
Qua
ci penso io, tu rimettiti.
Torno
a rivolgermi all’essere che mi sovrasta e aspetta che gli
lasci
compiere la sua missione, quindi ansimante e con aria seria e
concentrata, gli comunico la mia decisione.
Non
si prendono con leggerezza certe scelte, quando io faccio qualcosa
è
perché sono perfettamente consapevole che è
l’unica
cosa che io possa fare.
Ma
questa volta è diverso.
Non
è che io DEVO farlo.
Io
VOGLIO.
Perché
non potrei mai lasciare Rufy e la sua testa nelle mani di qualcuno.
Se
con la mia vita lo salverò, non esiterò.
E
con questo bestione lo posso fare.
Non
sarà un gesto inutile.
È
paradossalmente più umano di tanti uomini.
-
Ho capito… una testa… te la consegno…
- Faccio anche fatica a
parlare, la voce è roca ma decisa e penetrante.
Mi
drizzo a sedere, stringo i pugni sulle ginocchia delle gambe
incrociate e tendo i muscoli del mio corpo, muscoli tremanti che non
rispondono più ai miei voleri.
Le
mie spade sono rinfoderate alla mia cintola. Loro hanno fatto tutto
quello che potevano.
Sono
io che non arrivo più di così, quindi mi rimane
l’ultima arma per proteggere chi amo.
-
… ma vorrei che lo
risparmiassi! – Grido con le
ultime forze che mi rimangono.
Abbasso
la testa porgendogliela, non scherzo, non è un tentativo di
fargli pena, in lui non esiste questa parola.
-
Eccoti la mia vita in cambio
della sua! – Concludo sempre ad
alta voce per farmi sentire chiaro. Continuo spiegandogli che anche
se non sono ancora arrivato in cima al posto del più forte,
ci
sarei arrivato e che la mia testa vale comunque tanto, che non
può
ignorarla. Che posso sostituire Rufy.
Lui
sembra colpito e mentre gli lancio uno sguardo determinato che fatica
a rimanere vivo, non ha inclinazioni particolari, però mi
chiede perché lo farei.
-
Tutta questa grande ambizione… e saresti disposto a morire
al posto
di questo ragazzo? – Forse non capisce il mio gesto, forse
nei suoi
programmi non sono concepite nemmeno la comprensione ed il
sacrificio… figurarsi se esiste l’amore.
È
semplice, la risposta.
Io
darei la vita per Rufy.
E
la darò.
La
darò perché lo amo e nessuno sopravvive alla
morte
della persona che conta di più senza combattere e fare
davvero
tutto ciò che è in suo potere.
Non
mi rimane forza né altri colpi migliori, ma mi rimane la mia
vita.
Però
questo tizio non lo capirebbe, non capirebbe che io e Rufy ci amiamo
e che l’ultima volta che abbiamo fatto l’amore
insieme è
stato prima di attraccare a Thriller Bark. Prima di tutta questa
massacrante e assurda storia. Non capirebbe che l’idea di
andarmene
senza prima averlo salutato e nemmeno baciato mi dilania. Non
capirebbe che almeno un suo sorriso solare e radioso mi ridarebbe
tutta la forza che ho finito combattendo quei mostri.
Però
forse capirebbe una cosa da pirata, visto che lui lo era prima di
diventare un fantoccio del governo…
-
E’ rimasta l’unica maniera per salvare
l’equipaggio… che vuoi
che valga l’ambizione, se non riesco a proteggere il mio
capitano?
– Infine mettendo forza alle mie parole ed al mio sguardo che
lo
penetra come poche volte in vita mia ho fatto con qualcuno, dico
esattamente ciò in cui credo: - Rufy è colui che
diverrà il re dei pirati! – E nemmeno su questo si
discute.
Ecco
in cosa credo.
Credo
in lui e nelle sue promesse.
Lui
è il nostro capitano ed ogni volta dà la vita per
noi
anche se riesce a salvarsi miracolosamente, però noi non
possiamo essere da meno… anche se… anche se non
è solo
questo, no?
È
a questo punto che arriva Sanji, si è svegliato in tempo per
capire cosa voglio fare, fa un gran bel discorso soprassandomi e
dicendo al nostro nemico di lasciarmi perdere e prendersi lui, lo
lascio parlare per un po’ ma è qua che dimostro
che
effettivamente c’è dell’altro, infatti
lo colpisco al
fianco con l’impugnatura della spada, facendogli perdere i
sensi.
Si
gira all’ultimo aggrappandosi alla mia spalla, quindi mi alzo
e lo
guardo scendere mentre iroso mi insulta fra i denti. Sviene.
Probabilmente
anche Sanji ha fatto il mio ragionamento sul nostro capitano e sul
fatto di proteggerlo perché lui si butta a capofitto per
noi.
Però vedi, caro cuoco da strapazzo... spetta a me dare la
vita
in cambio della sua perché per me, lui, non è
solo il
mio capitano.
Lui
per me è davvero tutto.
Lui
è la mia vita e senza morirei, ecco perché ora la
offro
per salvarlo.
Non
posso lasciare ad altri un compito che in realtà spetta solo
a
me.
Non
lo lascerei a nessuno.
Non
sono uno che si nasconde appena può, io affronto tutto fino
in
fondo, senza esitazione.
Sono
un uomo, prima di essere un pirata.
Uno
spadaccino.
Ma
sopra ogni altra cosa sono il SUO uomo.
Questo
è ciò che devo fare.
Rimasti
io e lui da soli, la sua voce incolore e quasi robotica mi parla:
-
Se ora infierissi su cappello di paglia sarebbe alquanto
vergognoso…
-
Tiro
un respiro di sollievo fra me e me. Ci ho visto giusto.
Non
sarà vano il mio gesto.
-
Te ne sono grato. – Rispondo quindi ringraziandolo.
-
Io mantengo sempre la parola data, quindi fidati di ciò che
sto per fare… Ma in cambio tu… - Prende Rufy per
la maglia
alzandolo davanti a sé, io lo fisso severo senza perdermi un
solo movimento. Cosa succede? - Preparati ad assaggiare
l’inferno!
– E dicendolo, col suo potere strano fa uscire una bolla dal
corpo
di Rufy.
È
grande e rimane sospesa in aria.
Lo
rimette giù a terra e poi mi spiega che gli ha tolto dal suo
corpo tutta la sofferenza, il dolore e la fatica che ha accumulato
grazie alla battaglia con Moria, quindi me la immetterà nel
mio corpo. Ma dice che malridotto come sono è impossibile
che
io sopravviva.
In
fondo è ovvio pensarlo.
Prima
di incontrare Orso Bartholomew ero già malconcio, poi ho
combattuto con questo essere dalla forza mostruosa e sono finito per
prosciugarmi completamente.
Proprio
io che non mi sono mai arreso con nessuno. Nessuno. Nemmeno quando
sono stato sconfitto da Occhi di Falco, non mi sono arreso davvero.
Le mie forze non sono mai finite veramente.
Ora
mi reggo a stento in piedi e non controllo il mio corpo.
Con
il concentrato di dolore di Rufy come posso farcela?
È
sicuro che morirò, ecco perché non mi taglia
direttamente la testa.
Lo
fa per sadismo e torturarmi?
O
perché pensa che sia una possibilità che mi
dà
per il mio eroismo?
Puah…
qualunque cosa sia, non ha importanza. Non lo faccio per nessun
tornaconto, non voglio essere lodato per questo.
Sono
pronto ad affrontare il mio destino.
Sono
un uomo, un pirata ed uno spadaccino.
Lo
sono in ogni istante, pronto.
E
non scapperò.
Specie
ora che sono fra lui e Rufy.
Prima
di infliggermi tutta la sfera ne stacca un minuscolo pezzo facendomi
assaggiare ciò che mi spetta.
Quando
mi penetra urlo dal dolore, è come se una bomba mi
esplodesse
dentro. Per un istante i circuiti si fondono ed ogni facoltà
fisica e mentale si scollega, non capisco più nulla e le mie
ossa paiono spezzarsi, quindi cado a terra senza le minime forze che
mi sostenevano.
Respira.
Zoro,
respira.
Riprendi
a battere, dannato cuore.
Ci
vuole ancora un attimo prima di darsi per vinti e comunque non lo
farò nemmeno allora.
Affronto
tutto ciò che incontro sul mio cammino, non sono finito.
Continua
a vivere, Zoro.
Devi
salvare Rufy.
-
Che ne dici? – Mi chiede per sapere se sono ancora di
quell’idea,
io di rimando stringo i denti e a fatica mi rialzo, tremo ancora e
traballo, la testa mi gira e non capisco più quale parte mi
faccia più male, sento tutto il sangue fluire in me ed
uscire
dalle ferite che mi ricoprono.
Non
sono finito.
Reagisci
Zoro, vai avanti.
Per
Rufy.
E
per lui trovo il fiato per parlare probabilmente un ultima volta.
-
Vorrei almeno poter… cambiare il posto… - Mormoro
a fatica.
È
ora che quindi mi ritrovo da solo con la bolla in un'altra zona di
quest’isola.
Ora
siamo solo io e la morte.
Ancora
una volta.
Più
volte ha tentato di sopraffarmi, ma sembra che ci siamo.
Però
vedremo se sarà davvero così.
Il
mio maestro di spada mi insegnò che la volontà
è
tutto. Volontà e forza mentale allacciata equamente a quella
spirituale.
La
forza fisica conta ma se non è in sintonia con quella
interiore, soccombo.
Ecco
perché sono sopravvissuto fino ad ora.
Grazie
a ciò che mi mantiene vivo.
Mente,
spirito, cuore e corpo.
Questa
è un'altra prova.
Al
99 % morirò, ma vado incontro a questo mio destino con la
consapevolezza migliore che potrei avere.
Ho
salvato la vita a Rufy.
Al
mio Rufy.
Sai…
se potessi averti qua ti chiederei solo una cosa… se mentre
appoggi
la fronte sulla mia mi sorrideresti.
Quel
tuo sorriso pieno di amore e di gioia di vivere che rispecchia il
sole più caldo della giornata.
Ti
chiederei questo.
Non
conto i respiri faticosi che riesco a fare e non sento nemmeno il
dolore.
Mi
concentro chiudendo gli occhi.
Le
braccia lungo i fianchi.
Bene,
ci siamo.
Se
morirò o vivrò dipenderà solo
dall’amore che
mi lega a Rufy e dal desiderio di rivedere questo suo sorriso.
Riavrò
le sue labbra per me.
È
una promessa ed io le promesse le mantengo sempre, proprio come fa
lui.
Ma
se morissi, amore, vivi per me il tuo sogno in modo che la tua
impresa grandiosa mi raggiunga fino in cielo od ovunque io
andrò.
Non
ti lascerò mai solo, lo sai.
Forse
me ne andrò prima di te, non potrò seguirti come
giurai. Non potrò accompagnarti ovunque per diventare il re
dei pirati e non farti sfigurare stando accanto a me. Non
potrò
diventare lo spadaccino più forte.
Nemmeno
la promessa di Kuina riuscirò a mantenere, forse. Mi
dispiace,
mia cara amica, ma la vita di Rufy è sopra ogni altra cosa.
Sopra tutto. Ma penso che tu lo capirai. Presto ne parleremo insieme,
no?
Rufy,
mio unico amore, non posso più correre, cado prima di te ed
anche se non è davvero mai detta l'ultima parola
finché
non è accaduta, voglio salutarti.
Non
pensare che sia colpa tua, io lo faccio volentieri visto che
è
per te.
Ciao
Rufy.
Dopo
di che metto le mani dentro la bolla facendomi inglobare da essa.
Un’esplosione.
Il
dolore che mi scoppia dentro assorbendo tutta la sua sofferenza
sommata alla mia, è pari ad una bomba atomica o ad un buster
call completo concentrato solo su di me.
Solo
un urlo disumano è quello che lancio mentre cerco con tutte
le
mie forze mentali di aggrapparmi a lui, al suo amore e a ciò
che desidero veramente con tutta la mia vita.
Darei
la vita per lui ma la darei anche per rifare l’amore con lui
un'altra volta.
È
un istante in cui credo di impazzire e sento che la vita sfugge da
me, lo sento davvero o non potrei stare così male da vivo.
Non
si sopravvive ad una cosa simile. Se fossi normale non ce la farei ma
non posso permettermi di esserlo, quindi me lo ripeto.
Io
vivrò, per Rufy e per rivedere in faccia quel bestione, un
giorno, e dirgli che sono ancora vivo. Poi lo ucciderò con
la
mia spada.
Vivrò.
Per
Rufy.
Dannazione,
non mollare, non cadere. Se cadi ora e ti lasci andare è
finita.
Tengo
gli occhi chiusi mentre sono certo che il cuore smette di battere e
che il dolore è così grande in tutto me stesso
che non
lo sento nemmeno più.
Arriva
a colpirmi la parte relativa alle sensazioni poiché mi
sembra
di essere sospeso nel nulla e di non provare assolutamente niente.
Il
vuoto.
Il
vuoto mentre mi rendo conto che questa è la mia morte.
È
così che succede?
Da
un esplosione di dolore insostenibile all’ubriachezza
ovattata dei
sensi?
In
un soffio, da che sei vivo e stai male a che sei morto e stai bene?
È
così, dunque?
No,
se è così non è nulla di speciale.
Troppo
veloce, troppo poco alla mia altezza.
C’è
di meglio.
C’è
davvero di meglio.
E
con i suoi occhi ridenti come tutto il suo viso riapro di scatto i
miei vedendo solo il buio.
I
sensi mi hanno abbandonato?
Non
respiro, il cuore non batte, il sangue non esce
più… già…
e poi me ne rendo lentamente conto mentre mi aggrappo a tutti i
ricordi che ho con Rufy. Al nostro primo bacio sotto
l’effetto
dell’alcool, alla nostra prima volta, a tutti i momenti che
abbiamo
passato insieme sotto coperta da soli, a quando abbiamo fatto a gara
per sacrificarci e proteggerci, a quando abbiamo mantenuto le nostre
promesse di ritrovarci insieme ancora una volta, a tutti i momenti
che litighiamo e poi facciamo pace, a quando facciamo l’amore
per
tutta la notte senza non poterne più… a quando
lui mi fa
sentire vivo fino a farmi piangere dal ridere… a quando ci
abbracciamo e ci tocchiamo semplicemente, a quando si accoccola
contro di me proprio come un gatto. A quando mi fa ringraziare di
essere ancora vivo.
E
capisco che il sangue non esce più perché
probabilmente
è uscito quanto più poteva, mi ricopre da capo a
piedi
e il cuore non è che non batte più, ma va lento.
Molto
lento. È flebile però lo sento. Sento tutte le
funzioni
riprendere ed il mio respiro corto ferirmi i polmoni. Sento tutto.
Anche
il dolore.
Bene.
Se
lo sento di nuovo significa che sono vivo.
Il
dolore lo sopporto o non sarei uno spadaccino.
La
mia mente torna da me, non la lascerò più andare.
Devo
tornare da lui.
Devo
o avrò la tentazione di stendermi e lasciarmi andare.
C’è
la mia ancora di salvezza, dopo quegli alberi.
A
fatica muovo dei passi traballanti e lo faccio solo con la sua risata
negli orecchi.
Finalmente
arrivo a qualche metro da loro e li vedo. Sono tutti svegli e stanno
bene.
Rufy,
poi, sembra il più arzillo di tutti.
Non
capisce come mai stia così bene.
Ride
e fa casino.
Oh,
grazie… non smettere mai di farlo…
Ecco,
ora col suo sorriso potrei anche morire veramente… ma non
serve.
Ora
so che ce la farò.
Grazie
Rufy…
FINE
PS
per chi non avesse letto il manga: Bè, Zoro ce
l’ha fatta
veramente… dopo aver dormito per 3 giorni di fila (se non
più…)
ed essere sembrato più morto che vivo… e aver
fatto stare
non poco in pensiero tutti… ce l’ha fatta
veramente! Questa volta
è risultato il più malmesso di tutti, da questa
storia!
E
il bello è che non ha voluto dire a nessuno cosa
è
successo, a saperlo sono Sanji e Robin che manterranno il segreto.
Che cosa commovente!
Ma
indovinate chi lo cura, dopo che si sveglia?
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